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giovedì 28 marzo, 2024

In un articolo a firma del responsabile dell'unità operativa di Neurologia della Fondazione Giglio ecco come è stata organizzata l'attività del centro sclerosi multipla per garantere ai pazienti la continuità assistenziale.

di Luigi Maria Grimaldi*

I pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) seguiti presso il Centro Regionale per la Diagnosi e Cura della SM della Fondazione Giglio di Cefalù sono stati oggetto di numerose iniziative organizzative per venire incontro ai loro bisogni di assistenza e trattamento messi duramente alla prova dalle restrizioni sociali necessarie al contenimento dell’infezione da Sars CoV-2.

Il rischio, paventato dalle associazioni degli stessi malati, prima tra tutte l’AISM, era che i pazienti non si recassero più ai Centri, quasi sempre situati all’interno di ospedali in cui sono ricoverati pazienti affetti da COVID-19, per le visite di controllo e per ritirare o ricevere i farmaci necessari per il mantenimento del loro stato di salute per paura di infettarsi e che le strutture non fossero comunque più in grado di accogliergli per le varie rimodulazioni di spazi e di personale che hanno dovuto affrontare.

Per ovviare a questi possibili ostacoli, presso il centro di Cefalù è partita sin dai primi giorni dell’epidemia un’intensa rimodulazione organizzativa: la segreteria è stata dotata di un cellulare con un numero dedicato (333-6147711) con cui tramite telelavoro ha iniziato a gestire i pazienti che sarebbero dovuti venire a visita per il ritiro dei farmaci contattandoli in anticipo, ricevendo i loro esami e trasmettendoli ai neurologi del Centro che, dopo averli visionati, contattano telefonicamente i pazienti e, sulla base di quanto loro comunicato, redigono il piano terapeutico che viene poi fatto loro recapitare sempre per via telematica.

In questo modo si è praticamente azzerato l’accesso dei pazienti all’ospedale ottenendo il tanto auspicato isolamento sociale e mantenimento assistenziale.

Un secondo intervento ha riguardato proprio il ritiro dei farmaci prescritti: grazie al supporto della multinazionale Novartis è già partito un servizio di recapito al domicilio dei pazienti da parte di un corriere gratuito e analoghe iniziative sono in corso di realizzazione anche con le altre aziende del settore: a regime si spera che tutti i pazienti che non necessitino di un controllo frontale con il neurologo possano essere visitati e ricevano il loro farmaco in questo modo.

Grazie al numero dedicato è anche partita una chat riservata a tutti i circa 200 pazienti che circa una volta al mese debbono necessariamente recarsi a Cefalù per ricevere un farmaco infusionale.

Questi, come del resto tutti gli altri pazienti SM, possono inviare messaggi con domande specifiche ed ottenere risposte in giornata.

Sulla chat il personale del Centro ha inoltre provveduto durante questo periodo a lasciare dei messaggi di informazione sull’andamento dell’epidemia e sui rischi connessi per i pazienti con patologie immunitarie come quelli affetti da SM, un servizio finora molto gradito dall’utenza.

Per poter effettuare le infusioni mensili in condizioni di sicurezza infettivologica, il Centro si è avvalso, oltre che ad un triage all’esterno della struttura ospedaliera con termometria, autocertificazione e disinfezione delle mani, di uno scaglionamento dei pazienti in più turni quotidiani con accoglimento degli stessi in non più di 2-3 per stanza a oltre 3 metri di distanza l’uno dall’altro con adeguata protezione mediante mascherine e all’utilizzo di un camper medicalizzato generosamente offerto dal Rotary Club e posizionato all’esterno dell’ingresso dove un’infermiera dedicata, adeguatamente protetta “come se”, ha effettuato le dispensazioni per i pazienti provenienti da aree più a rischio; più di recente è stata utilizzata la stanza di isolamento attivata presso il P.S. dell’ospedale.

Sono sempre continuate, in questo periodo, i ricoveri ordinari per i pazienti che dovevano confermare per la prima volta una diagnosi ancora incerta, sempre mantenendo un solo paziente per stanza.

Il Centro di Cefalù non ha mai interrotto la sua attività di ricerca farmacologica per la SM: sono attualmente in corso di avvio ben 4 nuovi studi per verificare l’efficacia di farmaci per le forme avanzate di SM (studio O’HAND) e di nuovi farmaci, anche appartenenti a nuove categorie farmacologiche, come il dapirolizumab endovenoso, l’evobrutinib e un nuovo inibitore della S1P4 in associazione con l’ocrelizumab.

*Responsabile unità operativa di Neurologia e Centro regionale Sclerosi Multipla di Cefalù

Pubblicato in Notizie

Il personale della Fondazione Giglio di Cefalù e tutti i pazienti che dovranno essere ricoverati saranno sottoposti al tampone per individuare eventuali positivi al Coronavirus.

Lo ha deciso il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, “per rafforzare e mettere ancor di più in sicurezza l’ospedale prevenendo eventuali contagi”.

Da circa un mese Fondazione Giglio aveva già contingentato gli ingressi vietandoli ai familiari dei pazienti ricoverati e consentendo l’accesso solo dopo la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani.

“Ci siamo dotati – ha aggiunto il presidente Albano – di tutte le tecnologie necessarie per allestire un laboratorio di biologia molecolare”.

A coordinare le attività del neo laboratorio è il biologo molecolare Maria Andriolo.

In questa prima fase si occuperà di eseguire lo screening di operatori e pazienti.

Tra le apparecchiature, di ultima generazione, di cui è stato dotato il laboratorio ci sono un estrattore automatico e termociclatore.

Il laboratorio molecolare potrà sviluppare 100 tamponi al giorno nell’arco di sei ore.

Aggiornamento

 Il laboratorio di biologia molecolare utilizzerà anche strumentazione dell'IBFM-CNR che ha sede all'interno di Fondazione Giglio.

34 vl/com 2020

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“Esprimo profondo rammarico per la mancata opportunità di confronto che mi è stata negata, per la seconda volta, di intervenire in audizione al Consiglio Comunale di Cefalù”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano.

“Ho formalmente rinnovato – ha detto Albano - la mia disponibilità a confrontarmi e a chiarire, nell’assise più rappresentativa della città di Cefalù, quanto la Fondazione abbia fatto e stia facendo per prevenire e contenere la diffusione del Coronavirus.

Il confronto – ha concluso Albano - avrebbe sicuramente contribuito a dissipare le comprensibili preoccupazioni dei cittadini e a dare sostegno a quanti, ogni giorno, sono in prima linea in questa emergenza per assistere i pazienti”.

30 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è stato nel pomeriggio alla Fondazione Giglio di Cefalù dove ha incontrato la “task force Covid” e ha illustrato il piano operativo della Regione Siciliana per l’emergenza Coronavirus e in particolare il ruolo che assumerà l’ospedale Giglio ed il suo personale.

“Tutti stanno facendo la propria parte in questa emergenza, ha detto l'assessore Razza. Nella fattispecie i professionisti del Giglio, già formati per gestire l'epidemia, sono pronti da subito a fare rete entrando in azione presso altre strutture siciliane. Il Giglio, inoltre, è nelle condizioni di gestire 40 posti letto che potranno essere attrezzati anche in altre strutture sanitarie sia pubbliche che private".

L’assessore Razza è stato accolto dal presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano, dal direttore amministrativo Gianluca Galati e dal direttore sanitario, Salvatore Vizzi. All’incontro ha preso parte il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina e l’assessore regionale Toto Cordaro.

Il presidente Albano ha voluto sottolineare e ringraziare “l’assessore per l’attenzione verso la Fondazione Giglio”.

28 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

Il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, in una nota indirizzata al presidente del Consiglio Comunale e al sindaco di Cefalù ha chiesto di essere ascoltato nell’assise cittadina sull’eventuale attivazione, in una fase emergenziale, di un reparto Covid in ospedale.

“Ritengo questa – ha detto il presidente Albano – la sede più opportuna e di confronto per dare massima trasparenza alle azioni messe in campo da Fondazione Giglio per rispondere, all’interno di una rete regionale, alla richiesta di intervento in caso di picco della pandemia in Sicilia”.

27 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa
Lunedì, 30 Marzo 2020 17:32

Coronavirus: 12 buoni ragioni da seguire

Leggi il documento allegato per conoscere le 12 buone ragioni per seguire le indicazioni governative.

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 “L’individuazione di un'area Covid presso l’ospedale di Cefalù risponde ad una ragionata programmazione assessoriale, ed è immediatamente comprensibile come tale scelta assicuri al territorio cefaludese e madonita una pronta ed efficace risposta all'emergenza in corso, tale da confermare, ancora una volta, la specifica attenzione verso le problematiche sanitarie del comprensorio”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, rispondendo a quanti a livello istituzionale locale e sociale, hanno manifestato perplessità e riserve in ordine alla opportunità di accogliere pazienti Covid all’ospedale Giglio.

“Da più parti – prosegue Albano - è stata avanzata, senza alcun fondamento, l'ipotesi che una siffatta scelta assistenziale ed organizzativa possa essere correlata alla volontà di reperire aggiuntive risorse economiche: nulla di più sbagliato e di più ingiusto, anche in considerazione del fatto che l'ente si troverà verosimilmente ad affrontare oneri aggiuntivi per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Prevalgono piuttosto – sottolinea il presidente - il responsabile adeguamento alla pianificazione regionale e il dovere, sanitario ed etico, di rispondere adeguatamente, sul piano assistenziale, alla corrente pandemia, tutelando la salute pubblica.

Tali obiettivi possono essere scientificamente ed operativamente conseguiti, adottando misure organizzative che consentano di assicurare contestualmente il contrasto all'infezione pandemica e la continuità di risposta assistenziale a tutte le altre patologie ordinarie, in particolare di natura emergenziale”.

Il presidente Albano entra anche nel merito delle attività realizzate per mettere in sicurezza il presidio ospedaliero da eventuali contagi.

“La Fondazione – rileva - ha provveduto ad isolare, rispetto ai percorsi ordinari, l'accettazione, la mobilità interna, la degenza, la gestione e il trattamento degli eventuali pazienti covid. E’ da escludersi qualsiasi possibile contatto diretto o di sovrapposizione tra i percorsi pazienti Covid e “no covid”.

La Fondazione – tiene ancora a sottolineare il manager - si pone ancora una volta a disposizione del proprio territorio, garantendo sicurezza sanitaria e capacità di risposta anche alla nuova emergenza, nel rispetto della pianificazione regionale e a tutela della salute della popolazione che resta il prioritario obiettivo della propria azione, così come di quella delle istituzioni locali alle quali si chiede oggettiva considerazione dei fatti e condivisa assunzione di comuni responsabilità nei confronti delle Comunità amministrate.

Infine – precisa il presidente – la Fondazione Giglio attiverà il reparto Covid, come stabilito dal cronoprogramma regionale, nel caso in cui si dovesse raggiungere il picco di positivi al virus previsto, al momento, nella seconda metà di aprile”.

26 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

La notizia che circola su qualche gruppo Facebook in cui viene riportata che la Fondazione Giglio riceverebbe 1.000,00 euro al giorno per ciascun letto Covid, è totalmente destituita da ogni fondamento.

Tutt’altro, la situazione emergenziale, che siamo stati chiamati ad affrontare, si traduce, già da oggi, in un calo della produzione e quindi di introiti per l’Azienda.

Riteniamo, pertanto, la superiore affermazione, lesiva della dignità morale e professionale di chi opera in questi giorni per far fronte, nostro malgrado, una sfida a cui siamo stati chiamati a combattere e che sapremo affrontare e vincere per i nostri pazienti.

Il presidente

Giovanni Albano

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I nove sindaci dei comuni del distretto sanitario 33: Cefalù, Castelbuono, San Mauro Castelverde, Pollina, Collesano, Isnello, Campofelice di Roccella, Lascari e Gratteri, hanno aderito alla campagna di raccolta fondi per il potenziamento della terapia intensiva della Fondazione Giglio, donando 13.500,00 euro.

“Sicuri di interpretare - scrivono in una nota - il sentimento comune delle nostre popolazioni che, pur nella pochezza del “quantum”, costituisce espressione della nostra vicinanza alla meravigliosa realtà della sanità siciliana qual è l’ospedale Giglio. Una donazione - sottolineano i sindaci - da destinare all’acquisto di uno o più ventilatori polmonari”.

“Il contributo economico e ancor prima sopratutto la vostra espressione di vicinanza per la realtà ospedaliera che mi onoro di rappresentare - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, ringraziando i sindaci - costituiscono un grandissimo elemento di supporto alla nostra azione di contrasto al Coronavirus e di presa in carico dei pazienti.

I sindaci, alla luce dell’apertura ai pazienti Covid-19 dell’ospedale, “sottolineano la necessità che vengano adottate le misure più idonee per salvaguardare la salute dei dipendenti e dei pazienti”. “E’ un invito che abbiamo già fatto nostro - ha concluso il presidente Albano - con il continuo aggiornamento di procedure e percorsi assistenziali tesi alla sicurezza di pazienti e operatori”.

La lettera è stata sottoscritta dai sindaci: Rosario Lapunzina (Cefalù), Mario Cicero (Castelbuono), Magda Culotta (Pollina), Michela Taravella (Campofelice di Roccella), Giovanni Meli (Collesano), Giuseppe Abbate (Lascari), Giuseppe Minutella (San Mauro Castelverde), Marcello Catanzaro (Isnello) e Giuseppe Muffoletto (Gratteri).

25 vl/com 2020

 

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 “L’ospedale di Cefalù non sarà interamente Covid ma manterrà le sue attività. Faremo la nostra parte, con i nostri professionisti, come è giusto che sia per stare accanto e dare risposte a tutti i pazienti che avranno bisogno di cure”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, anticipando che la Fondazione “si sta già preparando nell’eventuale gestione di pazienti Covid”.

“Abbiamo creato - ha detto Albano - un’area di degenza, al terzo piano, di 40 posti letto che in una fase emergenziale potrà arrivare a 90 posti. E’ stato completato il nuovo reparto di terapia intensiva con il passaggio da 4 posti letto a 9 e una terapia sub intensiva con 4 posti di degenza.

Tengo a sottolineare - ha aggiunto il presidente - che il reparto Covid avrà dei percorsi totalmente distinti e separati dagli altri reparti per garantire la sicurezza di pazienti e del personale sanitario”.

“La Fondazione Giglio - ha concluso il presidente - sta facendo un grande sforzo organizzativo per mantenere aperte tutte le attività sanitarie, ad oggi presenti nel nostro Istituto, in modo da garantire continuità assistenziale”.

Proseguono, tra queste, le attività oncologiche, neurologiche con il centro sclerosi multipla, cardiologiche (il Giglio è hub nella rete dell’infarto), l’ostetricia, le prestazioni ambulatoriali in urgenza e non differibili e anche il centro prelievi.

24 vl/com 2020

Nella foto la nuova terapia intensiva della Fondazione Giglio con 9 posti letto. E’ diretta dal dottor Giovanni Malta

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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