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Nuova tecnica per cura piede diabetico

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Messa a punto una nuova tecnica all'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù per il salvataggio del piede diabetico con gangrena mediante trattamento percutaneo. Ad applicarla è l'equipe medica dell'Unità Operativa di Chirurgia Vascolare guidata da Mauro Scialabba che si avvale della collaborazione di Cinzia Iacoboni e Arian Frasheri. "E' una tecnica non invasiva - spiega il dottor Scialabba - permette, mediante un palloncino particolare, di aprire e ricanalizzare le arterie del piede totalmente occluse dalla malattia diabetica. Sostituisce di fatto l'intervento di rivascolarizzazione tradizionale (by pass) che a lunga distanza non da risultati soddisfacenti". Nella maggior parte dei pazienti affetti da diabete - spiegano i sanitari - la tecnica evita totalmente l'amputazione del piede e, in una parte dei pazienti, tale rischio viene ridotto permettendo una guarigione rapida delle lesioni diabetiche. Soddisfacenti anche i risultati a lungo termine. Nell'85 per cento dei casi il trattamento percutaneo consente di ripristinare la circolazione sanguigna in una regione dove era stata interrotta. Nel rimanente 15 percento si può avere una recidiva della malattia - sottolinea il responsabile del reparto - ma l'intervento può essere ripetuto. In circa un anno l'unità di Chirurgia Vascolare ha messo a punto numerose tecniche di intervento quali angioplastiche con stent delle arterie carotidi, delle arterie vertebrali, succlavie, renali, iliache, femorali e l'impianto di endoprotesi aortiche. Al San Raffaele Giglio di Cefalù è stato messo a punto, sotto la guida del prof. Guido Pozza, anche un centro di coordinamento delle attività ambulatoriali sul piede diabetico, che sarà presentato il prossimo mese di settembre in un convegno dedicato a questa patologia.


Letto 2509 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 13:24
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