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Insufficienza cardiaca da cardiomiopatia dilatativa post-infartuale

Scompenso CardiacoViene definita anche scompenso cardiaco, ed è una condizione in cui i ventricoli (destro e sinistro) non riescono a contrarsi o rilasciarsi in maniera normale e pertanto non riescono a pompare fuori tutto il sangue che ricevono.

Ciò determina una dilatazione di queste camere e delle vene che portano il sangue al cuore e, nelle fasi più avanzate , accumulo di liquidi in diverse parti del corpo (gambe, addome, polmoni etc).

L'insufficienza cardiaca è la fase terminale di tutte le patologie cardiache, conseguenti all'infarto miocardico.

Nelle fasi avanzate della patologia può verificarsi una anomala contrazione dei due ventricoli, che si contraggono in maniera asincrona piuttosto che contemporaneamente come si verifica nel cuore sano.

Il cuore, pertanto, non è in grado di mantenere la normale sequenza temporale tra contrazione atriale e ventricolare destra e sinistra.

La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) consiste nell'impianto di un dispositivo collegato a tre elettrocateteri, in grado di stimolare il cuore in maniera fisiologica eliminando l'asincronia tra le camere cardiache e ripristinando la normale funzionalità del cuore.