Al convegno di medicina interna; Maseri: “Ricerca cardiovascolare legata a sviluppo biotecnologie”
Il futuro della ricerca cardiovascolare è legato allo sviluppo delle biotecnologie, ovvero allo studio della biologia delle malattie”. Lo ha detto il professore Attilio Maseri, direttore del dipartimento di scienze cardiovascolari del San Raffaele di Milano, aprendo la sessione del convegno “Giornate cefaludesi di medicina interna” sulle frontiere cardiovascolari. L’iniziativa è organizzata a Cefalù, dal primario di medicina interna del San Raffaele Giglio, Salvatore D’Anna e da Guido Pozza, professore emerito di medicina intera.
“La ricerca biologica – ha detto Maseri – permette di vedere dettagli sempre più fini per individuare i punti critici. Applicarla consente di identificare anche più cause che possono portare allo stesso disturbo”.
Il San Raffaele di Milano, precorrendo i tempi sin dagli anni ’90, ha sviluppato un dipartimento di biotecnologia ed oggi annovera 450 ricercatori.
Concorde anche Ottavio Alfieri. “Anche nella cardiochirurgia – ha detto – sono diminuite le procedure convenzionali. Si va verso la chirurgia mini invasiva e le tecniche percutanee”.
Alfieri, del San Raffaele di Milano, ha illustrato le nuove frontiere della medicina sullo scompenso cardiaco. “Una patologia che colpisce un’elevata percentuale della popolazione. Presentato dallo stesso cardiochiurgo, che ne ha curato la ricerca, lo studio “Milano II device”, “una tecnica d’intervento applicata per la prima volta al mondo, lo scorso marzo, al San Raffaele di Milano su una donna di 67 anni con insufficienza mitralica. E’ un approccio evolutivo, ha spiegato. Viene introdotto un catetere attraverso la vena femorale utilizzando una tecnica ed un particolare dispositivo che satura i due lembi della valvola mitrale riducendo il grado di insufficienza.. Il giorno dopo il paziente può essere dimesso. Questo protocollo – ha concluso Alfieri – è in corso di approvazione al Ministero della Salute”.
La sessione ha registrato anche gli interventi, moderati da Enrico Geraci e Tommaso Cipolla (“che anticipato la prossima introduzione della telecardiologia all’ospedale di Cefalù), di Rosario Chiesa sulla chirurgia cardiovascolare, di Antonio Colombo, Domenico Cianflone e Alberto Margonato.
Sempre in mattina una parte dei lavori è stata dedicata ad un focus sull’epatologia con l’intervento, tra gli altri, di Bruno Gridelli che ha illustrato i risultati del trapianto di fegato eseguiti presso l’Ismett di Palermo. Ed inoltre di Giovanni Cerasola, direttore del Centro d’eccellenza di ipertensione arteriosa in Sicilia.
“Sono contento della partecipazione al convegno – ha detto Salvatore D’Anna – che, ieri per la cerimonia d’apertura, ha visto la presenza di circa 500 persone. Puntiamo a consolidare questo incontro con cadenza biennale”.
L’organizzazione del convegno è stata curata dalla C&S Congressi ed Eventi di Palermo.
I lavori proseguiranno anche domenica mattina al Costa Verde di Cefalù, con inizio alle ore 9. Previste due sessioni la prima dedicata al Focus in patologie cardiopolmonari con gli interventi di Federico Ciffo, Michele Augugliaro, Salvatore Di Rosa, Audenzio D’Angelo, Vincenzo Inserra, Vincenzo Bellia, Pietro Di Pasquale, Salvatore Paterna, Francesco Clemenza, Michele Gallo. La seconda sessione sarà dedicata alle malattie Cerebrovascolari – ATS carotidea con gli interventi di Salvatore D’Anna, Giuseppe Galardi, Dario Sbordone, Domenico Messana, Francesco Cagnina, Salvatore Gurrisi, Giovanbattista Rini e le conclusioni del prof. Guido Pozza.
