La Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù ospita sabato 8 febbraio, alle ore 11, nella sala conferenze, il primo incontro, dalla costituzione, del neo "Consorzio sclerosi multipla Sicilia" (SMS). Tra gli argomenti al centro dei lavori, la presentazione dei contenuti relativi alla riunione del tavolo tecnico "Sclerosi multipla" (SM) che si è tenuto il 3 febbraio all'Assessorato Regionale alla Salute.
Al Consorzio afferiscono tutti i 19 centri per la diagnosi e cura della sclerosi multipla riconosciuti dalla Regione Siciliana.
Per il "San Raffaele Giglio" partecipa ai lavori il responsabile dell'unità operativa di Neurologia Luigi Grimaldi.
Il Consorzio si propone di mettere a disposizione le proprie competenze tecniche e biomediche per le complesse scelte di politica sanitaria e di settore; di costituire un gruppo unico per portare in Sicilia tutte le sperimentazioni cliniche più avanzata in sviluppo per la SM; di favorire lo sviluppo di una rete per i pazienti più gravi che non traggono più vantaggio dalle terapie farmacologiche e di unificare i criteri di diagnosi e terapia nell'ambito del territorio siciliano. In Sicilia i pazienti con SM sono circa 6 mila.
Lugi Grimaldi, responabile dell'unità operativa di Neurologia, domenica 15 dicembre sarà ospite, alle ore 11.15, della trasmissione "Qua e la tra una notività e l'altra" di Radio Crm. Il neurologo parlerà in particolare di sclerosi multipla, di progetti di ricerca e degli innovativi protocolli impiegati al San Raffaele Giglio di Cefalù.
Al centro dell'intervista anche l'ambulatorio dell'ospedale di Cefalù dedicato alle donne affette da Sclerosi Multipla.
La trasmissione si potrà seguire in diretta anche dal sito web di Radio Crm.
MANGIACAVALLO: "L'OSPEDALE DI CEFALU' SARÀ SEMPRE PIÙ CENTRO DI RIFERIMENTO NEL MEDITERRANEO"
ROMA 3 DICEMBRE 2013 – "E' un riconoscimento che consolida i risultati ottenuti e conferma il nostro impegno per lo sviluppo futuro dell'ospedale di Cefalù nell'area del Mediterraneo". Lo ha detto il commissario straordinario della Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù, Nenè Mangiacavallo, partecipando a Roma, a Palazzo Chigi, con il responsabile dell'unità operativa di Neurologia, Luigi Grimaldi, alla cerimonia per la "consegna" dei "Bollini Rosa".
Al San Raffaele Giglio sono stati assegnati, per la prima volta, dall'Osservatorio Nazionale della Salute "O.N.Da due "bollini rosa".
"Viene premiata, oggi – ha aggiunto il commissario straordinario - l'eccellenza erogata, nelle prestazioni sanitarie, da tutte le unità operative dell'ospedale di Cefalù".
Mangiacavallo, a margine della cerimonia, ha sottolineato "quanto e' stato fatto, con la collaborazione di tutto il management sia gestionale che sanitario, per rendere l'ospedale "a misura di donna". Sono stati individuati, tra le varie attività – ha ricordato - percorsi terapeutici mirati per l'universo femminile dalla creazione di una breast unit, dotata di Iort, sino al più recente ambulatorio multidisciplinare per sole donne affette da sclerosi multipla con specialisti in neurologia, ginecologia, psicologia a cui si aggiunge un servizio di counseling lavorativo".
Per l'assegnazione dei "bollini" è stata valutata anche l'accoglienza riservata alla paziente. "Umanizzare il rapporto con il paziente e facilitare l'accesso ai percorsi terapeutici – ha detto Mangiacavallo – è alla base di una buona sanità più prossima alle esigenze dei cittadini".
La determinazione dei "bollini rosa", assegnati all'ospedale nel suo insieme, avviene attraverso l'applicazione di un algoritmo matematico alle risposte fornite nella candidatura. A questo segue la validazione di un apposito Advisory board composto da vari esperti di patologie femminili.
Il San Raffaele Giglio di Cefalù rientra quindi tra le strutture di "eccellenza al femminile" che per il biennio 2014-2015 potranno fregiarsi dei "Bollini Rosa".
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Quando viene diagnosticata una patologia potenzialmente invalidante come la sclerosi multipla (SM), una donna percepisce immediatamente un rischio per il suo ruolo di madre, lavoratrice, sportiva da parte di una malattia che potrebbe cambiare la sua vita sessuale, affettiva, lavorativa.
A questo paradigma si oppone con forza la Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù (Palermo) che ha attivato un ambulatorio dedicato alle donne con SM. “Alle pazienti – sottolinea il responsabile dell’unità operativa di Neurologia, Luigi Grimaldi – viene assicurata assistenza da parte di specialisti non solo in neurologia, ma anche in ginecologia, psicologia e counseling lavorativo”. La paziente avrà quindi come riferimento di cura non solo il suo neurologo, che l’accompagnerà in tutte le fasi della malattia, ma anche un centro multidisciplinare dedicato che la seguirà dalla prima visita ginecologica alla scelta contraccettiva, fino alla decisione di intraprendere una maternità serena, sempre con un’attenzione particolare alla sua condizione.
“E’ un nuovo ambulatorio – afferma il commissario straordinario del San Raffaele Giglio, Nenè Mangiacavallo – frutto di un impegno costante della Fondazione nello sviluppo delle attività sanitarie con una proiezione dell’offerta clinica anche al di fuori dei confini regionali. Lo riteniamo un tassello di un mosaico che amplia l’eccellenza scientifica e sanitaria della Fondazione sul piano dell’impegno non solo sanitario ma anche sociale”.
“Da donna – ha aggiunto il direttore generale Carmela Durante – ho ritenuto doveroso avviare o potenziare attività cliniche che rendono l’ospedale più vicino e attento all’universo femminile. Presenteremo – ha concluso la Durante – la richiesta per ottenere il “bollino rosa” assegnato agli ospedali più attenti alla salute femminile”.
Al momento tra gli specialisti che collaborano con il Centro si annoverano 5 ginecologi, 3 infermieri e 2 psicologi del San Raffele Giglio, che hanno affiancato il dottor Grimaldi in un percorso formativo durato alcuni mesi e che ha permesso loro di avvicinarsi al mondo dei pazienti con SM acquisendo esperienza e preparazione per affrontare al meglio le problematiche specifiche di questa patologia.
“Lo staff dell’ambulatorio è stato formato per dare alle donne il massimo della cura e dell’attenzione senza nessun tipo di forzatura per chi già vive una condizione difficile – rileva Grimaldi. Seguendo le donne affette da questa patologia, ci siamo resi conto di quanto assistere una paziente con necessità specifiche fosse una parte imprescindibile della terapia. Da qui la volontà di trovare una soluzione concreta con la creazione di questo Centro”.
L’ambulatorio mette a disposizione delle donne con SM strumenti dedicati come: supporti “speciali” per le visite ginecologiche per chi presenta difficoltà nel movimento e nella deambulazione, psicologi preparati a cogliere velocemente lo stato emotivo in cui versano le donne che si rivolgono al Centro, oltre alla vicinanza con l’avviato Centro SM della Fondazione dove si svolgono numerose iniziative di sostegno extra-medico (infortunistico, tutela del lavoro, ottenimento invalidità e certificazioni, patenti, trasporti, etc.) per tutti i pazienti con SM. Un Centro, quindi, pensato per restituire alle donne che si confrontano quotidianamente con la malattia una “normalità” alla loro vita.
Sette le principali aree prese in considerazione nel Centro: riproduzione/fertilità, contraccezione, counseling genetico, parto, sessualità, prevenzione tumori ginecologici, prevenzione e cura delle infezioni. Ci sono poi ambiti specifici di sensibilizzazione per le pazienti trattate con immunosoppressori o immunomodulanti che necessitano, nel corso del tempo, di una particolare attenzione perché le pazienti esposte agli agenti patogeni sviluppano con più facilità malattie, come il tumore al collo dell’utero da HPV (Papilloma Virus). In questo caso, lo screening a cui normalmente una donna si sottopone dovrà essere particolareggiato e più frequente, rispetto a una donna non in terapia, così come la scelta del trattamento più appropriato dovrà essere attentamente valutata in pazienti con alto rischio oncologico o frequentemente affette da infezioni.
La SM è una malattia progressiva e potenzialmente invalidante che colpisce circa 63.000 persone in Italia[1] di cui i 3/4 sono donne in età fertile (tra i 20 e i 40 anni). Nel solo Centro di Cefalù, su circa 1.200 pazienti seguiti, 700 sono donne (studentesse, madri, lavoratrici, sportive), tutte seguite dal Reparto di Neurologia e che oggi possono usufruire di questo innovativo ambulatorio.
Il Centro effettua le visite in questa fase iniziale ogni mercoledi dalle 14 alle 17. Per prenotare una visita è possibile rivolgersi all’ufficio prenotazioni dell’ospedale (0921-920502) o alla segreteria del Centro SM (0921-920340 o 369) email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
22/2013
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AISM, Bilancio sociale AISM 2010. 2010
La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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