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venerdì 19 aprile, 2024

Sono stati oltre cento i pazienti sottoposti ad intervento di tiroidectomia effettuato dalla sezione di chirurgia endocrina del Gemelli Giglio Medical Partnership di Cefalù nei primi sei mesi di attività dall’avvio della partnership tra la Fondazione Giglio e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.

“Ci eravamo dati tra i primi obiettivi della partnership - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - quello di creare un centro per la chirurgia della tiroide adeguandoci ai criteri per l’accreditamento nazionale stabiliti dalla Società Italiana Unitaria di Endocrino Chirurgia (SIUEC) in termini di competenze professionali, volume di attività e risultati. Dopo sei mesi possiamo ritenere di avere raggiunto questo obiettivo. Mai, nella storia di questa struttura, erano stati eseguiti oltre 100 interventi di tiroidectomia in un anno di attività chirurgica”.

La chirurgia endocrina e dell’obesità del Gemelli Giglio è diretta dal professore Marco Raffaelli e si avvale della collaborazione del chirurgo Luca Sessa, trasferitosi da Roma a Cefalù, e delle endocrinologhe Stefania Marchisotta e Rosa Maria Lovicu.

"Speriamo di poter fare ancora di più - ha commentato il professore Raffaelli - offrendo la possibilità ai pazienti siciliani di essere trattati nella loro regione anche se affetti da patologie endocrine di interesse chirurgico in stadio più avanzato che necessitano di un approccio specialistico".

“Più del 25% dei pazienti sono stati trattati per patologia maligna con una degenza post-operatoria media di due giorni - ha rilevato il responsabile della sezione di chirurgia endocrina Luca Sessa – e tutti gli interventi sono stati eseguiti utilizzando un sistema di monitoraggio intraoperatorio per i nervi ricorrenti (i delicati nervi della voce)”. Sessa ha anche sottolineato il lavoro di squadra che ha visto coinvolte diverse figure professionali dal responsabile della chirurgia del Giglio, Goffredo Arena, al chirurgo Marco Iacopinielli, i colleghi della chirurgia generale, anestesisti, infermieri e OSS di sala operatoria e reparto, e tutti gli amministrativi.

Nelle scorse settimane l’equipe del professore Raffaelli, con primo operatore lo stesso direttore del centro, ha eseguito l’asportazione, in laparoscopia, di un tumore del surrene destro di 10 cm, su una paziente siciliana dimessa in terza giornata post operatoria.

“Una neoformazione surrenalica di grandi dimensioni - ha spiegato Raffaelli - molto adesa alla vena cava inferiore, al fegato e al rene di destra ma siamo riusciti a completare l’intervento in laparoscopia e questo sicuramente ha permesso una ripresa post-operatoria rapida. L’approccio laparoscopico è da preferirsi in molte situazioni a patto di ottenere gli stessi risultati della chirurgia convenzionale in termini di sicurezza e radicalità".

“Nel momento in cui il Gemelli si conferma primo ospedale in Italia sia come qualità complessiva che come centro per il carcinoma tiroideo, il risultato importante della nostra partnership con l’ospedale Giglio conferma la qualità e l’eccellenza che ci siamo impegnati a portare ai pazienti siciliani” ha chiosato il professore Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli Giglio Medical Partnership e preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

8 vl/com 2022
 

Pubblicato in Comunicati stampa

Sono stati 158 gli interventi di chirurgia generale e urologica eseguiti su pazienti oncologici alla Fondazione Giglio di Cefalù in un solo mese, tra il 16 marzo e il 16 aprile, dalla chiusura delle sale operatorie alle procedure in elezione per il contenimento del Covid-19.

Abbiamo dato continuità assistenziale, in linea con le disposizioni regionali – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – e una risposta sanitaria altamente qualificata a pazienti oncologici provenienti da varie parti della Sicilia. Interventi – ha aggiunto il presidente – proprio per le problematiche oncologiche, non rinviabili”.

“Sono state effettuate principalmente procedure di chirurgia oncologica maggiore – hanno rilevato i responsabili dell’unità operativa di urologia, Francesco Curto e di chirurgia oncologica, Goffredo Arena – eseguite con tecnica mininvasiva laparoscopica che ha consentito di ridurre le degenza media a soli tre giorni. Un dato importante – hanno sottolineato - per limitare, in questo periodo, lo stress psicologico dei pazienti che non possono ricevere, in ospedale, il conforto dei familiari”.

Curto ha rivolto anche un apprezzamento “al personale infermieristico e agli Oss per la dedizione e l’attenzione con cui si sono dedicati ai pazienti”.

Da oltre una settimana, con l’attivazione del laboratorio di biologia molecolare, tutti i pazienti in fase di pre-ricovero, vengono sottoposti al tampone rino-faringeo e solo all’esito ricoverati.

38 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

IL PRESIDENTE ALBANO: INVESTIAMO IN FORMAZIONE

“La formazione continua è uno dei primi obiettivi della Fondazione Giglio di Cefalù su cui stiamo investendo risorse così come nell’innovazione tecnologica”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, sottolineando l’ingresso nel master universitario in chirurgia epato-pancreatico-biliare di secondo livello, diretto dal professore Claudio Bassi dell’Istituto del Pancreas di Verona, di Marco Iacopinelli chirurgo del Giglio.

Iacopinelli si è classificato al primo posto in una graduatoria nazionale con cinque posizioni disponibili. Il master si svolgerà a Verona e durerà un anno.
“La chirurgia del Pancreas – ha rilevato Iacopinelli – è ad elevata complessità e il professore Bassi rappresenta uno dei più grossi esperti in campo internazionale, inserito nella top 10 dei massimi esperti mondiali di tumori del pancreas da “Expertscape” un ente americano di rating di professionisti in ambito medico”.

Iacopinelli, fa parte dell’unità di chirurgia generale ed oncologica diretta dal professore Goffredo Arena. “Il nostro obiettivo – ha detto Arena – è garantire una chirurgia ad elevata complessità per la cura del cancro del pancreas ed i tumori del fegato primitivi e metastatici”.

9 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 17 Gennaio 2020 00:01

La Repubblica..dal Canada a Cefalù

Leggi l'articolo di Repubblica dedicato al rientro in Italia del chirurgo oncologico Goffredo Arena.

Pubblicato in Dicono di noi

Goffredo Arena, responsabile della chirurgia della Fondazione Giglio, sarà ospite quest'oggi mercoledì 8 gennaio, alle ore 14.40, di Cronache Siciliane in onda su TGS (canale 15 del Digitale Terrestre).

Arena parlerà del suo ritorno in Sicilia dopo 20 anni di esperienza in Canada e dei programmi per la chirurgia oncologica della Fondazione Giglio.  Ospite della puntata anche il responsabile dell'urologia, Francesco Curto.

Cronace Siciliane è condotto dalla giornalista Aurora Fiorenza. 

Pubblicato in Notizie

Torna in Sicilia, dopo 20 anni di attività in Canada, il chirurgo di origine catanese Goffredo Arena. Prende la direzione della chirurgia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù.

Il suo è un ritorno, a 46 anni, nell’Isola che gli ha dato i natali, dopo essere stato professore associato di chirurgia e patologia alla McGill University e da chirurgo al St. Mary’s Hospital e Royal Victoria Hospital di Montreal dove è stato impegnato non solo nella chirurgia oncologica ma anche nei trapianti di fegato, rene e pancreas.

“In un momento in cui assistiamo a tanti giovani che lasciano la nostra terra – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - per noi il ritorno di un professionista di altissimo profilo scientifico rappresenta uno straordinario risultato di cui siamo orgogliosi”.

Il presidente Albano ha anche anticipato “che è obiettivo della Fondazione Giglio realizzare una scuola di chirurgia laparoscopica e robotica in ambito oncologico, ginecologico e urologico”.

“Oggi per me - ha aggiunto Goffredo Arena - non è il rientro di un cervello, espressione che non mi è mai piaciuta, ma è un cuore che torna nella sua terra, con un entusiasmo rinfocolato dalle grandi potenzialità che la Sicilia può esprimere”.

Arena si è specializzato nella lotta ai tumori, proponendo un modello teorico alternativo all’attuale “modello metastatico”.

La sfida “al male del secolo”, per il neo responsabile della chirurgia del Giglio, nasce con la perdita della madre, a soli 54 anni, a cui venne diagnosticato un tumore del colon già metastatico al fegato. Da qui il suo impegno nel trovare una spiegazione scientifica “a un evento cosi devastante”. Nel nord America, a McGill, ha diretto un laboratorio di ricerca sui tumori.

I suoi studi si sono concentrati sulla teoria del trasferimento orizzontale delle caratteristiche maligne. Nel 2015 ha depositato un brevetto sullo screening precoce sul cancro il “MaterD” (Metastatic and Transforming Elements Released Discovery Platform) capace di identificare i tumori ancor prima che si formino.

"Ho voluto - ha detto Arena - donare all’umanità questo brevetto rendendolo pubblico rinunciando a tutti diritti economici. Al momento è ancora una piattaforma biologica - ha sottolineato - che dovrà essere sviluppata e testata per diventare test biochimico da mettere a servizio di tutto.

A Cefalù porterò quella ricerca e non solo: ho condiviso - ha aggiunto - con il presidente Albano il desiderio di realizzare un laboratorio dove poter continuare il nostro lavoro per sconfiggere il cancro”.

La chirurgia di Arena, che ha al suo attivo circa 6 mila interventi, e della sua equipe sarà oncologica a 360 gradi inclusa quella più complessa.

“Desidero avviare - ha anticipato Arena - una scuola di chirurgia pratica e non teorica, al passo con i tempi. In Canada mi sono occupato di addestramento chirurgico: molti miei allievi sono diventati professori universitari e alcuni sono autorità mondiali nei loro campi. Il trasferimento della conoscenza è – per il neo responsabile della chirurgia di Cefalù - un dovere. Addestrando, infatti, si tocca indirettamente la vita di persone che mai si incontreranno, perché saranno le mani di altri medici, da me formati, ad operarli. In questo modo, trasferendo le proprie conoscenze alle nuove generazioni, si diventa il futuro del futuro”, ha chiosato.

55 vl/com 2019

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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