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venerdì 29 marzo, 2024

A PASQUA LE UOVA DELL’AIL POTRANNO ESSERE ACQUISTATE AL GIGLIO DI CEFALU’

La Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù ha rinnovato la collaborazione con l’Ail aderendo alla campagna di solidarietà che l’associazione lancerà in prossimità della Pasqua.

L’iniziativa è stata condivida dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, nel corso di un incontro il presidente Ail Palermo-Trapani, Pino Toro, che si è tenuto quest’oggi.

Dal 23 marzo al 10 aprile sarà possibile contribuire alla ricerca contro i tumori acquistando le uova di Pasqua in un punto Ail che sarà allestito all’interno della Fondazione.

“Come già abbiamo fatto in occasione del Natale – ha detto il presidente Albano – desideriamo sostenere un’iniziativa meritoria che può trasformare un piccolo gesto in un importante contributo per la ricerca in oncoematologia e per il sostegno del volontariato a favore dell’assistenza ai pazienti e ai familiari”.

Il presidente Albano ha consegnato al presidente dell’Ail 2.500,00 euro raccolti attraverso la vendita dei panettoni di Natale ed “ha ringraziato quanti hanno già offerto il loro contributo”.

17 vl/com 2020

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Arriva al Giglio di Cefalù, con il nuovo anno, il radiologo interventista Franco Valenza. Oggi la firma del contratto e l’inizio delle attività.

“Professionista di elevata caratura – ha detto il presidente del Giglio Giovanni Albano – che si inserisce nel nostro progetto di posizionare la chirurgia di Cefalù verso l’alta complessità. Valenza – ha aggiunto Albano - supporterà tutte le discipline, presenti nel nostro Istituto, in modo da poter dare ulteriori risposte ai nostri pazienti, soprattutto oncologici, nella massima sicurezza”.

Franco Valenza, classe 52, già responsabile della radiologia vascolare ed interventistica degli ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo, ha al suo attivo migliaia di procedure interventistiche che spaziano dalle agobiopsie, termoablazioni, interventistica extravascolare (biliare, urologica, toracica, addominale), interventistica spinale (vertebro-cifoplastiche), e interventistica endovascolare oncologica (embolizzazioni, chemioembolizzazioni e radioembolizzazioni).

“L’obiettivo che ci siamo posti con il presidente - ha aggiunto Franco Valenza – è di portare a Cefalù la radiologia interventistica ed in particolare quella oncologica”.

Il professionista avrà a disposizione innovative tecnologie, di cui si è recentemente dotato il Giglio, fra cui un angiofrafo digitale di ultima generazione.

2 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

Torna in Sicilia, dopo 20 anni di attività in Canada, il chirurgo di origine catanese Goffredo Arena. Prende la direzione della chirurgia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù.

Il suo è un ritorno, a 46 anni, nell’Isola che gli ha dato i natali, dopo essere stato professore associato di chirurgia e patologia alla McGill University e da chirurgo al St. Mary’s Hospital e Royal Victoria Hospital di Montreal dove è stato impegnato non solo nella chirurgia oncologica ma anche nei trapianti di fegato, rene e pancreas.

“In un momento in cui assistiamo a tanti giovani che lasciano la nostra terra – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - per noi il ritorno di un professionista di altissimo profilo scientifico rappresenta uno straordinario risultato di cui siamo orgogliosi”.

Il presidente Albano ha anche anticipato “che è obiettivo della Fondazione Giglio realizzare una scuola di chirurgia laparoscopica e robotica in ambito oncologico, ginecologico e urologico”.

“Oggi per me - ha aggiunto Goffredo Arena - non è il rientro di un cervello, espressione che non mi è mai piaciuta, ma è un cuore che torna nella sua terra, con un entusiasmo rinfocolato dalle grandi potenzialità che la Sicilia può esprimere”.

Arena si è specializzato nella lotta ai tumori, proponendo un modello teorico alternativo all’attuale “modello metastatico”.

La sfida “al male del secolo”, per il neo responsabile della chirurgia del Giglio, nasce con la perdita della madre, a soli 54 anni, a cui venne diagnosticato un tumore del colon già metastatico al fegato. Da qui il suo impegno nel trovare una spiegazione scientifica “a un evento cosi devastante”. Nel nord America, a McGill, ha diretto un laboratorio di ricerca sui tumori.

I suoi studi si sono concentrati sulla teoria del trasferimento orizzontale delle caratteristiche maligne. Nel 2015 ha depositato un brevetto sullo screening precoce sul cancro il “MaterD” (Metastatic and Transforming Elements Released Discovery Platform) capace di identificare i tumori ancor prima che si formino.

"Ho voluto - ha detto Arena - donare all’umanità questo brevetto rendendolo pubblico rinunciando a tutti diritti economici. Al momento è ancora una piattaforma biologica - ha sottolineato - che dovrà essere sviluppata e testata per diventare test biochimico da mettere a servizio di tutto.

A Cefalù porterò quella ricerca e non solo: ho condiviso - ha aggiunto - con il presidente Albano il desiderio di realizzare un laboratorio dove poter continuare il nostro lavoro per sconfiggere il cancro”.

La chirurgia di Arena, che ha al suo attivo circa 6 mila interventi, e della sua equipe sarà oncologica a 360 gradi inclusa quella più complessa.

“Desidero avviare - ha anticipato Arena - una scuola di chirurgia pratica e non teorica, al passo con i tempi. In Canada mi sono occupato di addestramento chirurgico: molti miei allievi sono diventati professori universitari e alcuni sono autorità mondiali nei loro campi. Il trasferimento della conoscenza è – per il neo responsabile della chirurgia di Cefalù - un dovere. Addestrando, infatti, si tocca indirettamente la vita di persone che mai si incontreranno, perché saranno le mani di altri medici, da me formati, ad operarli. In questo modo, trasferendo le proprie conoscenze alle nuove generazioni, si diventa il futuro del futuro”, ha chiosato.

55 vl/com 2019

Pubblicato in Comunicati stampa
Martedì, 08 Ottobre 2019 14:46

Lo screening può salvarti la vita

Lo screening può salvarti la vita
Ogni giorno, in Italia, si scoprono circa 1.000 nuovi casi di tumore.
Di questi, il 40% potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti adottassero stili di vita più salutari e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.

Lo screening permette di "scoprire" la presenza di un’eventuale malattia nelle sue fasi iniziali, ovvero quando è già presente nel soggetto, ma non dà ancora sintomi.

In Sicilia, i programmi di screening attualmente attivi sono tre:

  1. screening per il tumore al seno;
  2. screening per il tumore del collo dell'utero;
  3. screening per il tumore al colon.

Vai a questo link per accedere alla campagna di screening dell'Assessorato regionale alla salute. 

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Venerdì, 13 Settembre 2019 15:09

Le neoplasie urogenitali e bilio pancreatiche

Un focus sulle neplasie urogenitali dell'appartato digerente superiore e bilio pancreatiche si terrà sabato 12 ottobre nella sala multimediale della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù.

L'evento promosso dall'unità operativa di oncologia vede come responsabile scientiifco l'oncologo Massimiliano Spada (responsabile dell'oncologia del Giglio) e come direttori del corso l'urologo Salvino Biancorosso, il chirurgo, Guido Martorana e l'endoscopista Dario Raimondo.

Il focus è un occasione di formazione per chirurghi, farmacisti, biologi e infermieri a cui verranno riconosciuti 7 crediti formativi Ecm.

Previste nelle cinque sessioni di lavoro distribuite tra mattina e pomeriggio, con inizio lavori alle ore 8.30, numerose relazioni.

Il progrmma con tutti gli interventi si può scaricare dal link in basso.

Per le iscrizioni la segreteria organizzativa è curata da Vada Management mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  tel. 091.2737904

Pubblicato in Convegni

IMPIANTATA UNA MEGA PROTESI FEMORALE DI 22 CENTIMETRI SU PAZIENTE CON METASTASI

Prime procedure chirurgiche per l’ortopedia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù, recentemente attivata. Ad essere stata trattata è stata una metastasi ossea di una paziente siciliana di 65 anni con carcinoma renale. La lesione, non curata, aveva eroso l’intero femore distale provocando dolori incontrollabili e impedendo la deambulazione della paziente.

Alla donna è stato necessario resecare la parte distale del femore fino al ginocchio ed impiantare una mega-protesi, sostitutiva del femore, estesa 22 centimetri e connessa a protesi articolare del ginocchio.

L’intervento, durato 5 ore, ha visto come primo operatore il neo oncoortopedico del Giglio, Giuseppe Perrucchini, con l’ausilio del responsabile dell’ortopedia Filippo Boniforti, dell’ortopedico Michele Saporito, del chirurgo vascolare Gaetano Mauceri e dell’anestesista Salvo Napoli.

L’intervento è stato preceduto, il giorno prima, da una procedura di embolizzazione, della voluminosa lesione, eseguita dal radiologo interventista Franco Valenza presso la radiologia di Villa Sofia a Palermo. Questa procedura ha consentito la chiusura dei vasi sanguigni (della lesione) per evitare il formarsi di gravi emorragie durante l’intervento.

“L’obiettivo raggiunto - ha detto Perrucchini - era di ridare qualità di vita e autonomia alla paziente che ha ripreso a camminare ed è già stata dimessa”.

La degenza è stata di 12 giorni nei quali è stato avviato anche il percorso riabilitativo.

Perrucchini ha anche sottolineato “la multidisciplinarità e la complessità dell’intervento che ha registrato, in questo caso, il coordinamento tra onco-ortopedico, radiologo interventista, ortopedici, chirurgo vascolare, anestesisti, infermieri e fisioterapisti dell’ortopedia, un lavoro che ha coinvolto tutto il blocco operatorio: il più grande risultato - ha affermato - è stato l’ottimo lavoro di squadra”.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano. “Abbiamo attivato nel nostro istituto - ha detto - una super specialità ortopedica auspicando di poter offrire, in linea con le indicazioni dell’Assessore Razza, il nostro contributo alla sanità regionale e ai tanti siciliani che si sono rivolti ad altri Istituti del nord Italia”.

L’altra procedura di ortopedia oncologica è stata eseguita su un paziente ricoverato nel reparto di oncologia del Giglio, diretto da Massimiliano Spada.

“Il paziente manifestava dolore al dorso - ha spiegato l’oncoortopedico Perrucchini - e dagli esami eseguiti è emersa una alterazione di una vertebra. Pertanto - ha proseguito - è stata eseguita una biopsia percutanea della terza vertebra toracica. Attraverso il peduncolo osseo della stessa vertebra è stato prelevato, sotto guida TAC, il tessuto patologico per l’esame istologico. Con la diagnosi - ha concluso - potrà essere avviato un percorso terapeutico”. La biopsia è stata eseguita con la collaborazione del radiologo Sergio Testai.

32 vl/com 2019

 

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Rivedi online la 16 esima puntata di #ospedalerisponde dedicata alla chirurgia laparoscopica e robotica in urologia con l'interveno del neo direttore dell'U.O. di Urologia Francesco Curto in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.

 

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Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde del 20 febbraio dedicata ai tumori del colon retto con l'intervento del dottor Dario Raimondo, responsabile del servizio di endoscopia digestiva della Fondazione Giglio in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.

Nel corso della puntata si è parlato dei fattori di rischio, dei sintomi, di prevenzione e degli esami da eseguire quando e come.

 

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Torna mercoledì 20 febbraio, alle ore 15.30, in diretta facebook sulla pagina del Giglio,  #ospedalerisponde con una puntata dedicata alla prevenzione e allo screening dei tumori del colon.

Ospite dell'appuntamento sarà il dottor Dario Raimondo, responsabile dell'endoscopia digestiva della Fondazione Giglio, in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.

Come sempre è possibile intervenire in diretta dai commenti del video.

 

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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