Paziente deceduto: il direttore sanitario, “operato con professionalità”
“Non c’è nessuna responsabilità del personale sanitario che ha operato con professionalità e adottando tutte le precauzioni del caso sul paziente Giuseppe Camilleri, deceduto ieri”. Lo ha detto il direttore sanitario del San Raffaele Giglio di Cefalù, Orazio Pennelli.
Il signor Camilleri era stato ricoverato all’ospedale di Cefalù il 7 gennaio per un politrauma causato da un incidente stradale ed è deceduto il 18 gennaio, per arresto cardiaco, nel reparto di terapia intensiva.
“Si era presentato ai nostri sanitari – ha sottolineato il direttore Pennelli – con un quadro clinico complesso conseguente al trauma che ha interessato il torace (frattura dello sterno e delle prime costole bilateralmente), il femore destro con frattura completa e scomposta della diafisi femorale e dislocazione del moncone osseo distale. Inoltre, presentava fratture al piede destro ed ematomi diffusi su tutto il corpo.
Ad aumentare i fattori di rischio, intrinseci al trattamento delle conseguenze dell’incidente – ha precisato il responsabile sanitario della struttura – vi erano delle patologie di base da cui era affetto”.
In particolare soffriva di diabete, obesità, ipertensione e disturbi della respirazione. “Per tali ragioni – ha detto Pennelli – sono state adottate tutte le cautele necessarie per un trattamento chirurgico in sicurezza, avvenuto lo scorso 11 gennaio.
Durante l’interveto – ha evidenziato il direttore sanitario – il paziente ha avuto un arresto cardiaco che è stato prontamente trattato. Al recupero della funzione il signor Camilleri è stato ricoverato in Terapia intensiva dove è rimasto in condizioni gravi ma stazionarie fino al nuovo arresto cardiaco, avvenuto ieri, che lo ha portato al decesso”.
vl
