L’urologia della Fondazione Giglio di Cefalù, diretta da Francesco Curto, per il quinto anno consecutivo è il primo centro in Sicilia per la cura dei tumori maligni della prostata (prostatectomia radicale), del rene e della vescica. Il dato emerge dal Programma nazionale esiti (PNE) 2024 elaborato dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
Nel 2023 l’urologia dell’istituto siciliano ha eseguito 135 interventi di prostatectomia radicale pari al 15,8 percento di tutte le prostatectomie effettuate in Sicilia per il tumore della prostata.
Soddisfatto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano. “L’urologia del Giglio - ha detto - è una eccellenza della sanità del sud ampiamente riconosciuta. Da qualche anno siamo impegnati a trasferire queste competenze in altre strutture”.
“Di uno straordinario lavoro di squadra, che ha visto in campo i nostri medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici e staff”, ha parlato il responsabile Francesco Curto, “ringraziando i pazienti che hanno riposto nel nostro team la loro fiducia”.
Il 98 percento degli interventi di asportazione della prostata e stato effettuato con il Robot Da Vinci utilizzando una tecnica mininvasiva che “consente di ottenere – ha spiegato Curto – ottimi risultati con minori perdite ematiche, una breve ospedalizzazione e una rapida ripresa della continenza urinaria e della funzione sessuale”.
Nell’ultimo report di Agenas l’urologia del Giglio è al primo posto in Sicilia anche per la chirurgia dei tumori maligni del rene (104 eseguiti nel 2023 pari al 15.3% di tutte le procedure chirurgiche registrate in Sicilia) e della vescica.
L’altro dato che ha tenuto a sottolineare Curto riguarda la sicurezza del paziente. “La mortalità chirurgica a trenta giorni dall’intervento per tumore maligno del rene - ha affermato - si è attestata per il triennio 2021-2023, allo zero percento.“E’ la più bassa – ha detto Curto - tra i centri ad alto volume in Italia”.
Il 95% degli interventi al rene sono eseguiti con tecnica mini invasiva laparoscopica e robotica e nel 70% dei casi è stato preservato il rene (nefrectomia parziale), procedura che riduce il rischio di insufficienza renale acuta e cronica.
Per quanto concerne il tumore alla vescica, nel 2023 gli interventi di cistectomia radiale sono stati 45 e anche in questo caso portano l’ospedale di Cefalù al primo posto tra i centri siciliani con il 14% delle procedure eseguite nell’Isola.
“Il Giglio - ha evidenziato Francesco Curto – è il primo centro in Sicilia ad avere attivato un programma di cistectomia robotica e ricostruzione intracorporea della vescica”.
Il reparto di Urologia primeggia anche nella cura delle patologie benigne della prostata con 192 interventi di prostatectomia eseguiti nel 2023.
15 vl/com 2024