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giovedì 28 marzo, 2024

Prospettive per oncologia del Giglio

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Tavolo tecnico sul Tema “Prospettive attuali e future per l'oncologia del Giglio

Venerdì 18 marzo 2016 ore 12.00
Fondazione Giglio - Sala conferenze San Raffaele Arcangelo (Area direzione generale)

Programma

Saluto del Direttore Generale del "Giglio" di Cefalù Prof. Vittorio Virgilio

Interventi per la Fondazione Giglio:

Dott. Giuseppe Ferrara – precedente Direttore Sanitario
Prof. Lorenzo Lupo - Direttore Sanitario
Dott. Biagio Agostara - Oncologo emerito
Prof. Massimo Midiri - Responsabile Medicina Nucleare
Dott. Massimiliano Spada – Responsabile u. o. di Oncologia
Prof.ssa Maria Gilardi – Direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia molecolare CNR
Dott. Giorgio Russo – Ricercatore Istituto Bioimmagini e Fisiologia molecolare CNR
Mons. Sebastiano Scelsi - Cappellano dell’ospedale “Bioetica e Medicina”
Mons. Francesco Casamento – Bioetica e Medicina
Dott. Giuseppe Rotondo – Psicologo
Dott.ssa Antonella Flocca – Psicologa
Dott. Tindaro Iraci – medico di famiglia
Dott. Vincenzo Mazzola - medico di famiglia

Interventi per il Consiglio Nazionale delle Ricerche

Prof.ssa Maria Gilardi – Direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia molecolare CNR
Dott. Giorgio Russo – Ricercatore Istituto Bioimmagini e Fisiologia molecolare CNR

Interventi per ospedali Regione Sicilia

Dott. Alfredo Butera – Direttore oncologia medica ospedale Agrigento
Prof. Mario Mesiti – Chirurgo oncologo Università di Messina
Dott. Cimino Giuseppe – Chirurgo ospedale di Milazzo
Dott. Roberto Valenza – direttore oncologia medica ospedale di Gela
Dott. Carlo Santangelo – Resp. oncologia media ospedale di Enna

Introduzione al Tavolo Tecnico

L'ultimo rapporto AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori) 2014 fornisce una stima affidabile del numero dei nuovi casi di tumore negli ambiti territoriali in cui i registri sono attivi. Sulla base delle informazioni raccolte sono state effettuate stime sull'intera popolazione italiana, nonché proiezioni al 2015.
Sulla base di queste elaborazioni si è stimata una prevalenza del 4,4% di italiani viventi dopo una diagnosi primitiva di tumore (45<5 maschi e 55% femmine).
Oltre un terzo sono persone di età uguale o maggiore di 75 anni e quasi il 40% tra i 60 ed i 74 anni compiuti. Comunque, una percentuale significativa (18%) colpisce individui di entrambi i sessi tra i 45 ed i 59 anni.
Il tumore in assoluto più frequente è il tumore alla mammella (22% di tutti i tumori) ma il tumore del colon-retto rappresenta anche per le donne il secondo tumore più frequente. Nei maschi il primo tumore per frequenza é il tumore alla prostata (26% dei tumori maschili), seguito da vescica e colon retto (rispettivamente 16% e 7%).
Il riscontro è più alto nel Nord Italia (4,6%) e più basso nelle aree del Sud (< 4%), verosimilmente dovuto alla differenza nell'età media della popolazione tra le due aree geografiche.
Tra le aree del Sud-Italia la Sicilia occupa il secondo posto dopo la Campania per casi di tumore registrati, con un numero assoluto di casi inferiore solamente per mammella, tiroide, testa-collo, linfoma non Hodgkin, utero, melanoma, rene e leucemie, ma risultando sovrapponibile per colon-retto, prostata, vescica, polmone e stomaco, nonostante la differente numerosità tra le due regioni. Si può quindi affermare che tra le regioni del Sud Italia la Sicilia presenta il più alto numero sia relativo sia assoluto dei tumori più importanti in termini di sanità pubblica nel Meridione d'Italia.

Quanto sopra brevemente riportato rende ragione del fatto che la malattia oncologica dalle fasi della prevenzione primaria a quelle della prevenzione secondaria fino alla diagnosi, cura e riabilitazione comporta inevitabilmente una strutturazione complessa dell'intero percorso con il coinvolgimento di professionalità multidisciplinari sia in ambito territoriale, sia in ambito ospedaliero. Tale percorso deve curare la presa in carico integrale del soggetto sia prima della diagnosi di tumore (prevenzione primaria e secondaria), sia dopo la diagnosi garantendo in questo secondo caso la continuità delle cure e della eventuale riabilitazione.

Nell'ambito della riorganizzazione dei centri oncologici in Sicilia secondo il sistema a rete denominato REOS (Rete Oncologica Siciliana) la Fondazione Giglio di Cefalù, grazie alla strutture oncologiche che vi operano all'interno può farsi promotrice dell'Organizzazione di un Dipartimento Funzionale Transmurale Oncologico che raccordi le esigenze del Territorio nell'ambito della prevenzione secondaria e della cura dei Tumori, al fine di fornire risposte più soddisfacenti alla popolazione del bacino territoriale di pertinenza, avviando la stessa secondo un percorso predefinito ed organizzato che raccolga ed indirizzi secondo criteri di efficacia in termini di sopravvivenza e di efficienza in termini di utilizzazione delle risorse disponibili tutta la problematica oncologica in atto presente.

Ovviamente é opportuno che si guardi non soltanto alle problematiche assistenziali propriamente dette, ma anche agli aspetti della ricerca più avanzata in ambito oncologico, nonché agli aspetti etici e psicologici che comportano l'approccio al malato oncologico.

 

Segreteria organizzativa:
Direzione Sanitaria
Tel. 0921.920137
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.




Letto 4520 volte Ultima modifica il Giovedì, 17 Marzo 2016 14:55

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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