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venerdì 19 aprile, 2024

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e la Fondazione Giglio di Cefalù hanno costituito un partenariato per qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria dell’ospedale siciliano e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico”.

Il progetto è stato illustrato al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un incontro a Palazzo Orleans, dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, dal direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, dal preside del corso di laurea in Medicina della Cattolica, Rocco Bellantone, alla presenza del direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati, e del direttore sanitario Salvatore Vizzi.

Il progetto prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di Irccs (istituto di ricovero e cura a caratare scientifico) per il Giglio e la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il governo regionale - ha affermato il presidente Musumeci - è impegnato a riscattare la condizione di marginalità che per troppo tempo ha vissuto la sanità siciliana. Noi abbiamo interesse a neutralizzare più possibile i viaggi della speranza e offrire un servizio sanitario di qualità in Sicilia, riducendo i disagi dei pazienti e dei familiari. Collaborare con una istituzione di prestigio come il Gemelli per questo scopo, ci potrà garantire un grande passo avanti verso l’eccellenza”.

La Fondazione Gemelli è stata individuata attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

La determinazione delle attività sanitarie inserite nel “paniere” del Giglio, è stata guidata, oltre che dagli obiettivi di alta specializzazione e complessità, dalla volontà di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale.

“Diamo il via – ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano – a uno straordinario e ambizioso progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli, riferimento della sanità italiana e internazionale, per ampliare a qualificare ancor di più l’offerta sanitaria del Giglio”.

“Abbiamo trovato al Giglio - ha aggiunto il direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, portando il saluto del presidente Carlo Fratta Pasini - una realtà coesa, motivata e dinamica. Consideriamo questa opportunità di collaborazione una occasione unica per offrire il nostro contributo nello sviluppo di percorsi clinici di eccellenza in Sicilia”.

Il progetto prevede l’ampliamento o la creazione nella fase di avvio dei seguenti centri: centro per il trattamento della grave obesità, centro per la diagnosi ed il trattamento chirurgico delle malattie della tiroide, centro per la diagnosi ed il trattamento dei tumori epatobiliari e pancreatici, centro per la diagnosi ed il trattamento delle neoplasie ginecologiche, centro per il trattamento dell’endometriosi e centro integrato di chirurgia robotica.

Il cronoprogramma, consegnato al presidente Musumeci, prevede l’avvio delle prime attività ambulatoriali dal mese giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre.

Il progetto è regolato da una convenzione della durata di dieci anni, che verrà sottoscritta tra la Fondazione Gemelli e la Fondazione Giglio.

Nel piano presentato dalla Fondazione Gemelli è previsto, nei dieci anni, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

 VL/AT

18 com 2021

Nella foto da seduti da sx Marco Elefanti, Salvatore Vizzi, Giovanni Albano, Nello Musumeci, Eugenio Ceglia, Rocco Bellantone, Gianluca Galati.

Foto in piedi da sx Gianluca Galati, Salvatore Vizzi, Rocco Bellantone, Nello Musumeci, Giovanni Albano e Marco Elefanti.

Uffico Stampa Regione Siciliana

Ufficio Stampa Fondazione Giglio

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Viene Natale (se stiamo lontani staremo vicini)” è il brano solidale che ha coinvolto alcuni tra i più importanti artisti, band, cori e orchestre di tutta la Sicilia

Milano 28 gennaio 2021 - Grande successo di ascolti in radio e in digitale e consenso da parte del pubblico e della critica per “VIENE NATALE (SE STIAMO LONTANI STAREMO VICINI)” (Puntoeacapo / Artist First), il brano solidale (disponibile al seguente link https://lnk.to/VieneNatale) che fa parte del progetto di sensibilizzazione e promozione della salute SICILIA PER L’ITALIA della Regione Siciliana e della Fondazione Giglio di Cefalù.

Il brano “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)” ha coinvolto alcuni tra i più importanti artisti, band, cori e orchestre di tutta la Sicilia e vuole trasmettere un messaggio di speranza verso il futuro. Una nota che parte dalla Sicilia e che supera i confini dell’isola per sostenere chi ha bisogno e abbracciare tutti in un momento così difficile.

Gli artisti e i musicisti coinvolti, che la Regione Siciliana e la Fondazione Giglio ringraziano per il generoso contributo, sono: Carmen Consoli, Roy Paci, Nino Frassica, Rosario Fiorello, Mario Biondi, Mario Venuti, Suor Cristina, Giovanni Caccamo, Deborah Iurato, Loredana Errore, Mario Incudine, Kaballà, Ivan Segreto, Lello Analfino, Giuseppe Anastasi, Roberta Finocchiaro, Silvia Salemi, Miele, Carlo Muratori, Daria Biancardi, Lidia Schillaci, Coro Interscolastico Vincenzo Bellini di Catania, Daniela Giambra, Picciotto, Massimo Youth Orchestra - Orchestra Giovanile del Teatro Massimo di Palermo, Patrizia Laquidara, Rosario Di Bella, Shakalab, Tony Canto, Vincenzo Spampinato, Caterina Anastasi e Manola Micalizzi dei Babil On Suite.

Il video del brano, per la regia di Giacomo Triglia, è visibile al seguente link: http://bit.ly/VieneNatale.

Il testo della canzone è di Kaballà, Vincenzina Cirillo e Lello Analfino, musiche di Kaballà, produzione artistica di Christian Rigano e produzione esecutiva di Nuccio La Ferlita e Alessandra Nalon.

È ancora possibile donare a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari che hanno perso la vita in prima linea negli ospedali italiani, grazie alla campagna di promozione della salute e di sensibilizzazione SICILIA PER L’ITALIA, tramite un’offerta libera all’IBAN attivato per l’occasione dalla Fondazione Giglio (IBAN: IT78Y0521643260000000091315) o attraverso la piattaforma digitale Gofundme (http://gf.me/u/zdgknt). A questo scopo verranno devoluti anche i proventi del brano “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”.

Comunicato a cura di:

Ufficio Stampa: Parole & Dintorni Francesco Di Mento ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) e Valeria Riccobono ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Promozione Radio/Tv: Alessandra Placidi ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3471581185)
Puntoeacapo: Responsabile progetto Alessandra Nalon ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) - Ufficio Comunicazione: Filly De Luca ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

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IL PRESIDENTE ALBANO: INSERIREMO PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI INNOVATIVI

Si chiama InRadioChir, ovvero innovazione in radioterapia e chirurgia mininvasiva, il progetto della Fondazione Giglio cofinanziato dalla Regione Siciliana con l’Assessorato alle attività produttive ed inserito tra i ventotto progetti al alto contenuto tecnologico e innovativo.

Ringrazio – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - il Governo Musumeci e l’assessore Turano per l’attenzione e la lungimiranza dimostrata nei riguardi della ricerca e dell’innovazione che, in un’azienda sanitaria, sono elementi fondamentali per la crescita e la qualificazione delle cure offerte”.

InRadioChir è un progetto che si pone il duplice obiettivo di miglioramento di processi e servizi sanitari attraverso l’introduzione nella pratica clinica di protocolli diagnostici e terapeutici innovativi e dall’altro è rivolto allo sviluppo di nuovi prodotti come i tool di analisi delle immagini biomediche e kit diagnostici per la determinazione e quantificazione di nuovi marcatori di malattia.

Il progetto del valore economico complessivo di 27 milioni e 500 mila euro è il frutto di un partenariato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Siciliana, l’Istituto Giglio come capofila, la società Gesan Com srl unipersonale, il Cnr, I laboratori nazionali del sud (LNS) e la sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Università degli Studi di Palermo. Per realizzare tutte le azioni previste, in progetto, dal via libera del ministero saranno necessari tre anni.

Il cofinanziamento regionale è pari a 826 mila euro.

4 com/2021

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La cardiologia di Cefalù è la prima in Sicilia per tempestività di intervento sia nell’infarto miocardico acuto sia in una forma particolare di infarto detto STEMI (infarto miocardico acuto con soprasdivellamento “ST”) in cui è particolarmente importante l’intervento immediato.

Il dato arriva dal primo report sulla performance del sistema sanitario in Sicilia redatto dal Dasoe (Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) dell’Assessorato Regionale della Salute nel 2019. Lo studio evidenzia i risultati della sanità siciliana sul 2018 tenendo in considerazione indicatori di particolare rilevanza.

Orgogliosi – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – di questo straordinario risultato frutto di un lavoro di squadra e di una equipe di validi professionisti in grado di gestire l’alta complessità”.

“I cardiologi e tutto lo staff della cardiologia – ha aggiunto il responsabile dell’unità operativa di cardiologia Tommaso Cipolla – sono orgogliosi che i sacrifici e l’impegno profuso, in questi anni, ricevano un così autorevole riconoscimento”.

Cipolla ha sottolineato, inoltre, un altro indice di particolare importanza emerso nel Report 2019. “La mortalità dopo infarto, nel 2018, nei pazienti presi in carico dalla cardiologia del Giglio è risultata molto al di sotto della media nazionale e al secondo posto in Sicilia tra gli ospedali dotati di emodinamica (ossia strutture in cui vengono trasferiti i pazienti con infarto da sottoporre a trattamento precoce e intensivo) immediatamente dopo l’ospedale Cervello di Palermo”.

Per il conseguimento di questi ottimi risultati – ha detto Cipolla - è indispensabile il buon funzionamento di tutti i componenti della “catena assistenziale”: 118, equipe di emodinamica, l’assistenza in reparto e un ospedale, come il Giglio dotato di tutte le specialità di supporto necessarie”.

Per l’imminente futuro il presidente Albano, con il management della Fondazione Giglio, ha programmato il rinnovo tecnologico dell’emodinamica del Giglio “con un investimento – ha detto – superiore ad 1,5 milioni di euro. Sono in corso le gare per l’aggiudicazione di due angiografi di ultima generazione di cui uno portatile e di un ecografo specialistico”.

Nella rete per l’infarto la cardiologia è stata classificata come centro Hub, ovvero di II livello, dove vengono trasferiti in urgenza tutti i pazienti acuti all’interno di un bacino di circa 150 mila abitanti.

La cardiologia con Utic ed emodinamica, già dal 2004 opera 24 ore su 24 con tempi di intervento i inferiori a 30 minuti.

“In particolare nello STEMI – ha spiegato Tommaso Cipolla – ogni minuto è muscolo, ovvero ogni ritardo comporta la perdita di un pezzo di cuore, ecco perché l’intervento immediato è un salvavita”.
La cardiologia tratta circa 250 infarti ogni anno di cui 100-120 STEMI su un tutale di circa 800 procedure diagnostiche e circa 450 angioplastiche/anno.

I ricoveri sono oltre 1200 l’anno di cui i tre quarti dal Pronto soccorso.

36 vl/com 2019

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PRESIDENTE ALBANO: RINGRAZIO IL GOVERNO. QUESTO PROGETTO CAMBIERA’ VOLTO ISTITUTO

3 GENNAIO 2019 - “Ringrazio il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano per la condivisione del progetto di ricerca e sviluppo “InRadioChir” della Fondazione Giglio che cambierà il volto dell’Istituto”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale di un coofinanziamento di 828 mila euro.

E’ questo un’ulteriore atto di grande sensibilità del Governo regionale - ha sottolineato Albano - per la riqualificazione dell’offerta sanitaria e l’innovazione nella medicina personalizzata in oncologia”.

Il progetto su “Innovazione in Radioterapia e Chirurgia Mini-invasiva” è stato presentato dalla Fondazione Giglio al Ministero dello Sviluppo economico ottenendo un finanziamento di 27 milioni di euro.

“Amplierà - ha aggiunto il presidente Albano - le attività dell’Istituto con la ricerca sulle biotecnologie e con investimenti in alta tecnologia. Non di meno darà, a tanti giovani ricercatori, l’opportunità di lavorare in Sicilia.

Il laboratorio di biotecnologie - ha ribadito Giovanni Albano - sarà intitolato a Valeria Solesin, ricercatrice  uccisa nell’attento del Bataclan di Parigi”.

Gli investimenti consentiranno di sperimentare nuovi protocolli diagnostici in medicina nucleare e terapeutici mini-invasivi sia in radioterapia che in chirurgia.

Tra le dotazioni tecnologiche previste: un modulo Pet integrato ad una Risonanza Magnetica di 3 Tesla (unica nel sud Italia), l’implementazione di attività di radioterapia con l’acquisizione di un acceleratore lineare integrato ad un risonanza magnetica di 1,5 Tesla (presente in pochi centri internazionali), attraverso cui è possibile effettuare una personalizzazione del trattamento quotidiano, di un sistema robotico per la sala operatoria. E, infine, l’implementazione di infrastrutture come il laboratorio di genetica molecolare e un laboratorio di anatomia patologica digitalizzato.

vl

1/com 2019 

mobile 335-8382991

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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