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venerdì 29 marzo, 2024

Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata alla chirurgia senologica con ospite il chirurgo oncoplastico Roberto Gennari.

Nel corso della trasmissione, condotta dal giornalista Vincenzo Lombardo, Gennari sottolinea lo sviluppo della chirurgia del seno e illustra le tecniche ricostruttive post intervento di asportazione del tumo

 

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Arriva Gennari chirurgo oncoplastico con esperienza internazionale

La Fondazione Giglio di Cefalù rilancia l’attività della Breast Unit (unità di senologia) con la definizione del percorso diagnostico e terapeutico di assistenza e l’implementazione dell’equipe multidisciplinare, diretta dal senologo Ildebrando D’Angelo.

A completare la squadra arriva, dalla Lombardia, Roberto Gennari, con una vasta esperienza in chirurgia senologia maturata all’IEO di Milano, sotto la direzione del professore Umberto Veronesi, alla Fondazione Maugeri di Pavia, sotto la direzione del professore Alberto Costa, e con l’idoneità come full professor per la Breast Cancer Surgery ottenuta presso la facoltà di medicina di Aachen in Germania.

“Portiamo a Cefalù con Gennari - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio - una chirurgia moderna e innovativa che avrà una grande attenzione anche all’aspetto estetico delle donne sottoposte ad intervento.

Ci proponiamo come una realtà - ha aggiunto Virgilio - che possa raccogliere e rispondere ai massimi livelli alle esigenze della popolazione siciliana sulla patologia neoplastica più frequente nelle donne”.

Punto di forza della riorganizzata breast unit sarà rappresentato anche dall’arrivo del neo chirurgo Gennari con al suo attivo oltre 3000 procedure chirurgiche per tumori della mammella trattati da primo operatore sia nella fase demolitiva per l’asportazione del tumore sia per la ricostruzione con tecniche di chirurgie oncoplastiche.

“Un chirurgo a tutto campo – ha sottolineato il manager - che arricchirà anche l’equipe di chirurgia generale diretta da Marcello Spampinato e che potrà dare anche un importante contributo nell’attività di ricerca in senologia”.

“A Cefalù, nella chirurgia della mammella – ha anticipato Roberto Gennari - applicheremo tecniche all’avanguardia con un approccio multidisciplinare della patologia mammarie come richiesto dalle linee guida internazionali. Sarà anche molto importante instaurare protocolli di ricerca scientifica che ci permetteranno di avere contatti con centri di eccellenza italiani ed esteri”.

Nel curriculum di Gennari ci sono ben 150 pubblicazione scientifiche e diversi incarichi di docenza.

La breast unit del Giglio nel 2017 ha seguito oltre 2000 pazienti effettuando: 2500 mammografie e 2000 ecografie, 150 risonanze magnetiche (esame di secondo livello) e oltre 250 ago-biopsie. 120 pazienti sono state sottoposte all’ intervento di chirurga mammaria. Il 60 percento dei pazienti che si è rivolto, nel 2017, alla senologia del Giglio arriva da fuori del distretto sanitario di Cefalù.

“E’ un dato che dimostra - ha detto il senologo D’Angelo - come questo servizio sia cresciuto divenendo riferimento non solo per il territorio ma anche per diverse province siciliane.

La Breast unit del Giglio dispone anche di una Iort per la radioterapia intraoperatoria che “contiamo di poter riattivare - ha spiegato D’Angelo - per ridurre i tempi del trattamento complementare post operatorio da 6 settimane a tre, e in casi selezionati, effettuarla in un’unica seduta contestuale all’intervento”.

La Breast unit si avvale oltre che del chirurgo senologo dedicato, anche di due oncologi Giovanni Sortino e Gianfranco Pernice, oltre che del responsabile Massimiliano Spada, dell’anatomo patologo Giancarlo Pompei, dello psicologo clinico Gaetano Castronovo (che afferisce al servizio di psicologia diretto da Giuseppe Rotondo), dei medici nucleari Pierpaolo Alongi e Roberta Gentile, dei radiologi senologi Rossella Tinaglia e Gaspare Cucinella.

26 vl/com 2017

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È IN PROGRAMMA IL 14 E IL 21 OTTOBRE PRESSO LA BASE LOGISTICA BOTTA

Si svolgerà, quest'anno, in due giornate sabato 14 e sabato 21 ottobre il congresso di oncologia della Fondazione Giglio di Cefalù che avrà come focus la "Strategie Terapeutiche in ambito oncologico: la chirurgia "tailored" nell'era delle terapie di precisione". Sede congressuale è la Base Logistica Addestrativa "Caserma Botta" sul lungomare di Cefalù.

A presiedere il congresso sarà il direttore generale della Fondazione Giglio, Vittorio Virgilio, mentre responsabili scientifici saranno i medici Massimiliano Spada e Marcello Spampinato rispettivamente responsabili dell'unità operativa di oncologia e di chirurgia generale della Fondazione Giglio.

"Il congresso, strutturato in due incontri - anticipano i medici Spada e Spampinato - ha lo scopo di discutere in modo multidisciplinare le problematiche diagnostiche e terapeutiche che ciascun medico incontra quotidianamente affrontando le patologie oncologiche. Si definirà il miglior percorso diagnostico terapeutico per ciascuna patologia discussa e si definiranno i “gold standard terapeutici” secondo la Evidence Based Medicine. Ogni specialista presenterà lo stato dell’arte in ambito diagnostico e terapeutico e si confronterà in un dibattito che coinvolgerà anche i Medici di Medicina Generale così da agevolare l’auspicata integrazione Ospedale –Territorio".

Cinquantotto i relatori chiamati ad approfondire la tematica del convegno. L'inizio dei lavori, per entrambe le giornate, è previsto per le ore 9 a.m.

La partecipazione all’iniziativa consente di maturare 16 crediti formativi riconosciuti da A.Ge.Nas

Per iscriversi occorre contattare la segreteria organizzativa "SoleBlu" alla seguente email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. telefono 091.323064

Il programma completo del congresso si può consultare sul sito ospedalegiglio.it

19 vl/come 2017

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"Sono fatti e vicende del 2012 del tutto estranei alla nuova gestione della Fondazione Giglio di Cefalù”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, alla guida del Cda dal 2015, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese.

“Il nuovo corso della Fondazione Giglio con questi fatti non c’entra nulla”, ribadisce il presidente. “Ci siamo dati, dall'insediamento criteri e regole di trasparenza anche sulla gestione delle liste di attesa. E’ stato un vero e proprio cambio di verso che ha portato al risanamento anche economico della Fondazione Giglio.

Mi spiace, che il ritorno in cronaca, in un momento delicato che vive la Fondazione, di questa vicenda che - ribadisco - non ci appartiene, possa danneggiare l'immagine di un ospedale e dei suoi operatori a cui i pazienti si rivolgono con grande fiducia.

Fra l’altro - aggiunge Albano - questa vecchia inchiesta fa riferimento alla chirurgia generale il cui responsabile non è più dipendente della Fondazione Giglio.

Ribadiamo la massima collaborazione - conclude Albano - con l'autorità inquirente affinché si arrivi rapidamente ad una verità processuale che possa far emergere il nuovo corso dato, in questi anni, alla nuova Fondazione Giglio di Cefalù”.

15 vl

mobile 335-8382991

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ARRIVA DA ABANO, “HO SCELTO DI TORNARE IN SICILIA”

 In quasi due mesi di attività undici interventi di chirurgia oncologia complessa su fegato, via biliari e pancreas, numerosi di chirurgia oncologica addominale con la sua equipe, la riorganizzazione del reparto e degli ambulatori specialistici: sono questi i primi risultati ottenuti dal neo responsabile della chirurgia generale ed oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù, Marcello Spampinato.
Spampinato, classe 74, siciliano, è tornano nella sua regione natale dopo un trascorso formativo e professionale tra Parigi, Lione, Londra, Southampton e come ultima sede il Policlinico di Abano Terme, in provincia di Padova, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della chirurgia epatobiliopancreatica, laparoscopica avanzata e robotica.
“Il Giglio - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio, presentando Spampinato – è un ospedale in grado di affrontare interventi di alta complessità e di fornire adeguata assistenza nella fase post operatoria. L’arrivo di Spampinato candida questa struttura – ha evidenziato il manager - a diventare uno dei principali centri di riferimento regionale per la chirurgia addominale e in particolare per patologie tumorali al fegato e al pancreas. Trattamenti, eseguibili al Giglio, con tecniche laparoscopiche e quindi mininvasive avanzate”.
Il neo responsabile della chirurgia ha al suo attivo una vasta esperienza professionale nella chirurgia oncologica addominale ed in particolare nelle chirurgia laparoscopica avanzata delle vie biliari, del fegato e del pancreas. E’ stato tra i primi chirurghi - riporta il suo curriculum - a realizzare un intervento di asportazione in un unico tempo del fegato destro e del colon sinistro per via totalmente laparoscopica.
“L’ottanta percento dei pazienti che seguivo in Veneto - ha detto il chirurgo - arrivava dal sud Italia. Il mio impegno è, oggi, di curarli qui in Sicilia, dove ho scelto di ritornare”.
“Spampinato – ha sottolineato il direttore sanitario Lorenzo Lupo - è tra i pochi chirurghi italiani ad effettuare le resezioni epatiche maggiori per via laparoscopica (epatectomie maggiori) anche combinate con resezione di colon in un unico intervento. Oltre – ha concluso Lupo – è uno tra i pochi chirurghi italiani con esperienza in chirurgia robotica epatopancreatica”.
6 vl/com 2017

 

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Sintomi, rimedi, cause, quando e come intervenire per la cura delle Emorroidi. Ne parliamo a #ospedalerisponde nella puntata mercoledì 8 marzo alle ore 16 in diretta sul nostro profilo Facebook

A illustrare la patologia, molto duffisa, sarà il chirurgo Guido Martorana che spiegerà i tipi di trattamento sia farmacologico che radicale attraverso le varie metodiche chirurgiche.

E' possibile intervenire in diretta e interagire con il medico attraverso i commenti del "video in diretta" di Facebook.

 

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Il dottor Marcello Spampinato è il nuovo responsabile dell'unità operativa di chirurgia della Fondazione Giglio di Cefalù.

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A tutto il personale del reparto di Chirurgia Generale e Oncologica dell’Ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù.
In un momento storico in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia, ancora una volta da voi, in occasione del periodo di ricovero di un familiare a me molto caro , ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali del reparto di Chirurgia Generale diretto dal Dr. Marchesa.
Un intervento oncologico è qualcosa di terribile da vivere per il paziente e per i suoi familiari, si ricerca il meglio dal primario che deve operare, si ricerca l’eccellenza, si spera, si crede, ci si affida….
Tutti voi, dal vostro grande Primario Dr. Marchesa, ai medici del reparto, alla caposala, agli infermieri e operatori sanitari, oltre ad essere un team di persone esperte e competenti professionalmente, siete anche donne e uomini che vivono il loro mestiere con un grande cuore, siete quelli che non negate mai un sorriso , una parola affettuosa, una carezza, una pacca fraterna sulla spalla. Il vostro miglior risultato è che riuscite a trasmettere quel calore umano che rassicura il paziente e soprattutto i familiari e li rende coraggiosi e fiduciosi…
Ancora una volta: Bravi!!! Ancora una volta, grazie!!!
Un ‘assistenza medica d’eccellenza, ma anche psicologica e morale. Siete straordinari.
Le capacità professionali da sole non bastano , quello che vi rende unici è che da voi, alla normalità di una squadra di elevata professionalità, si aggiunge la volontà di prediligere il cuore nel dare speranza e aiuto.
Voglio esprimervi la mia gratitudine e quella della mia famiglia, per averci preso per mano ed accompagnato in questi giorni difficili.
Come cittadina del Sud, ed in particolare della Sicilia, sarebbe per me motivo di immenso orgoglio se il vostro reparto e tutto l’Ospedale Giglio di Cefalù fosse valorizzato dalle Istituzioni come Centro di Eccellenza a livello nazionale, in quanto costituito da personale altamente qualificato, che tra le infinite difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere con fermezza nella propria difficile missione, dando anche sostegno psicologico e morale a chi come me, in un attimo, vede la propria vita sfuggirgli di mano.
Con stima un abbraccio a tutti voi.
Marina Fontana Cona
Cefalù 19 Ottobre 2016

 

La lettera è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute e all'Assessore Regionale alla Salute della Regione Siciliana.

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Venerdì, 08 Luglio 2016 16:20

I love Sicilia, chirurgo delle sfide

Il mensile I love Sicilia racconta le "sfide impossibili" del chirurgo Pierenrico Marchesa, da Milano a Cefalù dove dirige l'unità di chirurgia oncologica del Giglio divenuta divenuta punto di riferimento per l'intera Sicilia.

Per leggere l'articolo cliccare sull'allegato in basso.

 

Pubblicato in Dicono di noi
Venerdì, 20 Maggio 2016 17:17

Dal Giornale di Sicilia

Giornale di Sicilia del 20.05.2016

Di Carmelo Nicolosi

OSPEDALE GIGLIO. La donna fuori pericolo dopo l'operazione per neoplasia al rene. Dopo il divorzio dal San Raffaele di Milano la struttura di Cefalù riesce a farquadrare i conti.

Intervento da record su nonnina di 98 anni

E l'equipe di chirurgia, guidata da Marchesa, effettua una tecnica innovativa per intervenire in caso di tumore al fegato. Carmelo Nicolosi

PALERMO ··· Quasi cento anni.per l'esattezza 98 compiuti, una neoplasia a un rene. Intervenire? Asportare l'organo? Sopporterà l'anestesia? Una decisione difficile. Pierenrico Marchesa, l'abile chirurgo dell'ospedale Giglio di Cefalù, decide di operare, supportato dal responsabile dell'anestesia e rianimazione, Giovanni Malta. Dopo sei giorni, la signora ritorna a casa, all'affetto dei suoi cari. «È il mio record in merito all'etàe l'intervento non era affatto banale. Ciò che mi ha convinto a operare dice Marchesa - è stata l'energia che dimostrava la signora, la sua voglia di vivere, di combattere. Di certo, non dimostra la sua età. Biologicamente non avrà più di 70 anni». Va detto, che negli esseri umani esiste un'età cronologica, quella riportata sulla carta d'identità, e una «biologica», quella «vera» dell'organismo. Si può avere 50 anni e, biologicamente, averne 60-70. Un effetto genetico, ambientale, degli stili di vita. Viceversa, avere 80 anni ed essere come un 60enne. Nei sei giorni trascorsi nella struttura sanitaria di Cefalù, la signora ha ricevuto tutte le attenzioni da parte del personale medico e infermieristico. Marchesa, che qualcuno ha definito «operaio della sala operatoria», perché spesso vi entra al mattino e ne esce a mezzanotte, è anche uno dei pochissimi, in Italia, a occuparsi di una tecnica chirurgica innovativa (Aipps) per l'asportazione di tu mori del fegato, salvaguardando l'organo e la vita del paziente. Spiega Marchesa: «Aipps da modo di intervenire in quei casi giudicati prima inoperabili, quando la residua parte di fegato non ancora invasa dal tumore, è troppo piccola, insufficiente per la sopravvivenza del malato». L'intervento va fatto in due tempi, a distanza di 1-2 settimane l'uno dall'altro e, nel complesso, dura circa 10 ore, con un decorso in ricovero di 30 giorni. Si sa che il fegato è il solo organo che può ricrescere. Nella prima fase di intervento, viene separata, da quella ancora sana, la parte malata e lasciata in loco. Con un gioco non semplice di legatura di vasi, si toglie il nutrimento alla parte invasa dal tumore e, così, viene dato il tempo e il modo alla parte sana di crescere più in fretta. «Si consente - dice Marchesa - una crescita più rapida del fegato sano: da 30-45 giorni si passa a 7-9. Nella seconda fase d'intervento, la parte cancerosa viene del tutto rimossa dall'organismo. Aipps rappresenta, oggi, l'unica opportunità di miglioramento della prognosi di questi malati». Negli ultimi tempi, dopo il divorzio con il San Raffaele di Milano, l'ospedale di Cefalù, con il direttore generale Vittorio Virgilio, è cresciuto molto, assumendo un ruolo di grande prestigio nel comparto sanitario, anche per la linea di sollievo della sofferenza che si è data. «Abbiamo voluto rafforzare- sottolinea Virgilio - il target di cristianità dell'ospedale, il suo aspetto umano e spirituale e la centralità della persona che soffre, aiutandola in tutti modi, anche nel comfort alberghiero e la gentilezza del personale». Virgilio ha fatto il miracolo di ri mettere a posto i conti dissestati dell'ospedale. La linea di credito era stata chiusa. Alle banche sono stati restituiti ben 17 milioni e 200 mila euro e sono stati pagati i fornitori. Il segreto? «Non abbiamo tagliato nulla-dice Virgilio - abbiamo solo aumentato la produttività, la qualità dell'offerta, la complessità degli interventi, realizzando un'organizzazione dipartimentale avanzata, come si fa in Paesi d'oltreoceano». All'ospedale Giglio è stato dato
un nuovo look. Diviso in 4 piani, comprende il dipartimento di riabilitazione e lungodegenza (ben 64 posti letto, su un totale di256), quello di medicina, di chirurgia e di chirurgia specialistica, con attrezzature di alta tecnologia. «Grazie alle quali - afferma il direttore generale - possiamo dedicarci a prestazioni avanzate non tariffabili dal Sistema sanitario nazionale. A breve, riusciremo a offrire questi servizi con tempi d'attesa bassissimi. Già oggi siamo in grado di eseguire una risonanza magnetica in 10 giorni». Le prestazioni ambulatoriali, in un anno, sono state oltre 260.000. Sfiorati i 10.000 ricoveri. Al Pronto Soccorso hanno fatto ricorso 23.400 persone. Naturalmente, in maggior misura in estate, considerato che la città di Cefalù, nella bella stagione, è meta ambita dai turisti. (·cn·) .

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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