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La narrazione di malattia e l'umanizzazione dei percorsi di cura

Giovedì 23 ottobre, alle ore 8:30, si tiene al San Raffaele Giglio di Cefalù, il corso di formazione "La narrazione di malattia e l'umanizzazione dei percorsi di cura".
Il corso è tenuto dalla Dott. Giuseppe Rotondo che ne è responsababile scientifico. Partecipano in qualità di docenti Gaetano Castronovo e Massimiliano Spada. 

Presidente del corso è il direttore generale Prof. Vittorio Virgilio.

Per visualizzare il programma completo del corso vai al link in basso.

  • Data: Giovedì, 23 Ottobre 2014
  • Luogo: Sala conferenze San Raffaele Giglio
  • Durata: 7 ore
  • Destinato a: Personale Interno
  • Metodologia:

    In ambito psicologico per la formazione degli operatori impegnati nelle help-professions l'utilizzo di tecniche derivate dalle teorie psicodrammatiche, ampiamente collaudate e scientificamente consolidate, si è dimostrato di rilevante valore didattico. L'utilizzo di un mediatore scenico come nel role playing è utilizzato in ambito formativo come metodologia didattica mirata all'acquisizione di competenze relazionali connesse a specifici profili professionali (Bellani et al., Psicooncologia, Masson, Roma, 2002).

    Allo stesso modo il lavoro esperienziale di gruppo rappresenta uno strumento didattico perticolarmente adatto alla formazione alla relazione d'aiuto in ambito sanitario (ibidem).

    La formazione professionale effettuata attraverso l'uso di mediatori (come il gruppo o l'azione scenica), capaci di facilitare l'accesso ai contenuti della didattica e di accelerare i processi formativi di acquisizione di conoscenze e competenze teoriche (sapere), pratiche (saper fare) e relazionali (saper essere), si serve sempre di più di medium iconici. È il caso per esempio dell'uso del medium cinematografico nella formazione professionale sanitaria.

    In particolare, questo approccio si è rivelato estremamente utile in ambito oncologico, e tra i diversi contributi facciamo riferimento al Congresso European Society for Medical Oncology (ESMO) 2013, all'interno del quale è stato presentato lo studio ONCOMovies successivamente pubblicato su Annals of Oncology (L. De Fiore, Università La Sapienza, Roma).

    Il progetto si fonda su uno studio, condotto da un board di oncologi e psico–oncologi italiani (patrocinati dalla SIPO), che ha analizzato 82 film prodotti, a livello internazionale, tra il 1939 e il 2012.
    L'idea portante di ONCOMovies è quella di richiamare l'attenzione di medici e pazienti sull'importanza della Qualità di Vita durante le terapie, valorizzando il grande patrimonio di immagini e di storie, che gli ultimi 60 anni di storia del cinema ci hanno offerto in più di 100 film che parlano di cancro, per illustrare la vita reale del paziente in chemioterapia. Il cinema grazie alla forza del suo linguaggio da sempre vettore espressivo e catalizzatore di emozioni, affetti e sentimenti consente di aprire una finestra virtuale sulla vita reale del paziente e della sua famiglia mostrando quello che accade oltre e al di fuori delle porte dell'ospedale così da cogliere tutti gli aspetti che la persona affronta durante il percorso di cura e che possono sfuggire all'osservazione del medico o, a volte, essere sottaciute dal paziente.

  • A chi è rivolto: Personale sanitario
  • Cat. prof.li accreditate: Medico Oncologo,Psicologo, Fisioterapista, Infermiere, Logopedista, Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
  • Accreditamento ECM: 9,5 crediti
  • Come Partecipare:

    Le iscrizioni degli Infermieri avvengono per il tramite del Servizio Infermieristico.

    Altro personale interessato può contattare la D.ssa Maria Cucco Interno 370

    N. partecipanti: 15


Letto 2928 volte Ultima modifica il Martedì, 07 Ottobre 2014 15:47