CdA San Raffaele Giglio già in prorogatio si dimette
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, già in regime di prorogatio, si è dimesso unitamente al direttore generale.
La decisione è stata assunta, ieri, nel corso del Cda della Fondazione cefaludese che si è tenuto al San Raffaele di Milano.
“Il Cda del San Raffaele Giglio, così come il suo direttore generale – sottolinea il presidente dimissionario Ettore Cittadini – era decaduto da 5 mesi e operava in regime di prorogatio”. Lo statuto fissa, infatti, in 5 anni la durata dei vertici della Fondazione con decadenza dall’approvazione dell’ultimo bilancio consuntivo, in questo caso quello del 2007, approvato nel giugno 2008.
Tale decisione, assunta all’unanimità – ha aggiunto Cittadini – è un atto dovuto e di responsabilità per consentire agli organi preposti di provvedere celermente alla nomina dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione e permettere alla Fondazione di proseguire l’attività in piena operatività. Ciò – ha evidenziato il presidente – in un momento di difficoltà della sanità siciliana e della Fondazione stessa che deve assumere decisioni non fronteggiabili in un regime di prorogatio.
Ritengo, inoltre, che questo sia un atto di rispetto alle istituzioni che hanno sostenuto e vogliono la prosecuzione di un progetto che ha trasformato l’ospedale di Cefalù in un gioiello della sanità siciliana”
Il Cda del San Raffaele Giglio è composto da 5 membri di cui tre di nomina pubblica e 2 designati dal Centro San Raffaele del Monte Tabor. Ha durata quinquennale.
“L’ordinaria amministrazione sino al rinnovo dei vertici – ha concluso Cittadini – verrà comunque garantita”.
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