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domenica 19 maggio, 2024

Domenica 23 Giugno ricorre la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo ( Corpus Domini ).

Nella vigilia, sabato 22 giugno, alle ore 18,00 nella basilica Cattedrale avrà luogo una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Nunzio Apostolico in Italia con la partecipazione del nostro Vescovo Mons. Giuseppe Marciante, del clero e dei fedeli laici. Seguirà la processione Eucaristica per le strade principali della città che si concluderà a piazza marina.

Pertanto, sabato 22 giugno nella cappella dell’ospedale non sarà celebrata la santa messa delle ore 17,00.

Domenica 23 giugno sarà celebrata la santa messa alle ore 10,00 e subito dopo sarà portata la comunione eucaristica agli ammalati nei reparti.

Nel pomeriggio sarà distribuito il pane benedetto.

Sabato 29 giugno la santa Messa nella cappella sarà celebrata alle ore 16.30 e seguirà la processione con gesù eucaristia nei vari reparti.

 

Il Cappellano

Mons. Sebastiano Scelsi

Pubblicato in Notizie

Lo ha detto incontrando i sindaci delle Madonie

“Se dovesse andare in porto l’ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale di Cefalù il prezzo che pagherà questa struttura sarà altissimo”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, incontrando, in serata, i sindaci di tutte le Madonie. “Con i sindaci - ha detto Albano - abbiamo voluto condividere le nostre preoccupazioni per il mantenimento dell’offerta sanitaria e dei livelli occupazionali dell’ospedale. Valuteremo insieme al territorio - ha concluso - eventuali azioni da intraprendere qualora le nostre preoccupazioni dovessero concretizzarsi nella nuova rete ospedaliera”.

vl 28/com 2016

Pubblicato in Comunicati stampa

Il quotidiano La Sicilia racconta la storia di Daniele, 25 anni, rimasto in coma per tre mesi dopo un incidente stradale.

Il rapporto con la fede, la frase impressa all'ingresso dell'ospedale Giglio "Tutto è possibile a chi crede" nelle parole del giovane.

La Sicilia del 12.01.2016

PALAGONIA: TRE MESI IN COMA, POI IL RISVEGLIO

"C'è sempre uno spiraglio di luce per chi crede"

È rimasto tré mesi in coma dopo essere uscito miracolosamente vivo da un incidente stradale. Adesso, dopo tré anni di riabilitazioni, un giovane di Palagonia vuole raccontare la sua storia basata principalmente sulla fede che non ha mai smesso di avere. Anzi, Daniele Sipala, 25 anni, dopo essere uscito dal coma crede che la sua salvezza sia dovuta al suo forte senso cristiano. Volontario molto attivo nell'Unitalsi catanese, ha partecipato a Lourdes al pellegrinaggio dei giovani dello scorso agosto e non manca mai agli incontri promossi in altre regioni. Quel terribile incidente ha condizionato la sua vita e non ha mai voluto raccontarlo. Ora però è convinto che la sua testimonianza possa essere di incoraggiamento a chi ha avuto tragedie simili. Sipala racconta quel drammatico 18 maggio del 2012: «Mentre andavo al lavoro con la mia auto, una ragazza mi ha tagliato la strada. Accorsi alcuni passanti, hanno chiamato l'ambulanza ma appena si sono resi conto che ero gravissimo hanno preferito chiamare l'elisoccorso che era in volo nei paraggi: era partito per un altro incidente ma, una volta arrivato sul luogo dell'accaduto, tutte le persone coinvolte erano già morte». I soccorsi per Daniele sono stati tempestivi, in tempo per intubarlo e portargli ossigeno al cervello: «Quest'atto - dice - è stato fondamentale, in quanto non ho subito danni irreversibili, insomma è stata dawero una fortuna per me. Però ho riportato dei danni, tutto il lato sinistro del corpo danneggiato dalla gamba alla bocca, compreso il braccio. Tuttavia, grazie alla mia forza di volontà e tenacia, ho recuperato quasi completamente; solo il braccio è ancora debole ma ora che ho lucidità assoluta, posso dire che con un solo braccio si può vivere. Per fortuna sono destrorso e è rimasta illesa proprio la parte destra».

Daniele dei tré mesi di coma non ricorda nulla: «11 vuoto assoluto. La mia vita ricomincia il 19 agosto 2012.11 mio risveglio è avvenuto in una scena che non scorderò mai. È stato come svegliarmi di soprassalto da un sogno: mi ritrovai in una stanza bianca e tanta gente che mi sembrava morta, con Benito l'infermiere che mi rassicura perché chiedevo della mia "mamma" e lui che mi risponde "ora viene la mamma, tranquillo"».

Per il giovane di Palagonia è come se avesse ricevuto un miracolo. «La mia ripresa è stata straordinaria anche se alla base di questa esperienza ciò che è fondamentale è la fede. Anche dove è tutto buio e impenetrabile, c'è sempre uno spiraglio di luce e sta a noi far si che questo spiraglio resti tale oppure illumini la nostra vita». Daniele è rimasto colpito da una frase, impressa all'ingresso dell'ospedale San Raffaele del Giglio di Cefalù: «Tutto è possibile per chi crede»: «Questa frase mi ha accompagnato durante la mia permanenza a Cefalù e oggi che credo di avere raggiunto una stabilità mentale e spirituale, la frase letta all'ospedale, esprime la pura e semplice verità: la vita è un dono prezioso e ci trasforma ogni giorno». MARIA LUISA SPINELLO

Pubblicato in Notizie

Si terrà venerdì, 20 dicembre, alle ore 12, al San Raffaele Giglio di Cefalù la tradizionale messa di Natale presieduta dal vescovo della Diocesi di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella.
La funzione sarà officiata nella hall di ingresso dell'ospedale. Al termine il consueto scambio di auguri con il personale e il management della Fondazione.
Il vescovo, inoltre, accompagnato dal cappellano della struttura sanitaria, mons. Sebastiano Scelsi, visiterà nelle giornate di venerdì e sabato, a partire dalle ore 9.30, gli ammalati.

37 vl 2013

Pubblicato in Comunicati stampa

Primo parto all'ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia in Burundi aperto con l'intervento della Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù. La prima bambina è venuta alla luce il 7 luglio, alle ore 12 e 32 minuti, dopo un travaglio di 10 ore. Pesa 3,2 kg ed è la quinta figlia di una mamma burundese Agripine N. di 37 anni. I genitori hanno deciso di chiamarla Cimpaye Sicilia, che in Kurundi (lingua ufficiale del Burundi ndr) significa Dono di Dio, in onore della nuova struttura sanitaria. A eseguire il parto è stato il medico burundese Georges Geoffrey che a giugno ha affiancato il personale italiano del San Raffaele Giglio, in distacco all'ospedale burundese, per un periodo di formazione. "Abbiamo appreso la notizia con straordinaria emozione, ha detto il presidente del San Raffaele Giglio Stefano Cirillo. Rappresenta questa la concretizzazione di un progetto portato avanti in un'area ad alto indice di mortalità neonatale dove stiamo intervenendo a sostegno di mamme e bambini in difficoltà". L'ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia è stato realizzato con fondi della cooperazione internazionale messi a disposizione nel 2005 e nel 2010 dalla Regione Siciliana. La Fondazione San Raffaele Giglio è impegnata nel progetto umanitario dal 2010 con l'obiettivo di aprire un'area materno infantile e di emergenza.

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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