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mercoledì 24 aprile, 2024

L’urologia della Fondazione Giglio di Cefalù per il quarto anno consecutivo mantiene il primato, in Sicilia, con 136 interventi di prostatectomia radicale eseguiti nel 2022. A certificare il livello di cure erogate dall’ospedale siciliano è il report del programma nazionale esiti elaborato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) che si occupa del monitoraggio delle cure erogate in Italia.

“Un risultato straordinario – rileva il presidente del Giglio, Giovanni Albano – raggiunto dalla nostra equipe di urologia, che ci posiziona, ancora una volta nei primi posti come centro con più alto volume di attività e qualità delle cure. Oggi siamo anche impegnati nel trasferire il modello di sanità e il know how acquisito in altre strutture”.

Il 98% degli interventi di asportazione della prostata sono stati effettuati con il Robot Da Vinci utilizzando una tecnica mininvasiva che “consente di ottenere – spiega il direttore dell’unità operativa complessa di urologia, Francesco Curto – ottimi risultati con minori perdite ematiche, una breve ospedalizzazione e una rapida ripresa della continenza urinaria e della funzione sessuale”.

L’altro dato evidenziato, nel report di Agenas, riguarda la qualità delle cure. “La riammissione in ospedale – sottolinea Curto - a 30 giorni dell’intervento è molto bassa e si attesta al 3,8%”.

Nel report 2023 di Agenas l’Urologia del Giglio è ai primi posti in Sicilia anche per la cura dei tumori maligni del rene e della vescica.

Sono 79 gli interventi di asportazione di tumore maligno del rene eseguiti, lo scorso anno, che piazzano il Giglio al secondo posto nell’Isola. Sempre secondo il report sono ottimi i risultati anche per quanto attiene la sicurezza del paziente e la mortalità chirurgica a trenta giorni dall’intervento per tumore maligno del rene.

In particolare nel triennio 2020-22 si attesta allo 0.6%, “la più bassa – afferma Curto - tra i centri ad alto volume in Sicilia”. Il 95% degli interventi sono eseguiti con tecnica mini invasiva laparoscopica e nel 65% dei casi è preservato il rene, procedura che riduce il rischio di insufficienza renale acuta e cronica.
Sono stati, invece, 27 gli interventi di cistectomia radicale per la cura dei tumori maligni della vescica, eseguiti sempre nel 2022, che piazzano l’ospedale di Cefalù al secondo posto della classifica regionale.

“Il Giglio - prosegue Francesco Curto – è l’unico centro in Sicilia ad avere attivato un programma di cistectomia robotica e ricostruzione intracorporea della vescica”.

L’unità operativa di Urologia è anche prima in Sicilia per la cura della iperplasia benigna della prostata con 245 interventi di prostatectomia transuretrale effettuati lo scorso anno.

Dell’unità operativa complessa di urologia della Fondazione Giglio fanno parte oltre al responsabile Francesco Curto, Salvino Biancorosso (responsabile unità operativa semplice di endourologia), Sonia Agiato Giuseppe Coraci, Gianluca Gaudio, Maria Karydi, Piero Mannone, Mirko Pinelli e Giuseppe Salamone. La coordinatrice infermieristica è Daniela Pilato.

27 vl/com 2023

Pubblicato in Comunicati stampa

Un nuovo radiofarmaco costituito dalla molecola PSMA (antigene prostatico specifico) per la diagnosi del tumore alla prostata verrà impiegato per l’esame con Pet-Tc dall’unità operativa di medicina nucleare della Fondazione Giglio.

“E’ un radiofarmaco – ha rilevato la referente del servizio Roberta Gentile – che si aggiunge alla già, in uso, 18F- Colina, che ci consente di ottenere informazioni particolarmente dettagliate sul tumore della prostata soprattutto nei pazienti con recidiva biochimica di malattia con valori di Psa minori di un nanogrammo (Psa < 1ng/ml)”.

“Il piano nazionale esiti 2021 redatto dall’Agenas – ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano – vede la Fondazione Giglio come il primo centro in Sicilia per il trattamento del tumore alla prostata (133 ricoveri per prostatectomia radicale). In linea con quanto sin qui fatto riteniamo doveroso rispondere alle esigenze di tanti pazienti siciliani anche con una diagnostica sempre più mirata”.

“Il PSMA – ha spiegato Gentile – è un antigene di membrana, specifico per la prostata, ed è un marker ideale per individuare le cellule tumorali attraverso la PET. Marcando questo antigene con 18F-PSMA le sedi di malattia metastatica possono essere individuate con precisione e più precocemente”.

La PET con PSMA può essere richiesta dallo specialista sia in fase di stadiazione per la malattia prostatica con rischio intermedio o alto, che durante il follow-up dopo prostatectomia o radioterapia in caso di incremento del valore del PSA.

In fase di preparazione della Pet al paziente viene iniettato, a livello dell’avambraccio, il radiofarmaco. Questo, una volta entrato in circolazione, emette delle radiazioni che consento al medico di seguirne il cammino attraverso gli organi e di determinare l’eventuale presenza di cellule tumorali.

L’esame viene offerto sia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, quindi con impegnativa del medico di famiglia (codice 8903MN – visita medico nucleare e codice 92186 – Tomoscintigrafia globale corporea Pet) che in solvenza.

Pubblicato in Comunicati stampa
Martedì, 22 Febbraio 2022 10:00

Prevenzione tumore prostata

18-20 marzo 2022

in occasione della Festa del Papà la Fondazione Giglio ha aderito all'iniziativa della Fondazione ONDA offrendo:

SERVIZI GRATUITI DEDICATI AL TUMORE ALLA PROSTATA

Il 18 marzo saranno offerte delle visite di urologia e andrologia grautite dalle ore 8.30 alle ore 14.30.

E' necessario prenotare contattando il 14 e 15 marzo dalle ore 10 alle ore 12 i seguenti numeri 0921920717 e  0921920381. Le prestazioni saranno erogate sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Nella gioranta di venerdì 18 marzo, alle ore 11, sarà realizzato un appuntamento informativo speciale #ospedalerisponde sul tumore alla prostata con il responsabile dell'unità operativa di urologia intervistato dal giornalista Vincenzo Lombardo. La diretta si può seguire sulla pagina Facebook della Fondazione Giglio. 

Per conoscere i centri che aderiscono all'inziativa vistia il sito dell'osservatorio Onda.

Nel corso della giornata sarà distriubito materiale informativo sulla prevenzione del tumore alla prostata.

La segreteria organizzativa della giornata è curata da Alessandra D'Anna e Beatrice Piazza. 

Pubblicato in Attività

La Fondazione Istituto Giglio di Cefalù è il primo ospedale in Sicilia per la cura del tumore della prostata secondo quanto riportato nel report esiti del 2020 dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

Nel 2020 al Giglio sono stati effettuati 104 interventi di chirurgia prostatica sugli 851 eseguiti nei 46 centri della Sicilia.
L’unità di urologia della Fondazione Giglio è stata riorganizzata con l’arrivo, nell’aprile del 2019, del responsabile Francesco Curto ed “è stata dotata – ha sottolineato il presidente Giovanni Albano - di nuove tecnologie come il Robot Da Vinci e colonne laparoscopiche con immagine in 3D che consentono di eseguire interventi con tecniche mininvasive”.

“Il Robot Da Vinci – ha evidenziato il responsabile dell’unità operativa complessa di urologia Francesco Curto - consente di eseguire una chirurgia di precisione e di preservare la potenza sessuale e la continenza urinaria".
Il Giglio nel report esiti dell’Agenas è anche al secondo posto, in Sicilia, per i casi trattati di tumori alla vescica con cistectomia radicale e sesto per i tumori del rene.

“Il 94% degli interventi di prostatectomia radicale per tumore maligno della prostata – ha spiegato Curto - sono stati eseguiti con metodica laparoscopica e robotica. La chirurgia mini invasiva è largamente impiegata anche nel trattamento dei tumori renali: l’87.5% delle nefrectomie parziali e l’81,5% delle nefrectomie radicali sono state eseguite in laparoscopia. Inoltre, il 46% degli interventi per tumore maligno del rene è stato eseguito con tecnica nephron sparing cioè con preservazione del rene. Infine, solo alcuni casi selezionati sono stati trattati con termoablazione per via percutanea TC guidata dai radiologi interventisti Franco Valenza e Valentina Bova”.

La degenza media post-intervento è stata di 4 giorni per il tumore della prostata e di 3 giorni per il tumore del rene.

“Interventi di questo tipo sono possibili – ha concluso Curto - grazie all’attività di un’equipe multidisciplinare di grande esperienza e professionalità che ha consentito di posizionare l’Istituto con i suoi 1600 interventi annui, su pazienti con patologie urologiche, come centro di riferimento siciliano e nazionale”.

32 VL/com 2021

Pubblicato in Comunicati stampa

Rivedi online la 16 esima puntata di #ospedalerisponde dedicata alla chirurgia laparoscopica e robotica in urologia con l'interveno del neo direttore dell'U.O. di Urologia Francesco Curto in studio con il giornalista Vincenzo Lombardo.

 

Pubblicato in Notizie
Mercoledì, 13 Giugno 2018 18:05

Test Ixip

Pubblicato in Rassegna Stampa

Si chiama ixpi e viene eseguito con un prelievo di sangue

L’urologo Rigatti: “riduce ricorso a biopsie prostatiche”

E’ stato introdotto alla Fondazione Giglio di Cefalù un nuovo test per la diagnosi di tumore alla prostata denominato ”Ixip”. Il test viene eseguito dal centro prelievi del laboratorio analisi del Giglio su un semplice campione di sangue. L’esito fornisce al medico l’indice di probabilità di tumore alla prostata ancor prima di eseguire la biopsia prostatica. Evitando quindi al paziente di essere sottoposto a un esame invasivo.

“Nell’ultimo congresso americano di urologia, che si è tenuto a San Francisco - ha detto il professore Patrizio Rigatti - l’Ixpi è stato ritenuto il test diagnostico sulla prostata attualmente più affidabile con una certezza del risultato pari al 90 percento. In caso di esito positivo l’Ixpi ci offre anche l’indice di aggressività del tumore. Non sostituisce - ha aggiunto Rigatti - il PSA che è l’esame di routine ma quando questo è mosso o sospetto attraverso l’Ixip il medico può definire la diagnosi con accuratezza.

L’ixip - ha precisato l’urologo - deve essere preceduto dall’ecografia rettale (Digital Rectal Exam) per determinare il volume della prostata e/o dalla risonanza magnetica multiparametrica per evidenziare anche le zone di rischio (Piras)”.

L’Ixpi viene, infatti, calcolato sulla base di quattro parametri: livelli sierologici di PSA, livelli sierologia di PSA-Igm (immunoglobine), il volume della prostata e l’età del paziente.

“Processando questi parametri - ha aggiunto Martino Tinaglia, responsabile del laboratorio analisi - determiniamo il rischio di tumore alla prostata da nullo a molto alto”. “Su un valore di rischio medio - ha sottolineato Rigatti - viene consigliata la Biopsia”.

Il laboratorio di Cefalù è il primo in Sicilia ad eseguire questo test.

“L’urologia di Cefalù - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio - si conferma un’eccellenza della sanità siciliana sia sotto il profilo della diagnosi che della cura con un equipe di chirurghi di elevata professionalità”. Soddisfazione per l’introduzione di questo nuovo test diagnostico è stata espressa dal presidente del Consiglio di amministrazione, Giovanni Albano “ritenendo l’innovazione in sanità elemento fondamentale per qualificare una struttura”.

Al Giglio viene, inoltre, eseguito anche il test delle cellule tumorali circolanti (Ctc) indicato anche per altri tumori come mammella, colon ovaie, il fish test e la risonanza magnetica con bobina endorettale per la diagnosi del tumore alla prostata.

L’Ixpi è un esame non rimborsato dal servizio sanitario nazionale con un costo a carico del paziente di euro 65,00. Non occorre la prenotazione, viene eseguito a digiuno e al mattino. Il paziente al momento del test deve essere in possesso di altro esame strumentale che indica il volume della prostata che è uno dei parametri per il calcolo dell’Ixpi.

11 vl/com 2018

Pubblicato in Comunicati stampa
Giovedì, 29 Giugno 2017 17:46

Gds, radiofarmaco per lotta tumori

Sicilia - Al «Giglio» di Cefalù radio farmaco per la lotta ai tumori ossei

TERAPIE. Il medico nucleare Pierpaolo Alongi: «Per i pazienti ridotta la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungata di mesi la sopravvivenza»

CEFALU' ··· Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l'impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco «Radio223».

«Nuovi trattamenti - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio, illustrando la terapia - che portano l'ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)».

«Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero - ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi - una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l'emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron). Questo trattamento - ha continuato Pierpaolo Alongi - è stato realizzato con il supporto del pro fessore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio. Ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turnover, tipico dell'attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico». La terapia con "Ra223", definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni.

«È in grado di migliorare - ha sottolineato Alongi - la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. È una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero». Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento.

L'accesso viene valutato dagli oncologi e dai medici nucleari. E, comunque, il trattamento viene effettuato solo sui pazienti che sviluppano una progressione di malattia dopo l'ormono-chemioterapia.

Dello staff di medicina nucleare del Giglio, oltre al dottor Pierpaolo Alongi, fanno parte i medici Sabina Pulizzi e Roberta Gentile.

Negli scorsi mesi l'attività della medicina nucleare era già stata ampliata con l'inserimento di altre procedure diagnostiche con l'impiego della «fluorocolina» per esami Pet/TC nei pazienti affetti da tumore alla prostata e con l'uso del «florbetaben» per lo studio con Pet amiloide in soggetti con sospetta malattia di Alzheimer. 

Pubblicato in Dicono di noi

Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata all'ipertrofia prostatica benigna. Ospite della puntata il dottor Salvatore Biancorosso responsabile dell'unità operativa di urologia del Giglio di Cefalù.

#ospedalerisponde è una rubrica curata dall'Ufficio stampa della Fondazione Giglio di Cefalù, diretto da Vincenzo Lombardo. 

Pubblicato in Notizie
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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