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giovedì 10 ottobre, 2024
Fondazione Istituto G.Giglio di Cefalù - Articoli filtrati per data: Aprile 2021

Roma, 15 aprile 2021 – Qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico” dell’ospedale di Cefalù. È questo il cuore dell’accordo di collaborazione siglato questa mattina a Roma tra la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e la Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù che gestisce l’omonimo ospedale siciliano.
La convenzione, di durata decennale, è stata firmata dal Presidente della Fondazione Gemelli, avvocato Carlo Fratta Pasini, e il presidente della Fondazione Giglio, dottor Giovanni Albano. Presenti il direttore generale del Gemelli, Marco Elefanti, il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Rocco Bellantone, il Direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati.

L’accordo - le cui linee di sviluppo erano state illustrate dai partner la scorsa settimana al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, in un incontro a Palermo presso Palazzo Orleans - prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento quale IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Caratare Scientifico) per il Giglio. Inoltre la convenzione prevede la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.

La Fondazione Gemelli è stata individuata quale partner per il potenziamento dell’Ospedale di Cefalù, quindi della sanità siciliana, attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

Nella fase di avvio, l’accordo prevede l’ampliamento o la creazione presso l’Ospedale di Cefalù di diversi centri di alta specializzazione e complessità per la diagnosi e il trattamento medico e chirurgico di diverse patologie: grave obesità, malattie della tiroide, tumori epatobiliari e pancreatici, neoplasie ginecologiche, endometriosi; nonché la realizzazione di un centro integrato di chirurgia robotica.
Le prime attività ambulatoriali saranno avviate dal mese di giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre.
Il piano presentato dalla Fondazione Gemelli prevede, nei dieci anni di durata della convenzione, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

La sottoscrizione della convenzione – ha detto il Presidente della Fondazione Giglio Albano – dà il via libera a questo straordinario progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli che nel giro di un anno implementerà l’offerta sanitaria del Giglio con il duplice obiettivo di dare l’opportunità, a tanti nostri concittadini, di trovare una risposta di cura nella nostra struttura e di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale”. Il presidente Albano ha, inoltre, anticipato l’organizzazione di un “open day” per far conoscere tutti i nuovi centri di cura che saranno attivati con il Policlinico Gemelli.

“L’accordo oggi raggiunto – ha affermato il Presidente del Gemelli Fratta Pasini - avvia una partnership di lungo periodo che consentirà al Policlinico Gemelli, attraverso la collaborazione con una fondazione pubblica del territorio, fortemente motivata e dinamica come la Giglio, di sviluppare un progetto condiviso di crescita dell’offerta sanitaria, ampliando e potenziando la propria operatività e rendendola più prossima ai bisogni della popolazione siciliana”.

Pubblicato in Comunicati stampa

 

In occasione della XXIV Giornata Nazionale della donazione di organi e tessuti che si celebra domenica prossima, 11 aprile, all’insegna dello slogan “Donare è una scelta naturale”, il CRT Sicilia e la Fondazione Giglio di Cefalù hanno siglato un protocollo d’intesa per la promozione della cultura della donazione di organi.

“La Fondazione Giglio – dichiara Giovanni Albano, presidente della Fondazione Giglio - vuole essere parte attiva in una campagna di sensibilizzazione della popolazione alla donazione degli organi. Donare significa far rinascere una nuova vita. Il trasferimento di informazioni e conoscenze sulle donazione può essere pertanto decisivo nella scelta del cittadino. Il protocollo che abbiamo deciso di sottoscrivere con il CRT va in questa direzione, con la promozione delle campagne di sensibilizzazione alla donazione anche nei nostri canali”.

In un anno difficile, in cui la pandemia ha messo sotto pressione il sistema sanitario, e in primo luogo le terapie intensive, riducendo i prelievi di organi e di conseguenza i trapianti, è sempre più importante il consenso dei cittadini alla donazione.

Rivolgo un sentito ringraziamento al Presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – dichiara Giorgio Battaglia, Coordinatore Regionale del CRT Sicilia - per la disponibilità e la sensibilità mostrate nella sottoscrizione dell’accordo che ha come finalità la sensibilizzazione degli operatori sanitari e dei cittadini. Le istituzioni tutte devono sentire la responsabilità di promuovere la cultura della donazione e in primo luogo le strutture della sanità, dove ogni giorno si praticano atti finalizzati alla risoluzione di problemi di salute”.

Dal 1 gennaio alla data di oggi i donatori segnalati dalle rianimazioni siciliane sono stati 38, 13 i donatori effettivi e 16 le opposizioni (42%).

Le rianimazioni con il maggior numero di segnalazioni di potenziali donatori sono l’ARNAS Civico di Palermo e il Policlinico di Messina, mentre i trapianti eseguiti nei tre centri trapianto siciliani - ISMETT, ARNAS Civico e Policlinico di Catania - sono stati complessivamente 40.

Per ogni “no” registrato si calcolano circa 2.5 mancati trapianti, un dato preoccupante per i circa 730 pazienti siciliani in lista d’attesa.

Quanto alle dichiarazioni di volontà registrate nei comuni al rinnovo o rilascio della carta d’identità, alla data di oggi sono complessivamente 556.791, di cui 323.586 (58,1%) di consenso e 233.205 (41,9%) di opposizione.

Battaglia continua: “In questo anno di pandemia, in cui il sistema trapianti ha comunque retto bene, l’impegno dei sanitari è stato immenso, ma non è sufficiente. Serve anche l’impegno di tutti i cittadini. Attraverso l’informazione dobbiamo vincere le paure e i pregiudizi di coloro che si oppongono. E la Giornata Nazionale che celebriamo domenica prossima è finalizzata a informare e a far capire che con la donazione possiamo trasformare un letto di morte in un letto di vita”.

Per la Giornata Nazionale, in Sicilia sono scesi in campo anche i coordinatori locali ( i responsabili, a livello ospedaliero, del complesso processo di donazione), che attraverso brevi videomessaggi, diffusi sui canali social del CRT, invitano i cittadini a esprimersi sulla donazione di organi.

Ma queste sono solo alcune delle iniziative predisposte dal Centro Regionale Trapianti che, insieme all’ISMETT, ha pianificato per tutto il mese di aprile ulteriori attività per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Fonte UFFICIO STAMPA CRT SICILIA

Pubblicato in Comunicati stampa

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e la Fondazione Giglio di Cefalù hanno costituito un partenariato per qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria dell’ospedale siciliano e ampliare la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico”.

Il progetto è stato illustrato al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un incontro a Palazzo Orleans, dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, dal direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, dal preside del corso di laurea in Medicina della Cattolica, Rocco Bellantone, alla presenza del direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati, e del direttore sanitario Salvatore Vizzi.

Il progetto prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di Irccs (istituto di ricovero e cura a caratare scientifico) per il Giglio e la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il governo regionale - ha affermato il presidente Musumeci - è impegnato a riscattare la condizione di marginalità che per troppo tempo ha vissuto la sanità siciliana. Noi abbiamo interesse a neutralizzare più possibile i viaggi della speranza e offrire un servizio sanitario di qualità in Sicilia, riducendo i disagi dei pazienti e dei familiari. Collaborare con una istituzione di prestigio come il Gemelli per questo scopo, ci potrà garantire un grande passo avanti verso l’eccellenza”.

La Fondazione Gemelli è stata individuata attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

La determinazione delle attività sanitarie inserite nel “paniere” del Giglio, è stata guidata, oltre che dagli obiettivi di alta specializzazione e complessità, dalla volontà di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale.

“Diamo il via – ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano – a uno straordinario e ambizioso progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli, riferimento della sanità italiana e internazionale, per ampliare a qualificare ancor di più l’offerta sanitaria del Giglio”.

“Abbiamo trovato al Giglio - ha aggiunto il direttore generale del Policlinico Gemelli, Marco Elefanti, portando il saluto del presidente Carlo Fratta Pasini - una realtà coesa, motivata e dinamica. Consideriamo questa opportunità di collaborazione una occasione unica per offrire il nostro contributo nello sviluppo di percorsi clinici di eccellenza in Sicilia”.

Il progetto prevede l’ampliamento o la creazione nella fase di avvio dei seguenti centri: centro per il trattamento della grave obesità, centro per la diagnosi ed il trattamento chirurgico delle malattie della tiroide, centro per la diagnosi ed il trattamento dei tumori epatobiliari e pancreatici, centro per la diagnosi ed il trattamento delle neoplasie ginecologiche, centro per il trattamento dell’endometriosi e centro integrato di chirurgia robotica.

Il cronoprogramma, consegnato al presidente Musumeci, prevede l’avvio delle prime attività ambulatoriali dal mese giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre.

Il progetto è regolato da una convenzione della durata di dieci anni, che verrà sottoscritta tra la Fondazione Gemelli e la Fondazione Giglio.

Nel piano presentato dalla Fondazione Gemelli è previsto, nei dieci anni, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

 VL/AT

18 com 2021

Nella foto da seduti da sx Marco Elefanti, Salvatore Vizzi, Giovanni Albano, Nello Musumeci, Eugenio Ceglia, Rocco Bellantone, Gianluca Galati.

Foto in piedi da sx Gianluca Galati, Salvatore Vizzi, Rocco Bellantone, Nello Musumeci, Giovanni Albano e Marco Elefanti.

Uffico Stampa Regione Siciliana

Ufficio Stampa Fondazione Giglio

Pubblicato in Comunicati stampa

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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