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Ascessi e fistole anali

Cosa sono gli ascessi anali / perianali?

Gli ascessi ano-perianali sono delle raccolte di pus che si sviluppano a partire da un ‘infezione delle ghiandole interne all’ano (ascessi cripto ghiandolari) che si espande ai tessuti vicini.
Solitamente si manifestano come tumefazioni arrossate e dolenti dei tessuti attorno all’ano. Possono associarsi a febbre, anche molto alta, disturbi ad evacuare o ad urinare, secrezioni di pus/liquido dalla cute attorno all’ano o dall’ano stesso.
Gli ascesso anali sono un’urgenza chirurgica.

ascessi perianali
LOCALIZZAZIONI DEGLI ASCESSI PERIANALI

Cosa fare se si sospetta di avere un ascesso anale?

Bisogna recarsi dallo specialista proctologo il prima possibile. Le terapie antibiotiche da sole non sono efficaci e possono “ nascondere” i sintomi dell’ascesso e paradossalmente "peggiorare la situazione".
L’unica terapia efficace per l’ascesso anale è la chirurgia.

Che intervento si esegue in caso di ascesso anale?

L’intervento di scelta è il drenaggio dell’ascesso, che consiste nell’incisione della cute sovrastante, ovviamente in anestesia, per favorire la fuoriuscita del pus.
Durante l’intervento, si ricercheranno anche eventuali tramiti fistolosi ( comunicazioni tra l’interno dell’ ano-retto e l’ascesso), presenti nel 30-70% dei casi, che andranno drenati con dei drenaggi a forma di filo (setoni).
All’interno della cavità ascessuale drenata verrà posizionata una medicazione.
La guarigione definitiva avverrà in alcuni giorni/settimane.

Che cos’ è la fistola anale?

La fistola anale è un’infiammazione cronica delle ghiandole anali (cripto ghiandolare)che consiste nella formazione di un tragitto nei tessuti ano-perianali che solitamente sfocia nella cute attorno all’ano. Questo tragitto fistoloso può interessare gli sfinteri anali (interno ed esterno) a tutto spessore o parte di essi.
Molto spesso può essere una sequela di un ascesso anale.
Le fistole possono essere “semplici” ovvero con un un singolo tragitto, solitamente ad origine cripto ghiandolare, oppure “ complesse”, con più diramazioni, soprattutto in caso di malattie infiammatori croniche intestinali ( morbo di Crohn, Colite ulcerosa), post radio-terapia, in caso di diarrea cronica

Quali sono i sintomi della fistola anale?

Solitamente la fistola anale si manifesta con secrezioni a livello della cute perianale, che fuoriescono da una piccola apertura (orifizio esterno).
A volte si associano a dolore e a piccole perdite di sangue.
L’andamento dei sintomi molto spesso è altalenante, ovvero in alcuni periodi la fistola può essere asintomatica

fistole anali
FISTOLE ANALI

Che trattamenti sono disponibili per la fistola anale?

Drenaggio con setone: consiste nel posizionamento di un filo (in materiale sintetico) all’interno del tramite fistoloso. Il setone permette di drenare le secrezioni della fistola e di prevenire la formazione di ascessi. Si lascia in sede, senza trazionarlo, prima di eseguire un successivo trattamento chirurgico, soprattutto nelle fistole complesse o nelle fistole che interessano in modo estensivo gli sfinteri.

Fistulotomia: consiste nella “ messa a piatto “ del tramite fistoloso, mediante il taglio dei tessuti sovrastanti la fistola. Solitamente si utilizza nelle fistole semplici, che non coinvolgono in modo estensivo gli sfinteri, perché un’aventuale sezione profonda degli stessi predispone allo sviluppo di incontinenza.

Fistulectomia: asportazione del tramite fistoloso. Intervento da eseguire in casi selezionati, molto spesso si esegue parzialmente, oppure in associazione ad altri trattamenti chirurgici, come la sfinteroplastica (ricostruzione degli sfinteri) e l’anoplastica con lembo di scorrimento ( ricostruzione della parete anale con i tessuti vicini)

Utilizzo di materiali biologici (colla, plug): in casi selezionati, il tramite fistoloso può essere riempito con materiale biologico al fine di garantirne la cicatrizzazione. Tecnica relativamente recente.

LIFT: legatura intersfinterica del tramite fistoloso, consiste nel posizionamento di un setone nel tramite fistoloso e successivamente nella legatura del tramite fistoloso nel suo passaggio tra lo sfintere interno e quello esterno. E’ indicato nel trattamento delle fistole che attraversano entrambi gli sfinteri (tran sfinteriche). Ha ottimi risultati, circa 80% di casi di guarigione completa.

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