17 Maggio 2007

Le patologie dell’anca nel caso clinico della settimana

Le patologie dell’anca sono state al centro dell’incontro settimanale sui casi clinici trattati al San Raffaele Giglio di Cefalù.

Ad illustrare e commentare le tecniche di intervento sono stati il responsabile dell’unità operativa di ortopedia, Filippo Boniforti, e il professore Michael Benson, primario di ortopedia al Nuffild Orthopedic Centre di Oxford.

“E’ una patologia molto invalidate – ha sottolineato Filippo Boniforti – che limita diversi movimenti abituali nella quotidianità di un soggetto. Alcune deformità, soprattutto nelle donne, possono mettere a rischio la riproduzione”.

Nello specifico i casi clinici trattati hanno riguardato un uomo di 85 anni e un altro di 45. Ad illustrarli è stato Michael Benson, che attraverso la proiezione di diapositive, ha mostrato la differente incidenza di questa patologia a seconda dell’età.

Il professionista inglese ha evidenziato una serie di investigazioni pratiche, che bisogna effettuare sul paziente per verificare il corretto funzionamento dell’anca.

“In questa fase – ha rilevato il primario inglese – occorre, per capire le origini del problema, ricostruire la storia del paziente”.

Poi un passaggio dell’intervento è stato dedicato al dolore e alle deformità residue nelle displasie delle anche. “Il dolore – ha aggiungo Benson – può essere intrarticolare o extrarticolare. In questo caso si manifesta con fatica muscolare e cisti”.

Cosa può essere fatto per evitare l’intervento chirurgico? Secca la risposta del professionista: “modificare lo stile di vita, perdere peso e fare fisioterapia”.

Particolare attenzione è stata dedicata alla chirurgia ortopedica pediatrica.

Vincenzo Lombardo
Scritto da Vincenzo Lombardo
Ultimo aggiornamento: 23 Dic 2024
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