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venerdì 29 marzo, 2024
Lunedì, 30 Gennaio 2017 16:17

La medicina e la missione del medico

In occasione della XXV Giornata mondiale del malato la Fondazionie Giglio di Cefalù ospiterà la tavola rotonda su "La medicina e la missione del medico nel lenire la sofferenza del malato".

L'iniziativa che vedrà la partecipazione del vescovo di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella, è organizzata in collaborazione con l'Associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Cefalù.

La conferenza si terrà nella sala conferenze "San Raffaele Arcangelo" della Fondazione Giglio con inizio alle ore 15.30. Sono previsti gli interventi dei medici Salamone, Spada, Spampinato, Bagnato e Pozzecco, con la conclusione del vescovo Manzella. L'organizzazione dell'incontro è curata da Zafonte, Iraci e Boniforti.

Alle 17.30 il vescovo presiederà la santa messa.

 

Il programma in dettaglio

ORE 15.00 INIZIO DEI LAVORI
SALUTO DELLE AUTORITA’
15.30 LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI - F. SALAMONE
15.35 IL PAZIENTE ONCOLOGICO - M. SPADA
15.50 SPERANZA E CHIRURGIA - M. SPAMPINATO
16.05 DOLORE E NEUROPATOLOGIA - S. BAGNATO
16.20 RETE DI TERAPIA DEL DOLORE - U. POZZECCO
16.40 CONCLUSIONI - S.E. MONS. V. MANZELLA

17.30 SANTA MESSA CON LA PRESIDENZA DEL VESCOVO

 

Elenco interventi:

S.E. Monsignor Vincenzo Manzella - Vescovo della Diocesi di Cefalù

Rosario Lapunzina - Sindaco della Città di Cefalù

Giovanni Albano - Presidente Fondazione Istituto G Giglio di Cefalù

Salvatore Amato - Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Palermo.

Sergio Bagnato - Dir Med UOC Neuroriabilitazione, Fondazione Ist. G Giglio di Cefalu

Filippo Boniforti - Direttore UOC Ortopedia e Traum. Fondazione Ist Giglio di Cefalù

Luigi Galvano - Segr. Reg. Gen. Sicilia Fed. Italiana dei Medici di Medicina Generale

Lorenzo Lupo - Direttore Sanitario, Fondazione Istituto G Giglio di Cefalù

Giuseppe Intrivici - Presidente AMCI Diocesi di Cefalù

Tindaro Iraci - Medico di Medicina Generale, SIMG Palermo, AMCI Diocesi di Cefalù

Nicolò Piccione - Presidente AMCI di Sicilia

Umberto Pozzecco - Referente Nazionale Area Medicina del Dolore SIMG

Francesco Salamone – Medico di Medicina Generale, terapia del dolore SIMG

Giovanni Settepani - Dir. Distretto Sanitario n. 33 di Cefalù dell’ASP di Palermo.

Massimiliano Spada - Direttore UOC Oncologia, Fondazione Istituto G Giglio di Cefalù

Luigi Spicola - Presidente SIMG Regione Sicilia

Vittorio Virgilio - Direttore Generale, Fondazione Istituto G Giglio di Cefalù

Rita Zafonte - Medico di Medicina Generale, Dir. Uff. Pastorale Salute - Diocesi di Cefalù

Pubblicato in Convegni

Mercoledì 18 gennario, alle ore 16, nuova puntata di #ospedalerisponde in diretta sul profilo Facebook della Fondazione Giglio dedicata, stavolta, a l'ortopedia.

Ospite della puntata è il dottor Filippo Boniforti responsabile dell'unità operativa di ortopedia del Giglio.

Con il dottor Boniforti parleremo di chirurgia protesica in generale e della protesi dell'anca, mal di schiena, artrosi, dei dolori muscolo scheletrici, delle fratture e delle terapie chirurgiche.

Durante la puntata, condotta da Vincenzo Lombardo, è possibile interagire e porre domande in diretta sul tema della puntata utilizzando i commenti dello streaming di Facebook.

Pubblicato in Notizie
Giovedì, 01 Dicembre 2016 15:20

Gds, intervista a Filippo Boniforti

GIORNALE DI SICILIA

ed AGRIGENTO
Dir. Resp. Antonio Ardizzone
Edizione del 30/11/2016 Estratto da pag. 22

di Monica Diliberti

Intervista a Filippo Boniforti della Fondazione Giglio: «Un tipo di chirurgia che dà ottimi risultati»

CEFALÙ Fino ad un po' di anni fa, pensare di poter sostituire un'intera articolazione, come un ginocchio o un'anca, sembrava un'avventura. Ma, come in altri campi, le metodiche chirurgiche sono migliorate e i medici hanno perfezionato sempre più le loro abilità, grazie anche a materiali più tecnologici e ben tollerati dai pazienti. Filippo Boniforti, responsabile di Ortopedia e traumatologia della Fondazione Istituto "Giglio" di Cefalù, in provincia di Palermo, è uno degli "attori" che hanno partecipato al progetto Riap (Registro italiano artroprotesi) che, attraverso la raccolta delle schede di dimissione ospedaliera, punta a potenziare l'attività del registro nazionale delle artoprotesi. Una sorta di fotografia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, di questi interventi nel nostro Paese, ma che ancora dev'essere completata da alcune regioni.

··· Dottor Boniforti, sembrerebbe proprio che si stia verificando un vero e proprio boom nelle operazioni di artroprotesi. Come spiega questa tendenza? «Non solo l'aumento è nazionale, ma interessa tutto il mondo occidentale: a partire dagli Stati Uniti in poi, tutti i Paesi fanno i conti con questo incremento. Ciò avviene principalmente per il progressivo invecchiamento della popolazione, con un peggioramento delle condizioni delle articolazioni. L'artroprotesi ci consente di migliorare lo stato delle articolazioni, come anca, ginocchio, spalla».

• · · Che sia una faccenda legata a filo doppio con l'invecchiamento generale è ormai chiaro a tutti. Ma è una questione che tocca solo gli anziani?

«No, Tutte le fette della popolazione che presentano un'alterazione funzionale delle articolazioni sono interessate, anche se ovviamente gli anziani sono maggiormente coinvolti. Nelle persone più giovani, in genere il problema articolare può essere la conseguenza di un trauma oppure di un difetto congenito. Anche in questi casi, i pazienti possono trarre beneficio dall'intervento. La chirurgia protesica da ottimi risultati e chi vi viene sottoposto è molto soddisfatto e può tornare ad una vita praticamente normale».

··· Soffermiamoci ancora un attimo sui più giovani. L'attività sportiva può provocare disturbi articolari?

Pensiamo per esempio alla classica partitella di calcetto che, spesso, mette a dura prova le ginocchia con cadute e distorsioni di tanti che si improvvisano "Messi del venerdì sera"... «Nei giovani lo sport non va assolutamente considerato una causa di malattia, tutt'altro. C'è da dire però che va praticato in base alla propria condizione fisica e alle proprie capacità. Gli sport estremi o non adeguati alle proprie potenzialità possono essere dannosi e comportare malfunzionamenti».

··· Com'è cambiata nel tempo la chinirgia protesica?

«Si è molto raffinata ed è diventata sempre più tecnica. Le metodiche a nostra disposizione ci consentono di mantenere i tessuti e preservare l'osso, con un danno sensibilmente inferiore. La ripresa dei pazienti è piuttosto rapida e non sono previste lunghe degenze in ospedale».

• · · La Sicilia ha molte strutture che offrono le cure più idonee per le articolazioni, sia per casi urgenti come le fratture che per interventi in elezione. Ma ciononostante ancora in molti decidono di recarsi in altre regioni italiane...

«Per quanto riguarda la mobilità, sono i numeri di una grande regione. Come avviene in tanti altri posti, questo desiderio di muoversi e farsi curare altrove si avverte sempre. Negli ultimi anni però questa tendenza si è abbastanza stabilizzata».

··· Come procede l'attuazione del Registro italiano artroprotesi?

«Tutte le regioni sono informate del progetto e c'è una buona adesione delle Unità operative di Ortopedia e traumatologia. Dopo la recentissima conferenza StatoRegioni del 24 novembre, con l'intesa sullo schema di decreto del Presidente del consiglio dei ministri di istituzione dei sistemi di sorveglianza e di registri si continua il percorso in questa dilezione».

Pubblicato in Dicono di noi

Condividiamo la lettera di ringraziamento di un paziente seguito, durante la degenza, dall'equipe di ortopedia e traumatologia diretta da Filippo Boniforti.

 

Gentilissimi Sigg. Presidente del C.d. A., Direttore Generale, Direttore Sanitario, Primario del reparto Ortopedia e Traumatologia, Equipe medica del reparto Ortopedia e traumatologia, Responsabile del Servizio infermieristico, U.R.P. , Infermiere coordinatore,

 

con la presente desidero esprimere tutta la mia ammirazione e gratitudine per il trattamento ricevuto, come degente, nel vostro Ospedale.
Ho scelto, con la mia Famiglia, di essere trasferito da Palermo a Cefalù rifiutando il ricovero in altra struttura ospedaliera palermitana e affrontando le difficoltà di un trasferimento con modalità private.
Quanto sopra per la buona reputazione di cui gode il vostro nosocomio. Le aspettative non sono state deluse.
Non posso non evidenziare l'accoglienza nelle ore notturne, ricevuta al mio arrivo in ospedale - pronto soccorso e successivamente reparto. Da quel momento ho potuto toccare con mano la sensibilità, l'umanità e la professionalità di tutto il Personale Medico, paramedico, infermieristico, O.S.S. e degli Ausiliari addetti ai servizi, non ultimi quelli destinati alle pulizie.
Ho avuto modo di valutare positivamente i servizi sanitari e alberghieri del Vostro Ospedale, curati dal personale preposto, in qualsiasi ora e condizioni della giornata, notte compresa.
Non ho dovuto mai subire la sofferenza dell'attesa, anche di notte, nel momento in cui ho avuto bisogno dell'intervento del personale infermieristico e non.
La celerità e la prontezza e la risolutezza degli interventi sono stati in quei momenti di mia sofferenza un viatico psicologico e fisico.
Non mi permetto di fare valutazioni di alcun genere su tutta l'Equipe medica diretta dal Dottor Filippo Boniforti, in quanto sono incompetente e non titolato a riguardo.
Come, però, si dice dalle nostre parti, ciò che viene riferito dai vostri ex e attuali pazienti - testimoni diretti- ciò che si vede direttamente con gli occhi, si sente con le orecchie e si legge nei mass media , mi consentono di dire che altissime Professionalità medico sanitarie sono presenti e sono attori principali nella vostra Fondazione Istituto G. Giglio.
Ringrazio coloro che hanno voluto e mantenuto, tra mille difficoltà, la presenza di questa Struttura ospedaliera nel nostro territorio provinciale di Palermo.
Spero che questo Nosocomio possa, sempre più, raggiungere obiettivi eccellenti al servizio di noi Cittadini.
L'occasione mi è gradita per porgere i miei più Cordiali Saluti. AD MAIORA ET MELIORA.

G.E.

Pubblicato in Notizie

AMPLIATI TRATTAMENTI IN ORTOPEDIA

Diciotto anni addietro si era procurata una frattura nella parte prossimale dell’omero. Tutto rientrato, all’epoca, per una donna di 66 anni che, invece oggi, si è rivolta al Giglio di Cefalù a causa di dolore e limitazione dei movimenti dove le è stata impiantata una protesi inversa. Cosa è successo? A spiegarlo è l’ortopedico dell’ospedale Giglio, Giuseppe Verderame, che con Lorenzo Villari e Giuseppe Pomara ha eseguito l’intervento.
“La frattura dell’omero, in alcuni casi – dice Verderame – può evolvere, nel tempo, in una necrosi che causa il riassorbimento del tessuto. L’omero perde la forma sferica originaria. Il paziente avverte difficoltà nei movimenti e dolore. L’unico rimedio valido consiste nel ripristinare l’articolazione della spalla. Ciò si può ottenere impiantando una protesi con due componenti una omerale e l’altra scapolare. Protesi, cosiddetta inversa - prosegue Verderame – perché la parte sferica viene impianta nella scapola, invertendo l’anatomia naturale dell’articolazione”. L’intervento viene eseguito in anestesia totale o locoregionale. Dura circa due ore con un ricovero post operatorio mediamente di 4 giorni e con il supporto di un tutore che deve essere indossato per circa tre settimane.
“Nostro obiettivo - conclude il direttore sanitario Lorenzo Lupo – è ampliare i trattamenti eseguiti nella nostra struttura monitorando le esigenze che esprime il territorio”. L’unità di ortopedia e traumatologia del Giglio è diretta da Filippo Boniforti.

24 vl/com 2016

Pubblicato in Comunicati stampa
Mercoledì, 01 Luglio 2015 16:28

Ortopedia, premiata ricerca su osteoartrosi

Uno studio sull’associazione tra i polimorfismi dei geni di suscettibilità all’insorgenza dell’osteoartrosi e il quadro clinico e radiografico della patologia è stato premiato come “Best Paper Award” del meeting della Società europea della chirurgia del ginocchio e artroscopia (Esska) che si è tenuto a Verona.
Il lavoro è stata presentato da Michele Saporito, specializzando in ortopedia e traumatologia dell’Università di Palermo, con il professore Michele D’arienzo. La ricerca è stata svolta all’ospedale “Giglio” di Cefalù in collaborazione con il responsabile dell’unità operativa di ortopedia Filippo Boniforti e con il laboratorio di protegenomica IBFM CNR-Lato di Cefalù.
“La ricerca – ha detto il direttore generale, Vittorio Virgilio – è un pilastro della nostra attività. Questi riconoscimenti, anche in ambito nazionale, sono da stimolo a proseguire in questa direzione”.
“Lo studio è stato condotto su 61 pazienti affetti da osteartrosi primaria del ginocchio – ha spiegato Saporito - mostrando un’associazione statisticamente significativa tra un polimorfismo del gene GDF5 e due del gene DVWA con il grado radiografico della patologia. I polimorfismi del gene DVWA sono risultati essere dei potenziali predittori della progressione dell’osteoartrosi. Lo studio sottolinea come le analisi mutazionali possano essere utili per l’identificazione precoce della patologia e della sua progressione”.
Soddisfatto del risultato si è detto Filippo Boniforti. “Questa ricerca, durata due anni, ci dice che possiamo ritardare la progressione dell’artrosi e che è possibile analizzarne sempre più approfonditamente la genetica”.
A concorrere per il “Best paper” sono stati diversi istituti italiani. Il vincitore, Saporito, potrà effettuare una fellowship in un centro ortopedico italiano.
vl/com 2015

Pubblicato in Notizie

Il commissario straordinario e direttore sanitario del San Raffaele Giglio, Giuseppe Ferrara, e il responsabile dell'unità operativa di ortopedia, Filippo Boniforti, domenica 9 novembre, alle ore 11, saranno ospiti dell'emittente radiofonica locale Radio Cammarata Cefalù.

Ferrara e Boniforti interverrano nella trasmissione condotta da Armando Geraci "Oggi parliamo di...".

I particolar modo, il dottor Boniforti parlerà del primato raggiunto, in Sicilia, dall'ospedale di Cefalù, per l'elevato numero di protesi d'anca impiantate. Gli interventi sono eseguiti dalle unità di ortopedia e di traumatologia, quest'ultima diretta da Antonio Pace.

"Oggi parliamo di ..." si può seguire in diretta streaming sul sito web di Radio Cammarata Cefalù o in Fm, a Cefalù, su mhz 87,500; 87,750; 88,000; 92,200.

Pubblicato in Notizie
Lunedì, 03 Novembre 2014 18:00

Cefalù, primo per protesi d'anca

Pubblicato in Rassegna Stampa
Pagina 3 di 4

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Vincenzo Lombardo
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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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