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sabato 18 maggio, 2024
Vincenzo Lombardo

Vincenzo Lombardo

 

Due procedure per l’impianto di neurostimolatori midollari sono state effettuate alla Fondazione Giglio di Cefalù su pazienti con lombosciatalgia bilaterale.

La prima paziente, una donna di 70 anni, era affetta da lombosciatalgia bilaterale da stenosi del canale quindi riduzione del calibro del canale spinale. L’altro paziente, invece, un uomo di 82 anni, campione italiano di lotta greco–romana era costretto ad una ridotta mobilità a causa un intervento chirurgico di stabilizzazione della colonna.

“In entrambi i pazienti, provati da forti dolori - spiega l’anestesista e terapista del dolore della Fondazione Giglio, Giuliano Lo Bianco – abbiamo impiantato un neurostimolatore midollare costituito da elettrodi e da un generatore d’impulsi “pacemaker” che consente di creare un campo elettromagnetico attorno al midollo spinale, in grado di modulare la conduzione del dolore cronico.
Gli elettrodi vengono posizionati a livello dello spazio epidurale – prosegue Lo Bianco – attraverso un’incisione percutanea in anestesia locale, quindi collegati al generatore di impulsi che viene posizionato dentro una tasca sottocutanea in regione sovraglutea. Questa procedura – aggiunge l’algologo – ha consentito ai pazienti di evitare l’uso delle stampelle”.

L’impianto avviene in due fasi: nella prima, la fase detta di “trial”, viene posto l’elettrodo midollare per testare la sua efficacia nel controllo del dolore, mentre, nella seconda fase, a distanza di qualche settimana, il generatore di impulsi viene impiantano in maniera definitiva in sede sottocutanea. L’intensità degli impulsi viene gestita attraverso un telecomando fornito al paziente che potrà modificarla a secondo delle attività da svolgere.

“E’ certamente un’evoluzione della terapia del dolore – rileva Lo Bianco – che consente al paziente di ridurre il dolore, di riattivare la mobilità e di riprendere una soddisfacente qualità di vita. L’impianto del neurostimolatore non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali”.

L’utilizzo di questo dispositivo è indicato nei casi di dolore cronico di tipo neuropatico, di stenosi del canale, di dolore cronico post-chirurgico, di radicolopatia resistente a terapia, nella distrofia simpatico-riflessa e nelle arteriopatie periferiche.

“La Fondazione Giglio – sottolinea il presidente Giovanni Albano – da qualche anno ha attivato un ambulatorio di medicina del dolore che si prende cura della persona nella sua totalità individuandone le cause e intervenendo, ove possibile, nella risoluzione”.

Nella foto da sx il presidente del Giglio, Giovanni Albano, con i pazienti Angelo Ingrassia e Concetta Di Chiara e lo specialista del dolore Giuliano Lo Bianco.

Al Giglio impiantati due neurostimolatori midollari per ridurre il dolore - 4.3 out of 5 based on 13 votes

 

La Fondazione Giglio di Cefalù ha dato il via ad un progetto di efficientamento energetico suddiviso in tre tipologie di intervento: climatizzazione centralizzata, impianto di illuminazione led sia interno che esterno, installazione impianto fotovoltaico per un investimento complessivo di 1,7 milioni di eure da realizzare entro agosto 2023.

“E’ un grande progetto di ammodernamento tecnologico e di sostenibilità ambientale – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – che abbiamo messo in campo a conferma della forte volontà di questa governance di rafforzare l’Istituto rendendolo competitivo anche sugli aspetti infrastrutturali. Diamo anche un nostro modesto contributo – ha aggiunto il presidente - al percorso di transizione ecologica avviato in tutto il paese”.
Albano ha anche anticipato che è “in fase di definizione il progetto di ristrutturazione delle stanze di degenza a completamento delle attività di miglioramento del comfort alberghiero".

Il primo intervento, già in corso e che si concluderà mercoledì sera, prevede la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con blocchi frigo di ultima generazione che consentono di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera e un abbattimento dei consumi energetici di del 35%.
Le operazioni di tiro in quota dei nuovi impianti vengono effettuati con gru semovente da 400 tonnellate.

“Sino a mercoledì sera – ha rilevato il responsabile dell’area tecnica, Giuseppe Franco – la viabilità adiacente la struttura ospedaliera subisce delle modifiche con la riduzione dei posti auto, per la movimentazione dei mezzi meccanici, garantendo comunque l’accesso all’area di emergenza e ai servizi ospedalieri”
Il secondo macro-intervento, che verrà avviato entro questo mese, prevede la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con sistemi led in modo da favorire una riduzione della spesa per l’illuminazione stimata intorno al 46 percento.

L’ultimo macro intervento riguarda l’installazione di impianti a Fonti energetica rinnovabile (F.E.R.) e cogenerativa ad alto rendimento (C.A.R.) con il posizionamento nella copertura dell’ospedale di un impianto fotovoltaico con una produzione di energia elettrica annua pari a 233 MW ed un impianto di trigenerazione con una produzione di energia elettrica annuale pari a 2400 MW/h ed un risparmio di energia elettrica per raffrescamento pari a 300 MW/h.

La concessionaria dei lavori è la ditta Cefalù Energia S.p.A. con affidataria la Rekeep S.p.A. I lavori sono seguiti dal responsabile unico del procedimento l’ingegnere Giuseppe Franco, dal responsabile dell’esecuzione l’architetto Antonella Faraone e dal direttore dei lavori l’ingegnere Antonio Sindoni.

La progettazione è iniziata 12 mesi prima dall’avvio di questo lavori con l’adeguamento normativo degli impianti e la loro riqualificazione tramite l’installazione di macchine, nei reparti, ad elevato coefficiente di performance abbinati alla più moderne tecnologie di controllo e gestione telematici.
21 vl/com 2022

Avviato progetto efficientamento energetico: pannelli fotovoltaici, led e gruppi clima di ultima generazione - 5.0 out of 5 based on 1 vote

Cambiano a decorrere da lunedì 27 giugno 2022 gli orari per le prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali come segue:

Ufficio accettazione e prenotazione allo sportello:

• Dal Lunedi al Giovedì dalle ore 8,30 alle ore 16,00;

• Venerdì dalle ore 08,30 alle ore 14,00.

Ufficio CUP per le prenotazioni telefoniche al numero 0921920502:

• Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08,30 alle ore 13,00.

Servizio Whatsapp cellulare numero 3357888606:

• Lunedì e Mercoledì dalle ore 08,30 alle ore 18,00;

• Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 08,30 alle ore 14,00.

Solo per le attività di accettazione allo sportello relativamente alle prestazione ambulatoriali (visite, prestazioni strumentali, ricoveri, DS, richiesta cartelle cliniche e codici bianchi di pronto soccorso) in Servizio sanitario nazionale gli orari restano invariati

Nello specifico lo sportello accettazione osserva questi orari:

• dal Lunedì al Venerdì dalle ore 07,30 alle ore 18,00.

Si precisa che dalle 7.30 alle 8.30 non verranno effettuate prenotazioni. 

Accettazione ticket e cup cambiano gli orari per le prenotazioni - 5.0 out of 5 based on 3 votes

Sostituti con protesi artificiale spalla e femore totale

Due interventi complessi con impianto di protesi speciale di spalla e di femore totale - dall’anca al ginocchio - sono stati eseguiti dall’equipe di ortopedia oncologica della Fondazione Giglio di Cefalù.

“Siamo intervenuti – spiega il responsabile dell'Ortopedia Oncologica Giuseppe Perrucchini – su due pazienti siciliani di 62 e 70 anni rimovendo il tumore e ricostruendo gli arti in modo da ripristinarne la funzionalità e la mobilità”.

Nel caso del paziente a cui è stata ricostruita la spalla con una protesi speciale (protesi inversa, lunga 20 cm) era stato diagnosticato un “condrosarcoma” di alto grado di malignità nativo nell’osso dell’omero. Il tumore si era manifestato provocando dal qualche mese dolore al braccio.

L’equipe chirurgica del Giglio, composta da Perrucchini e dallo specialista della spalla Stefano Lupparelli, è intervenuta resecando l’omero prossimale per 20 cm, salvaguardando alcuni tendini e muscoli importanti per il movimento della spalla e procedendo quindi alla ricostruzione con l’impianto di una speciale protesi che ha sostituito la parte asportata per permettere il recupero dell’arto superiore e la sua funzione.

“E’ una chirurgia di salvataggio degli arti – spiegano Perrucchini e Lupparelli – secondo i principi del “Limb Salvage”, cardine da molti anni della chirurgia ortopedica oncologia”.

Nell’altro caso, sulla paziente settantenne della provincia di Agrigento, gli ortopedici (Perrucchini e Davide Di Marzo) sono intervenuti su una nuova metastasi, formatasi tre anni dopo il primo intervento di megaprotesi di femore distale (da un tumore primitivo renale) e ora localizzata nel femore destro in prossimità dell’anca: lì si era generata una frattura patologica.

“Si è proceduto – spiega Perrucchini – a resecare il femore prossimale per 14 cm ricostruendolo con una megaprotesi speciale. Il problema è stato collegarsi all' altra protesi pre-esistente del femore distale. Abbiamo risolto ottenendo una protesi artificiale che sostituisce tutto il femore, dall’anca al ginocchio. Questa protesi – evidenzia ancora Perrucchini – viene rivestita con una apposita “maglia tubolare” di tessuto sintetico alla quale si possono suturare tendini e muscoli per ottenere un migliore funzionamento dell’arto inferiore.

Questi interventi complessi - rileva Giuseppe Perrucchini - sono possibili solo grazie all'alta preparazione raggiunta ormai da tutti i componenti dell'equipe chirurgica: insostituibili operatori socio sanitari, infermieri e strumentisti, chirurghi ”.

“Due interventi che sono il frutto di un lavoro iniziato nel 2018 – sottolinea il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – con l’assessore regionale della salute Ruggero Razza con cui si è deciso di creare questa linea di attività di oncologia ortopedica. Sono stati individuati – conclude Albano - dei professionisti di grande rilevanza e oggi possiamo dire di aver centrato questo obiettivo che dà una risposta a tanti pazienti siciliani”.

20vl/com 2022

Interventi di ortopedia oncologia complessa al Giglio di cefalu’ - 5.0 out of 5 based on 1 vote

 

Il campione olimpico di fioretto Daniele Garozzo è il testimonial della nuova campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi e tessuti del Centro Regionale Trapianti.

Garozzo, siciliano di Acireale, è la dimostrazione di come con sacrificio e dedizione, si possano portare avanti studio e sport con ottimi risultati.

Fiorettista oro olimpico nel 2016 a Rio, e argento a Tokyo nell’estate del 2021, Daniele, lo scorso 22 marzo, ha festeggiato la laurea in medicina con 110 e lode conseguita all’Università Tor Vergata di Roma. Adesso si sta allenando per gli Europei che si disputeranno in Turchia dal 17 al 22 giugno e contemporaneamente sta studiando per il concorso nazionale per accedere alla scuola di specializzazione. La sua preferenza sarebbe, quasi ovvio, fare Medicina dello sport.

Tra un allenamento e un libro, il fiorettista olimpico ha trovato anche il tempo per impegnarsi nella campagna di sensibilizzazione del CRT Sicilia.

“La donazione dovrebbe essere una scelta di tutti - afferma Garozzo - perché alla fine del nostro percorso di vita i nostri organi hanno due possibilità, deperire o dare la vita ad altri attraverso la donazione. E allora promuoviamo il diritto alla vita attraverso la sottoscrizione della dichiarazione di volontà, che è un atto d’amore nei confronti del prossimo. Ho letto nelle scorse settimane che Geraci Siculo è stato il comune con la più alta percentuale di consensi alla donazione registrati al rinnovo della carta d’identità, quindi – conclude il campione siciliano - facciamo in modo di estendere questo primato a tutta la nostra regione, culturalmente accogliente e generosa, abbattendo dubbi e pregiudizi.”

Giorgio Battaglia, Coordinatore regionale del CRT Sicilia, dichiara: “Ringraziamo Daniele Garozzo per la sua partecipazione alla nostra campagna di comunicazione e la sua sensibilità sul tema della donazione. Garozzo rappresenta un modello per i giovani, per il suo impegno nello studio e nello sport e per la grande generosità nei confronti del prossimo”.

 UFFICIO STAMPA CRT SICILIA (Tiziana Lenzo)

Donazioni organi: Daniele Garozzo testimonial della nuova campagna - 5.0 out of 5 based on 1 vote

 

Primo trattamento PIPAC al Gemelli Giglio di Cefalù per la riduzione della carcinosi peritoneale tramite insufflazione, sotto forma di aerosol, di farmaci chemioterapici nella cavità addominale.

La procedura è stata eseguita dal dottor Andrea Di Giorgio responsabile dei trattamenti integrati della carcinosi peritoneale del Policlinico Gemelli di Roma e dal dottor Calogero Ricotta responsabile dei centri epatobiliopancreatici del Gemelli Giglio di Cefalù.

Il paziente, un uomo cinquantenne, in buone condizioni generali, è affetto da neoplasia pancreatica con metastasi peritoneali.

“Il tumore pancreatico - spiega Andrea Di Giorgio – è una neoplasia molto aggressiva che nella gran parte dei casi è già diffuso localmente o metastatizzato ad altri organi al momento della diagnosi. Pertanto solo un 25 % dei pazienti, con tumore pancreatico, è candidabile ad intervento chirurgico con intento curativo. La presenza di metastasi peritoneali controindica – ha aggiunto Di Giorgio - l’intervento chirurgico radicale ed indirizza il paziente alla chemioterapia sistemica palliativa con una sopravvivenza mediana documentata di circa 6-11 mesi ed effetti tossici collaterali indesiderati.

La PIPAC (pressurized Intraperitoneal Aerosol Chemotherapy) si propone, invece – aggiunge lo specialista - di rallentare la progressione peritoneale di malattia, indurre una regressione dei noduli peritoneali ed in combinazione con la chemioterapia sistemica di aumentare la sopravvivenza di questi pazienti”.

La Pipac viene eseguita in anestesia generale, durante una laparoscopia.

Il farmaco viene iniettato in addome tramite una pipetta nebulizzante sotto forma di goccioline micropsichie (aerosol). La somministrazione dura pochi minuti ed il farmaco viene lasciato agire in sospensione nell’addome disteso per trena minuti. Il regolare svolgimento viene monitorato tramite la telecamera laparoscopica. La degenza ospedaliera post procedura è in media di 1-2 giorni

“La Pipac – afferma Di Giorgio – è una metodica di recente introduzione ed è considerata un trattamento sperimentale se pur i dati preliminari disponibili sono incoraggianti in termini di aumento della sopravvivenza. L’efficacia antitumorale è invece ben documenta dal punto di vista istologico essendo state riscontrate significative regressioni tumorali”.

L’obiettivo primario della PIPAC resta il controllo della carcinosi peritoneale. La metodica viene ripetuta generalmente ogni 6-8 settimane sia in combinazione con la chemioterapia tradizionale o in modo esclusivo. L’indicazione della PIPAC viene posta da un team multidisciplinare.

“Portiamo nel nostro Istituto – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – una procedura da tempo attiva al Gemelli di Roma per dare una risposta a quei pazienti, già provati da una malattia grave, e spesso non in grado di sostenere lunghi viaggi. Il nostro Istituto grazie alla collaborazione con il Gemelli di Roma è impegnato ad attivare linee di cura in cui si registra, tutt’oggi, una forte mobilità passiva”.

19 vl/com 2022

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Carcinosi peritoneale: prima chemioterapia per aerosol intraddominale - 5.0 out of 5 based on 1 vote

Sabato sul lungomare di Cefalù sarà riprodotto un colon di 12 metri

Un colon di 12 metri, gonfiabile, che riproduce l’organo del corpo umano con all’interno le insidie che si possono manifestare sarà installato sul lungomare di Cefalù sabato mattina dalle ore 9 alle ore 14.

Un’iniziativa condivisa dalla Fondazione Giglio di Cefalú e da Johnson & Johnson MedTech con lo scopo di invitare la popolazione alla prevenzione.

Il tumore del colon-retto è tra i primi big killer, in Europa, tra le malattie oncologiche.

“La diagnosi precoce può salvare la vita - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - per cui, con i nostri sanitari e grazie anche alla disponibilità dell’Asp 6 di Palermo, abbiamo deciso di sposare questo progetto e di essere presenti con un corner di nostri specialisti sul lungomare di Cefalù”.

A confrontarsi e rispondere alle domande dei cittadini saranno il responsabile della chirurgia generale e oncologica, Goffredo Arena, il referente dei centri epatobiliopancreatici del Gemelli Giglio, Calogero Ricotta, il responsabile dell’oncologia Massimiliano Spada, il responsabile del laboratorio di patologica clinica, Martino Tinaglia con il capo tecnico Marco di Falco, il responsabile della farmacia, Carmelo Di Giorgio e la responabile del servizio infermieristico Stefania Vara.

Oltre al materiale divulgativo verranno distribuite delle provette per il test del sangue occulto nelle feci riservato, gratuitamente, come programma di screening alle persone tra i 50 e i 69 anni.

“Grazie alla collaborazione dell’Asp 6 di Palermo - ha sottolineato Massimiliano Spada direttore sanitario facente funzione - questi test potranno essere consegnati alle farmacie di Cefalù convenzionate”.

Nel caso di positività all’esame del sangue occulto nelle feci, i programmi di screening prevedono l’esecuzione di una colonscopia come esame di approfondimento.

18 vl/com 2022

Iniziativa del Giglio per prevenzione tumori colon retto - 2.7 out of 5 based on 3 votes
Mercoledì, 27 Aprile 2022 17:17

Covid19, Riaperte le visite ai degenti

Le visiite ai familiari degenti della fondazione Giglio vengono nuovamente consentite a partire da giovedì 28 aprile tutti i giorni tra le ore 14.30 e le ore 16. E' consentito l'ingresso di un solo visitatore per paziente e per un massimo di 45 minuti.

I visitatori dovranno essere in possesso di certificazione verde (Livello V-visitatore RSA) in corso di validità da esibilire al controllo ingressi sito al piano 0. Il personale addetto rileverà la temperatura corporea e verificherà il possesso dei requisiti richiesti.

I visitatori sono tenuti a igienizzare le mani e a mantenere, durante la permanenza, idonei DPI (FFP2).

Covid19, Riaperte le visite ai degenti - 5.0 out of 5 based on 2 votes

COORDINERÀ I CENTRI DI CHIRURGIA DEL FEGATO, VIE BILIARI, PANCREAS E COLON

L’equipe di chirurgia del Gemelli Giglio di Cefalù si arricchisce di un nuovo professionista. E’ il dottor Calogero Ricotta che è stato individuato dal Policlinico Gemelli Irccs di Roma come referente del centro di chirurgia del fegato e delle vie biliari, diretto dal professore Felice Giuliante e del centro di chirurgia del pancreas e colorettale diretto dal professore Sergio Alfieri.

“Rafforziamo e consolidiamo la chirurgia del Gemelli Giglio – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, b – con un professionista di elevato spessore che contribuirà a far crescere la qualità delle cure erogate dal nostro Istituto”.

Calogero Ricotta, nato ad Hagen in Germania, ma da sempre residente a Palermo, negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di aiuto di chirurgia addominale e dei trapianti all’Ismett di Palermo. Qui ha perfezionato ulteriormente le competenze e le conoscenze in ambito dei trapianti di fegato adulto da donatore di cadavere, di trapianto di fegato pediatrico da donatore cadaverico e vivente, di trapianto di rene da donatore vivente e cadaverico e di chirurgia oncologica del fegato, via biliari, pancreas e colon retto sia con tecniche mini invasive che tradizionali.

Si è anche occupato, nel precedente incarico, di sviluppare i percorsi di riabilitazione post chirurgia precoce in ambito oncologico.

“Ringrazio – ha commentato il dottor Ricotta – il professore Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli Giglio, e i professori Alfieri e Giuliante per la fiducia ripostami. Spero di poter dare il mio contributo alla crescita del Gemelli Giglio in Sicilia. Ringrazio anche il presidente Albano – ha aggiunto Ricotta - che è riuscito a trasferirmi entusiasmo e visione per un progetto che vuole rafforzare non solo le cure ma anche la ricerca e la formazione”.

Il dottor Ricotta inizierà quest’oggi la propria attività al Gemelli Giglio con l’apertura dell’ambulatorio di chirurgia del fegato, delle vie biliari, del pancreas e del colon retto sia con il Servizio Sanitario Nazionale che in regime libero professionale.

17vl/com 2022

 

Gemelli Giglio, arriva in chirurgia epatopancreatica Calogero Ricotta - 5.0 out of 5 based on 1 vote

EVITATA L’ASPORTAZIONE. PROCEDURA ESEGUITA DAI RADIOLOGI INTERVENTISTI

E’ stato eseguito alla Fondazione Giglio il primo intervento di embolizzazione splenica che ha evitato l’asportazione della milza su un paziente politraumatizzato.
L’intervento è stato condotto dall’equipe di radiologia interventistica composta dai dottori Franco Valenza e Valentina Bova.

Il paziente è arrivato al pronto soccorso del Giglio in seguito ad un incidente domestico. E’ stato tempestivamente sottoposto agli accertamenti di rito con l’esecuzione di una Tac total body che ha consentito l’immediata diagnosi di emoperitoneo da rottura della milza. Quindi il trasferimento in sala di emodinamica dove è stata effettuata l’embolizzazione dell’arteria splenica.

“Un trattamento conservativo – spiega Franco Valenza – che arrestando il sanguinamento evita l’asportazione chirurgica della milza. Tali procedure – aggiunge Valenza - costituiscono uno dei pilastri del trattamento non operativo dei pazienti politraumatizzati consentendo molto spesso di risolvere in maniera mininvasiva condizioni altrimenti destinate a trattamenti chirurgici”.

Apprezzamento è stato espresso dal presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano che ha lavorato per implementare il servizio di radiologia interventistica con l’inserimento nell’equipe del Giglio del dottor Valenza.

16 vl/com

Radiologia interventistica, primo intervento di embolizzazione della milza - 4.3 out of 5 based on 6 votes

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Vincenzo Lombardo
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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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