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San Raffaele Giglio avvia ospedale in Burundi

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Centinaia di donne in attesa, tante mamme con i loro bambini hanno salutato l'avvio dell'ospedale Ibitario Cimpaye Sicilia, frutto della cooperazione tra la Diocesi di Ruyigi in Burundi, la Regione Siciliana e la Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù. In collegamento dal Burundi con il Forum del Mediterraneo in Sanità di Palermo, dove era presente l'assessore alla sanità, Massimo Russo, il presidente della fondazione siciliana, Stefano Cirillo, ha sottolineato i passaggi che hanno portato alla realizzazione di questo progetto umanitario in un'area dell'Africa dove l'indice di mortalità materna e neonatale è tra i più alti al mondo. "Quello di oggi – ha detto Cirillo - è un eccellenze risultato ottenuto grazie ai tanti volontari del San Raffaele Giglio che in questi due anni si spesi in condizioni disagiate per completare l'ospedale e dare una speranza alle mamme e ai bambini" Nell'ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia il cui nome significa "Dono di Dio" il San Raffaele Giglio sta attivato un'area materno infantile e una di primo soccorso". Parole di apprezzamento per il progetto umanitario che la Sicilia ha realizzato per il Burundi sono state pronunciate da mons. Serapion Bambonanire e da Augustin Niyitunga, in rappresentanza del vescovo di Ruyigi. L'ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia si trova a Rusengo nella provincia di Ruyigi. I lavori sono stati avviati nel 2005 e rifinanziati dalla Regione per il completamento nel 2010. L'ospedale ha già ottenuto le autorizzazioni provvisorie del Ministero della Salute Burundese e potrebbe essere inserito tra le 50 opere che il presidente della Repubblica del Burundi, inaugurerà, a luglio, in occasione dei 50 anni dell'indipendenza del Paese.




Letto 2960 volte Ultima modifica il Lunedì, 07 Gennaio 2013 23:30
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