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giovedì 28 marzo, 2024

 Con la festa della mamma parte un nuovo servizio al Giglio di Cefalù dedicato alla cura del diabete nelle donne in gravidanza.

“Obiettivo di questo ambulatorio – spiega la responsabile del servizio di diabetologia Michela Conti - è ridurre l’incidenza di problematiche metaboliche materno-fetali, che possono tradursi in malformazioni congenite, parti pretermine, tagli cesarei, macrosomia fetale, distress respiratorio ecc. Il diabete insorto durante la gestazione – prosegue Conti - può anche diventare, negli anni successivi al parto, la porta di ingresso allo sviluppo del diabete di tipo 2, motivo per cui occorre, in queste donne, eseguire controlli successivi periodici per prevenire l’insorgere di complicanze cardiovascolari”.

L’ambulatorio è curato sia dalla dottoressa Conti, che recentemente ha anche superato l’iter di certificazione come “medico diabetologo esperto in gravidanza e diabete”, che dalla dietista Melania Blasco, ed entrambe afferiscono all’unità complessa di medicina diretta dal dottor Maurizio Renda.

L’ambulatorio è attivo ogni giovedì mattina con il Servizio Sanitario Nazionale e si accede previa prenotazione al CUP della Fondazione (tel. 0921920502) con richiesta del medico curante di visita diabetologica.

11 vl/com 2023

Nella foto da sx Michela Conti, Maurizio Renda, Melania Blasco

Pubblicato in Comunicati stampa
Lunedì, 18 Marzo 2019 12:18

Nuovo ambulatorio di uroginecologia

SI OCCUPERA’ DI PROLASSO E DI INCONTINENZA URINARIA

Un ambulatorio per le disfunzioni del pavimento pelvico femminile è stato attivato alla Fondazione Giglio di Cefalù. E’ curato dall’unità operativa di urologia e in particolare dalla dottoressa Maria Karydi.

Si occuperà di tutti i disturbi della pelvi: dall’incontinenza urinaria alla vescica iperattiva, al prolasso degli organi pelvici e delle difficoltà di svuotamento vescicali sino alle cistiti ricorrenti.

Nella programmazione delle attività sanitarie – ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano - abbiamo posto grande attenzione alle patologie che colpiscono l’universo femminile aprendo ambulatori dedicati”.

L’incontinenza urinaria affligge circa 2 milioni di donne in Italia e può manifestarsi in qualsiasi età con incidenza maggiore sopra i 65 anni, mentre, il 30 percento delle donne in menopausa è affetta dal prolasso urogenitale.

Sia l’incontinenza urinaria che il prolasso urogenitale – ha spiegato la dottoressa Karydi – compromettono seriamente la qualità di vita delle pazienti.
Il servizio di urologia ginecologia, attraverso visite accurate – ha aggiunto Karydi - permette di inquadrare la problematica della paziente e, con l’ausilio di indagini strumentali quali l’ecografia dell’apparato urinario, ecografia translabiale, cistoscopia ed esame urodinamico, di offrire una adeguata terapia sia di natura comportamentale, riabilitativa che chirurgica con tecniche mininvasive”.

L’esame urodinamico può essere richiesto anche dagli uomini per lo studio dei casi di ostruzione cervico-uretrale ovvero del collo della vescica e della prostata.

L’ambulatorio è attivo il giovedì pomeriggio, dalle ore 13, ed è possibile prenotare sia con il Servizio sanitario nazionale che in regime libero-professionale.

Di prolasso urogenitale e di incontinenza urinaria si parlerà nella puntata di #ospedalerisponde di mercoledì 20 marzo in diretta, alle ore 15.30, sulla pagina Facebook dell’ospedale Giglio.

13 vl/com 2019

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 22 Aprile 2016 15:16

Ambulatorio donne in gravidanza

L'unità operativa di ostetrica e ginecologia ha attivato un ambulatorio per la tutela della maternità.

Il paziente avrà a disposizione un equipe composta da ginecologo, ostetrica, psicologo e pediatra.

L'ambulatorio è rivolto alle donne in gravidanza con disagi psichici, familiari e sociali, alle donne con una gravindanza indesiderata a rischio IVG, minorenni in gravidanza con disturbi psicologici, donne a rischio di depressione postpartum.

L'ambulatorio fornische anche un supporto psicologico in gravidanza e dopo il parto e un sostegno pediatrico alla mamma e al neonato nel dopo parte.

Per informazioni si può contattare l'unistà di ostetricia e ginecologia ai numeri 0921-920480 o 0921 920 270.

 

 

Pubblicato in Attività

Va in pensione la vecchia ricetta rossa del medico di famiglia: dal primo marzo, infatti, sarà sostituita dalla ricetta elettronica, o 'dematerializzata'. La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famiglia Fimmg, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa. Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.

Ma ricetta elettronica non è ancora sinonimo di abolizione della carta. Per ora, infatti, riceveremo dal dottore un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà di recuperare la prescrizione anche in caso di malfunzionamenti del sistema o assenza di linea Internet.

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Pubblicato in Notizie

Quando viene diagnosticata una patologia potenzialmente invalidante come la sclerosi multipla (SM), una donna percepisce immediatamente un rischio per il suo ruolo di madre, lavoratrice, sportiva da parte di una malattia che potrebbe cambiare la sua vita sessuale, affettiva, lavorativa.

A questo paradigma si oppone con forza la Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù (Palermo) che ha attivato un ambulatorio dedicato alle donne con SM. “Alle pazienti – sottolinea il responsabile dell’unità operativa di Neurologia, Luigi Grimaldi – viene assicurata assistenza da parte di specialisti non solo in neurologia, ma anche in ginecologia, psicologia e counseling lavorativo”. La paziente avrà quindi come riferimento di cura non solo il suo neurologo, che l’accompagnerà in tutte le fasi della malattia, ma anche un centro multidisciplinare dedicato che la seguirà dalla prima visita ginecologica alla scelta contraccettiva, fino alla decisione di intraprendere una maternità serena, sempre con un’attenzione particolare alla sua condizione.

“E’ un nuovo ambulatorio – afferma il commissario straordinario del San Raffaele Giglio, Nenè Mangiacavallo – frutto di un impegno costante della Fondazione nello sviluppo delle attività sanitarie con una proiezione dell’offerta clinica anche al di fuori dei confini regionali. Lo riteniamo un tassello di un mosaico che amplia l’eccellenza scientifica e sanitaria della Fondazione sul piano dell’impegno non solo sanitario ma anche sociale”.

“Da donna – ha aggiunto il direttore generale Carmela Durante – ho ritenuto doveroso avviare o potenziare attività cliniche che rendono l’ospedale più vicino e attento all’universo femminile. Presenteremo – ha concluso la Durante – la richiesta per ottenere il “bollino rosa” assegnato agli ospedali più attenti alla salute femminile”.

Al momento tra gli specialisti che collaborano con il Centro si annoverano 5 ginecologi, 3 infermieri e 2 psicologi del San Raffele Giglio, che hanno affiancato il dottor Grimaldi in un percorso formativo durato alcuni mesi e che ha permesso loro di avvicinarsi al mondo dei pazienti con SM acquisendo esperienza e preparazione per affrontare al meglio le problematiche specifiche di questa patologia.

“Lo staff dell’ambulatorio è stato formato per dare alle donne il massimo della cura e dell’attenzione senza nessun tipo di forzatura per chi già vive una condizione difficile – rileva Grimaldi. Seguendo le donne affette da questa patologia, ci siamo resi conto di quanto assistere una paziente con necessità specifiche fosse una parte imprescindibile della terapia. Da qui la volontà di trovare una soluzione concreta con la creazione di questo Centro”.

L’ambulatorio mette a disposizione delle donne con SM strumenti dedicati come: supporti “speciali” per le visite ginecologiche per chi presenta difficoltà nel movimento e nella deambulazione, psicologi preparati a cogliere velocemente lo stato emotivo in cui versano le donne che si rivolgono al Centro, oltre alla vicinanza con l’avviato Centro SM della Fondazione dove si svolgono numerose iniziative di sostegno extra-medico (infortunistico, tutela del lavoro, ottenimento invalidità e certificazioni, patenti, trasporti, etc.) per tutti i pazienti con SM. Un Centro, quindi, pensato per restituire alle donne che si confrontano quotidianamente con la malattia una “normalità” alla loro vita.

Sette le principali aree prese in considerazione nel Centro: riproduzione/fertilità, contraccezione, counseling genetico, parto, sessualità, prevenzione tumori ginecologici, prevenzione e cura delle infezioni. Ci sono poi ambiti specifici di sensibilizzazione per le pazienti trattate con immunosoppressori o immunomodulanti che necessitano, nel corso del tempo, di una particolare attenzione perché le pazienti esposte agli agenti patogeni sviluppano con più facilità malattie, come il tumore al collo dell’utero da HPV (Papilloma Virus). In questo caso, lo screening a cui normalmente una donna si sottopone dovrà essere particolareggiato e più frequente, rispetto a una donna non in terapia, così come la scelta del trattamento più appropriato dovrà essere attentamente valutata in pazienti con alto rischio oncologico o frequentemente affette da infezioni.

La SM è una malattia progressiva e potenzialmente invalidante che colpisce circa 63.000 persone in Italia[1] di cui i 3/4 sono donne in età fertile (tra i 20 e i 40 anni). Nel solo Centro di Cefalù, su circa 1.200 pazienti seguiti, 700 sono donne (studentesse, madri, lavoratrici, sportive), tutte seguite dal Reparto di Neurologia e che oggi possono usufruire di questo innovativo ambulatorio.

Il Centro effettua le visite in questa fase iniziale ogni mercoledi dalle 14 alle 17. Per prenotare una visita è possibile rivolgersi all’ufficio prenotazioni dell’ospedale (0921-920502) o alla segreteria del Centro SM (0921-920340 o 369) email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

22/2013

 

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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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