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mercoledì 24 aprile, 2024
Mercoledì, 10 Novembre 2021 10:49

Giovanni Albano riconfermato presidente del Giglio

“Ringrazio il presidente Musumeci e l’assessore Razza per la riconferma alla guida della Fondazione Giglio di Cefalù. Una rinnovata fiducia che voglio condividere con la mia comunità che ho avuto, in questi anni, l’onore, di dirigere”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, commentando il rinnovo, per un ulteriore triennio, alla guida della struttura sanitaria siciliana.

E’ una riconferma - ha aggiunto Albano - frutto di un percorso di crescita condiviso con l’Assessore Razza e con il Governo Regionale che darà anche continuità al progetto di partenariato con il Gemelli di Roma per ampliare l’offerta sanitaria del Giglio, consolidare e rilanciare la ricerca, ma, soprattutto, attivare percorsi accademici con l’obiettivo a medio termine di realizzare un campus universitario”.

Albano, 62 anni, medico specializzato in radiodiagnostica è alla guida del Giglio di Cefalù dal maggio del 2015. E’ stato coordinatore gestionale del reparto di radiologia del Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo e sempre a Cefalù, prima di assumere la presidenza, è stato coordinatore gestionale dell’unità operativa di diagnostica per immagini.

38 vl/com 2021

Pubblicato in Comunicati stampa

Roma, 15 aprile 2021 – Qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico” dell’ospedale di Cefalù. È questo il cuore dell’accordo di collaborazione siglato questa mattina a Roma tra la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e la Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù che gestisce l’omonimo ospedale siciliano.
La convenzione, di durata decennale, è stata firmata dal Presidente della Fondazione Gemelli, avvocato Carlo Fratta Pasini, e il presidente della Fondazione Giglio, dottor Giovanni Albano. Presenti il direttore generale del Gemelli, Marco Elefanti, il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Rocco Bellantone, il Direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati.

L’accordo - le cui linee di sviluppo erano state illustrate dai partner la scorsa settimana al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, in un incontro a Palermo presso Palazzo Orleans - prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento quale IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Caratare Scientifico) per il Giglio. Inoltre la convenzione prevede la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.

La Fondazione Gemelli è stata individuata quale partner per il potenziamento dell’Ospedale di Cefalù, quindi della sanità siciliana, attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

Nella fase di avvio, l’accordo prevede l’ampliamento o la creazione presso l’Ospedale di Cefalù di diversi centri di alta specializzazione e complessità per la diagnosi e il trattamento medico e chirurgico di diverse patologie: grave obesità, malattie della tiroide, tumori epatobiliari e pancreatici, neoplasie ginecologiche, endometriosi; nonché la realizzazione di un centro integrato di chirurgia robotica.
Le prime attività ambulatoriali saranno avviate dal mese di giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre.
Il piano presentato dalla Fondazione Gemelli prevede, nei dieci anni di durata della convenzione, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

La sottoscrizione della convenzione – ha detto il Presidente della Fondazione Giglio Albano – dà il via libera a questo straordinario progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli che nel giro di un anno implementerà l’offerta sanitaria del Giglio con il duplice obiettivo di dare l’opportunità, a tanti nostri concittadini, di trovare una risposta di cura nella nostra struttura e di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale”. Il presidente Albano ha, inoltre, anticipato l’organizzazione di un “open day” per far conoscere tutti i nuovi centri di cura che saranno attivati con il Policlinico Gemelli.

“L’accordo oggi raggiunto – ha affermato il Presidente del Gemelli Fratta Pasini - avvia una partnership di lungo periodo che consentirà al Policlinico Gemelli, attraverso la collaborazione con una fondazione pubblica del territorio, fortemente motivata e dinamica come la Giglio, di sviluppare un progetto condiviso di crescita dell’offerta sanitaria, ampliando e potenziando la propria operatività e rendendola più prossima ai bisogni della popolazione siciliana”.

Pubblicato in Comunicati stampa

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e la Fondazione Giglio di Cefalù hanno costituito un partenariato per qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria dell’ospedale siciliano e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico”.

Il progetto è stato illustrato al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un incontro a Palazzo Orleans, dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, dal direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, dal preside del corso di laurea in Medicina della Cattolica, Rocco Bellantone, alla presenza del direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati, e del direttore sanitario Salvatore Vizzi.

Il progetto prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di Irccs (istituto di ricovero e cura a caratare scientifico) per il Giglio e la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il governo regionale - ha affermato il presidente Musumeci - è impegnato a riscattare la condizione di marginalità che per troppo tempo ha vissuto la sanità siciliana. Noi abbiamo interesse a neutralizzare più possibile i viaggi della speranza e offrire un servizio sanitario di qualità in Sicilia, riducendo i disagi dei pazienti e dei familiari. Collaborare con una istituzione di prestigio come il Gemelli per questo scopo, ci potrà garantire un grande passo avanti verso l’eccellenza”.

La Fondazione Gemelli è stata individuata attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

La determinazione delle attività sanitarie inserite nel “paniere” del Giglio, è stata guidata, oltre che dagli obiettivi di alta specializzazione e complessità, dalla volontà di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale.

“Diamo il via – ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano – a uno straordinario e ambizioso progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli, riferimento della sanità italiana e internazionale, per ampliare a qualificare ancor di più l’offerta sanitaria del Giglio”.

“Abbiamo trovato al Giglio - ha aggiunto il direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, portando il saluto del presidente Carlo Fratta Pasini - una realtà coesa, motivata e dinamica. Consideriamo questa opportunità di collaborazione una occasione unica per offrire il nostro contributo nello sviluppo di percorsi clinici di eccellenza in Sicilia”.

Il progetto prevede l’ampliamento o la creazione nella fase di avvio dei seguenti centri: centro per il trattamento della grave obesità, centro per la diagnosi ed il trattamento chirurgico delle malattie della tiroide, centro per la diagnosi ed il trattamento dei tumori epatobiliari e pancreatici, centro per la diagnosi ed il trattamento delle neoplasie ginecologiche, centro per il trattamento dell’endometriosi e centro integrato di chirurgia robotica.

Il cronoprogramma, consegnato al presidente Musumeci, prevede l’avvio delle prime attività ambulatoriali dal mese giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre.

Il progetto è regolato da una convenzione della durata di dieci anni, che verrà sottoscritta tra la Fondazione Gemelli e la Fondazione Giglio.

Nel piano presentato dalla Fondazione Gemelli è previsto, nei dieci anni, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

 VL/AT

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Nella foto da seduti da sx Marco Elefanti, Salvatore Vizzi, Giovanni Albano, Nello Musumeci, Eugenio Ceglia, Rocco Bellantone, Gianluca Galati.

Foto in piedi da sx Gianluca Galati, Salvatore Vizzi, Rocco Bellantone, Nello Musumeci, Giovanni Albano e Marco Elefanti.

Uffico Stampa Regione Siciliana

Ufficio Stampa Fondazione Giglio

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Comunicato Presidenza Regione Siciliana 

Domani (martedì 22 dicembre), alle ore 11 nella sala stampa Beppe Alfano di Palazzo Orleans a Palermo, il presidente della Regione Nello Musumeci presenterà il progetto solidale "Sicilia per l'Italia".

L’iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana e dalla Fondazione Giglio di Cefalù, prodotta da "puntoeacapo" di Nuccio La Ferlita, vede la partecipazione degli artisti siciliani più noti che hanno offerto voci e strumenti per cantare e suonare insieme il brano inedito “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”.

La campagna, oltre a essere una promozione della salute e dei corretti comportamenti da seguire per contrastare il Coronavirus proprio durante le feste natalizie, ha come ulteriore obiettivo quello di raccogliere fondi per le famiglie degli operatori sanitari che hanno sacrificato la propria vita in prima linea negli ospedali italiani per combattere il Covid 19.

Nel corso della conferenza stampa – a cui prenderanno parte anche alcuni artisti che hanno dato vita al progetto, l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano, il produttore Nuccio la Ferlita – verrà proiettato in anteprima nazionale il videoclip “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”.

Informazione di servizio

Nel rispetto delle normative anti Covid, l'ingresso sarà consentito fino al riempimento della sala m. In ogni caso, sarà possibile seguire la conferenza stampa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale della Regione Siciliana.

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L'ordinanza emanata dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, emessa l'8 marzo 2020 per prevenire la diffusione del coronavirus.

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Gli ambulatori sono stati intitolati al giovane medico Aldo Naro
Il presidente Albano: "Pianificati investimenti per 18 milioni di euro"

La Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù con un investimento di 1,5 milioni di euro, di risorse proprie, ha rinnovato i laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia cardiaca dotandoli delle più innovative tecnologie che consentono interventi non solo in campo cardiologico ma anche in radiologia interventistica.

“Nel 2019 – ha detto il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano – abbiamo messo in cantiere investimenti per 18 milioni di euro per rinnovare e ampliare, dopo 15 anni, il parco tecnologico dell’Istituto per dare cure adeguate ai nostri pazienti e attrarre nuove professionalità”.

Presenti all’inaugurazione, che si è tenuta stamani, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, gli assessori regionali Roberto Lagalla, Toto Cordaro e Bernadette Grasso, unitamente al sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, a sindaci delle Madonie e le autorità militari.
Il Giglio di Cefalù – ha detto il presidente Nello Musumeci – è una perla ospedaliera che lavora con grande impegno sulla qualità con un altissimo spessore del personale sanitario e non. La Regione guarda con grande attenzione a questa struttura”.

“Il futuro della Fondazione Giglio – ha aggiunto l’assessore Razza – è di proseguire nel processo di rinnovamento già avviato. Deve oggi essere calamita d’intelligenze per far tornare in Sicilia chi è andata all’estero. La sfida si deve vincere qui”. L’Assessore Razza ha anche sottolineato che “dal 1 gennaio del 2018 sono stati oltre 1400 i giovani rientrati in Sicilia”.

I rinnovati laboratori sono stati dedicati ad Aldo Naro giovane medico il cui sogno, di diventare cardiologo, è stato spezzato il 14 febbraio 2015, a soli 25 anni, nel corso di una serata avvenuta in un locale di Palermo.

“Abbiamo voluto dare continuità – ha affermato il presidente Albano - al sogno di un giovane medico che sin da piccolo voleva fare il cardiologo e che è stato strappato alla vita e ai suoi cari”.

Una targa dedicata al giovane Naro è stata scoperta all’ingresso del reparto di cardiologia. “Aldo e la sua memoria – ha detto Rosario Nario padre di Aldo - vengono onorati con questa prestigiosa intitolazione. Ad Aldo viene restituita dalla società civile la dignità calpestata da una incomprensibile violenza che ha dovuto subire il 14 febbraio di 5 anni fa”.

L’unità operativa di cardiologia, centro HUB nella rete per il trattamento dell’infarto in Sicilia, è diretta da Tommaso Cipolla, mentre, la responsabilità del laboratorio di emodinamica è affidata a Mariano Becchina e del laboratorio di elettrofisiologia a Gabriele Giannola.

“Possiamo oggi ampliare – ha sottolineato Tommaso Cipolla - l’offerta terapeutica con interventi di complessità superiore riaspetto agli attuali”.

Il laboratorio di emodinamica è stato dotato di un agiografo digitale, di ultima generazione, che consente l’esecuzione di procedure cliniche innovative e di migliorare quelle tradizionali offrendo anche una migliore risoluzione delle immagini, anche in 3D, in grado di rilevare più dettagli clinici.

“E’ un angiografo che ci mette nelle condizioni - ha rilevato l’emodinamista Becchina - di eseguire l’interventistica periferica a tutto tondo (total body), l’interventistica strutturale cardiologica (chiusura Dia, Pfo, auricola, valvuloplastica e aortica) nonché, nel campo dell’oncologia, di sfruttarlo in moltissime procedure come l’ablazione, la crioablazione e il posizionamento di drenaggi. Un grosso vantaggio è dettato anche dalle minori radiazioni a carico del paziente e dell’operatore”.

E’ stato rinnovato, nella sua totalità, anche il laboratorio di elettrofisiologia cardiaca.
La nuova sala è stata dotata di un sistema radiologico digitale ad arco a “C” mobile e di un sistema di mappaggio elettro-anatomico “che consente - ha evidenziato il responsabile dell’elettrofisiologia cardiaca Gabriele Giannola - di fare le ablazioni anche a raggi zero e senza l’impiego di apparecchiature radiologiche”.
L’elettrofisiologia di Cefalù esegue interventi di ablazione delle aritmie sopraventricolari e ventricolari endocardiache “che curano definitivamente le aritmie - ha affermato Gabriele Giannola - e migliorano sia la qualità di vita che la sopravvivenza del paziente”. Nel laboratorio vengono eseguiti anche interventi di impianti di protesi cardiache come defibrillatori, pacemaker, sistemi per la resincronizzazione ventricolare, per la cura dello scompenso cardiaco e di loop recorder.

Il rinnovamento tecnologico ha interessato anche la centrale di monitoraggio della terapia intensiva cardiologica (Utic) che dispone di 4 posti letto.

La cardiologia di Cefalù è la prima in Sicilia per tempestività di intervento sia nell’infarto miocardico acuto sia in una forma particolare di infarto detto “Stemi” (dato Report Dasoe).

La cardiologa del Giglio dispone di 20 posti letto di cui uno di day hospital e quattro in Utic (terapia intensiva cardiologica).
Tratta, ogni anno, una media di 250 infarti di cui 100-120 Stemi, effettua circa 800 coronografie e 450 angioplastiche coronariche, impianta 300 device/anno tra pacemaker e defibrillatori, esegue circa 100 ablazioni. Sono invece 10 mila le prestazioni ambulatoriali l’anno, 1100 ricoveri in regime ordinario con un tasso di occupazione dei posti letto maggiore del 100 percento e un peso medio di 1,84.

“La cardiologia di Cefalù - ha concluso Cipolla - è un punto fermo della sanità siciliana con risultati lusinghieri certificati anche dal Ministero della Salute”.

Gli interventi strutturali dei rinnovati laboratori sono stati coordinati dall’ufficio tecnico della Fondazione Giglio, guidato dall’ingegnere Giuseppe Franco, mentre, quelli tecnologici dal servizio di ingegneria clinica diretto dall’ingegnere Giuseppe Fatuzzo.
5 vl/com 2020

Scarica qui il link al servizio Tv grezzo con interviste nell’ordine a Mariano Becchina, resp. emodinamica, Gabriele Giannola, resp. Elettrofisiologia, presidente Nello Musumeci, presidente Giovani Albano, assessore Ruggero Razza.
Link https://wetransfer.com/downloads/820ffb95d0a2908fa64616010308b1a720200114135257/5f1165e8d62bd2f1a786228428cf890520200114135257/c7db71

 

SINTESI INTERVENTO PRESIDENTE FONDAZIONE GIGLIO GIOVANNI ALBANO

Nel 2019 abbiamo messo in cantiere investimenti per 18 milioni di euro in tecnologie a valere sui bilanci pluriennali per rinnovare, dopo 15 anni, il parco tecnologico, e dare cure adeguate ai nostri pazienti e attrarre nuove professionalità.
Su questi obiettivi abbiamo presentato anche due progetti al Ministero dello Sviluppo economico che ci consentiranno di dotare, fra l’altro, l’Istituto di una piattaforma di diagnostica molecolare all’avanguardia e di acquisire tecnologia di secondo livello come il robot “Da Vinci” e un Pet-RM.
Tutto questo lo abbiamo potuto fare e lo stiamo facendo, grazie alla sensibilità di questo Governo Regionale che ci sta accompagnando, con atti amministrativi e legislativi, nel posizionare l’Istituto su un livello di competitività tale da poter contribuire a ridurre la mobilità passiva dei pazienti siciliani. Tra questi atti rientra una delira della giunta che con un contributo di 800 mila euro ha reso possibile la partecipazione delle Regione Siciliana a un progetto presentato al Mise.
Siamo, inoltre, orgogliosi di avere stabilizzato tutto il personale presente in Fondazione, di avere consentito a tanti giovani e straordinari professionisti che lavoravano negli ospedali del nord Italia, dell’Inghilterra e del Nord America di tornare a lavorare in Sicilia.
Nel 2020 ci aspetta una sfida strategica per questa Fondazione. Lo scorso mese abbiamo esitato una manifestazione di interesse e individuato una istituzione di altissimo profilo che, a breve ci consegnerà un progetto, da mettere in gara tra due settimana. Questa procedura, di massima trasparenza, permetterà l’ingresso di un partner scientifico nel nostro Istituto.

 

ALDO NARO – SCHEDA SINTETICA

Aldo Naro nasce il 2 settembre 1989 ad Atripalda in provincia di Avellino. La professione del padre, ufficiale dell’Arma dei Carabinieri (oggi generale in quiescenza), lo porta a trascorre l’infanzia e l’adolescenza oltre che a Sant’Angelo dei Lombardi, ad Alcamo, a Palermo, a Messina ed infine a San Cataldo (Cl). Conseguita la maturità concorre, con successo, all’ammissione al primo anno del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Completa gli esami poco prima dello scadere dei canonici sei anni e riesce ad ottenere il sospirato titolo della propria tesi in cardiologia, condizione necessaria per l’accesso all’omonima scuola di specializzazione. Il 24.07.2014 discute la tesi e viene proclamato dottore in medicina e chirurgia con la votazione di 110, la lode e la partecipazione al premio Albanese. A seguire supera l’esame di abilitazione all’esercizio della professione medica. Il 25.02.2015, espletate le pratiche per l’iscrizione all’Albo dei Medici della provincia di Caltanissetta, avrebbe dovuto giurare nelle mani del presidente dell’Ordine di Medici, ma ciò non avviene perché undici giorni prima, il 14 febbraio durante una festa di carnevale in discoteca a Palermo “più mani assassine e feroci - scrive la famiglia nella biografia - fermano il suo cuore nobile e generoso nel modo più barbaro e vigliacco”. Aldo Naro consegue l’iscrizione all’Albo dei medici alla memoria.

 


Puoi scaricare il video di presentazione dei laboratorio di emodinamica ed elettrofisiologia con e senza logo del Giglio a questo link wetransfer sino al 20 gennaio 2020. Interviste al dottor Tommaso Cipolla, direttore U.O. di Cardiologia, al dott. Mariano Becchina, responsabile emodinamica e al dott. Gabriele Giannola responsabile Elettrofisiologia.

 

Pubblicato in Comunicati stampa

Saranno inaugurati martedì 14 gennaio, alle ore 11.30, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e dell’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, i nuovi laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia cardiaca della Fondazione Giglio di Cefalù.

A illustrare le nuove realizzazioni sarà il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano.

I laboratori sono stati rinnovati e dotati di nuove tecnologie, di ultima generazione, con campi di applicazione in cardiologia e in radiologia interventistica.

La cardiologia di Cefalù è la prima in Sicilia per tempestività di intervento sia nell’infarto miocardico acuto sia in una forma particolare di infarto denominata “STEMI” (dato da report Dasoe Sicilia).

3 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

Save the date: Martedì 14 gennaio, alle ore 11.30, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e dell'assessore regionale alla salute, avv. Ruggero Razza, saranno inaugurati i nuovi laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia cardiaca della Fondazione Giglio. 

Le nuove realizzazioni saranno presentate dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano.

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Comunicato della Regione Siciliana

Ventisette milioni di euro per il laboratorio di ricerca della Fondazione Giglio di Cefalù. È questa la cifra complessiva prevista nell’Accordo di programma tra ministero dello Sviluppo economico, Regione Siciliana e la struttura ospedaliera palermitana. Il progetto, cofinanziato dalla Regione attraverso un contributo di 828.343 euro, rientra negli Accordi per l’innovazione ed è destinato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie utili per la sperimentazione di nuovi Protocolli diagnostici in medicina nucleare e terapeutici a carattere mini-invasivo in radioterapia e chirurgia.

“Gli Accordi per l’innovazione – spiega l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano - sono uno strumento fondamentale del Piano impresa 4.0 perché consentono un contributo alla spesa o un finanziamento agevolato per le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Con l’Istituto Giglio abbiamo realizzato il primo Accordo per l’innovazione nell’ambito del Progetto salute e qualità della vita, con l’ambizione di mettere a disposizione dei siciliani e, in particolare, dei ricercatori degli strumenti all’avanguardia”.

Gli investimenti saranno destinati all’implementazione tecnologica in anatomia patologica, all’installazione di una delle poche apparecchiature Pet/Rm in Italia e a quella del sistema di robotica chirurgica Da Vinci. Di particolare rilievo sarà anche la realizzazione di una tecnologia installata solo in pochi centri a livello internazionale e grazie alla quale sarà possibile effettuare una personalizzazione in tempo reale del trattamento radioterapico.

“Questi progetti sono di fondamentale importanza non solo nell’ottica di una proficua ed efficace collaborazione tra il sistema pubblico e quello privato – commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - ma anche perché si muovono nel solco di una reale innovazione in servizi essenziali come quello della salute, con effetti positivi sulla crescita delle aziende".

Fabio De Pasquale
Portavoce presidente Regione Siciliana

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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