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sabato 20 aprile, 2024

La Fondazione Giglio di Cefalù apre ai singoli richiedenti la possibilità di effettuare il test sierologico per sapere se si è venuti in contatto con il Covid-19.

Il test sarà eseguito dal laboratorio d’analisi con un semplice prelievo e la risposta sarà inviata a mezzo email dopo poche ore.

“Il test – spiega Martino Tinaglia, responsabile del laboratorio d’analisi – consente di determinare la presenza di anticorpi al Covid-19. E’ un test quantitativo – aggiunge – con alta affidabilità. In caso di esito positivo, per determinare l’eventuale contagio in corso, verrà eseguito il tampone”.

La metodica usata dal laboratorio d’analisi del Giglio è l’Eclia della Roche (elettrochemioluminiscenza) che valuta su siero la presenza di Ig (immunoglobuline) totali (IgG/IgM) che attestano l’avvenuto contatto o meno con il virus. Valori superiori ad 1 rilevano la positività del paziente al Covid-19 viceversa la negatività al virus.

Il sierologico verrà effettuato al costo di euro 17,50 e non occorre la prescrizione del medico di famiglia ne la prenotazione.

Gli orari per eseguire l’esame sono gli stessi del centro prelievi ovvero dalle ore 7.30 alle ore 10 dal lunedì al sabato.

Il referto sarà inviato a mezzo email all’indirizzo comunicato al momento dell’accettazione o si potrà ritirare allo sportello tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 13.30 e il martedì e giovedì anche dalle 14 alle ore 16. In caso di esito positivo il paziente sarà ricontattato, dalla struttura, per l’esecuzione del tampone.

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Pubblicato in Comunicati stampa

Al fine di garatire le attività in sicurezza, lo sportello prenotazioni della Fondazione Giglio osserverà da lunedì al venerdì il seguente orario dalle ore 10.30 alle ore 16.

La Fondazione consiglia di prenotare online o su whatsapp.

 

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IL PRESIDENTE ALBANO: VICINI AL TERRITORIO PER UNA RIPARTENZA IN SICUREZZA

Ripartire ma in sicurezza, andando avanti uniti ma sempre distanti. La Fondazione Giglio di Cefalù, in Sicilia, con un video realizzato dal personale sanitario, lancia un messaggio indicando i comportamenti corretti da mettere in atto nella seconda fase della pandemia Covid-19.

“L’ospedale - dice il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - vuole essere vicino al territorio e ai suoi cittadini che in questa fase si trovano a vivere una esperienza diversa”.

Sul brano di Benji & Fede “Dimmi dove e quando”, rivisitato con un testo scritto dalla fisioterapista Martina Bonanno e intonato dal responsabile della farmacia Carmelo Di Giorgio, il personale sanitario mostra i comportamenti da seguire: come indossare la mascherina, come igienizzare le mani e le distanze da mantenere.

“Uniti ma distanti riprendiamoci la nostra quotidianità”, dice il direttore sanitario Salvatore Vizzi, seguito, nel filmato, dal direttore amministrativo Gianluca Galati (“piccoli gesti per grandi orizzonti”).

Il video si apre con l’intervento del premier Giuseppe Conte che annuncia “il via libera agli spostamenti all’interno della regione senza nessuna limitazione”. Un discorso atteso per chi è rimasto in casa lontano dagli affetti più cari.

Qui parte la musica con la felicità di un anziano, dopo mesi di lockdown, pronto a rivedere gli amici. In suo supporto, nel territorio, arrivano gli infermieri del Giglio che spiegano, a ritmo di musica, come indossare la mascherina (“copri mento, bocca e naso”) e come tenere le distanze.

Guarda e ascolta il mio consiglio - dicono - per primo lava le mani con acqua e sapone, metti la mascherina che non è una cosa stupida, tieni la distanza e così stai sereno con i tuoi.

In sintesi vengono riproposte le raccomandazioni del Ministero della Salute con immagini riprese sia all’interno che all’esterno dell’ospedale.

Il video è stato realizzato da un gruppo di operatori sanitari e amministrativi della Fondazione: Stefania Vara (responsabile servizio infermieristico), Emanuele Matteini, Martina Bonanno, Emma Martino, Carmelo di Giorgio e Pietro Musotto. Le riprese e il montaggio sono di Frank Falletta.

“Vogliamo ringraziare con questa iniziativa - dicono - tutti gli operatori sanitari impegnati nella pandemia da SARS-CoV-2”.

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Scarica il video su we transfer https://we.tl/t-GfETn7NXUy (disponibile sino all'8 giugno 2020)

Rivedi il video su Youtube https://youtu.be/uJwCEu9gAII

 

Pubblicato in Comunicati stampa
Mercoledì, 27 Maggio 2020 17:54

Riprende l'attività ambulatoriale

10 MILA LE PRESTAZIONI NON URGENTI SOSPESE PER LOCKDOWN

Riparte l’attività ambulatoriale della Fondazione Giglio di Cefalù sospesa durante la fase acuta dell’emergenza per Covid-19.

“Diamo seguito, in sicurezza - ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano - alle nuove disposizioni dell’Assessorato Regionale alla Sanità riprogrammando tutte le prestazioni che erano state sospese”.

Nei quasi tre mesi di lockdown, il Giglio ha dovuto rinviare circa 10 mila prestazioni ambulatoriali suddivise per le varie branche specialistiche. Venivano garantite solo quelle in “urgenza” e in priorità “B” (breve) oltre alle prestazioni oncologiche e neurologiche legate alle malattie degenerative.

Il coordinatore dell’attività ambulatoriale, Giuseppe Vicari, ha già definito il cronoprogramma della fase due come indicato dalla circolare della Regione Siciliana.
“I nostri operatori contatteranno telefonicamente - ha sottolineato Giuseppe Vicari - tutti gli utenti riprogrammando, per le prossime settimane, le prestazioni sospese”.

I primi ad essere ricontattati saranno i pazienti con richieste in classe di priorità “D” (differibili) e a seguire quelli con richiesta in classe “P” (programmabile).

Sono stati definiti anche i percorsi per garantire tutte le attività in sicurezza. Le sale d’attesa sono state allestite nel piazzale esterno della Fondazione. All’arrivo sarà misurata la temperatura e all’ingresso dovranno essere igienizzate le mani.

“E’ importante - ha sottolineato Vicari - per non creare sovraffollamenti, che l’utenza sopraggiunga in ospedale non prima di 30 minuti dall’orari stabilito per la visita”.

Il tutto funzionerà come una staffetta all’uscita di un paziente potrà entrare il successivo.

Restano, al momento, sospese alcune prestazioni come la spirometria dove alcune manovre, richieste dal medico al paziente, potrebbero esporre a rischio di contagio il personale. Prestazioni che richiederebbero un tampone preventivo.

La Fondazione Giglio sottolinea che sino a quando non saranno riprogrammate in calendario tutte le prestazioni sospese non saranno accolte nuove richieste in classe “D” e “P”. Nulla cambia per le visite in urgenza e breve le cui prenotazioni restano aperte.

Resta ancora sospesa l’attività in regime libero professionale.

Le prestazioni ambulatoriali della Fondazione Giglio possono essere prenotate tramite il Cup, telefonicamente allo 0921-920502, con l’invio di un messaggio tramite whatsapp 3357888606 o on line dal portale ospedalegiglio.it

47 vl/com 2020

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In un articolo a firma del responsabile dell'unità operativa di Neurologia della Fondazione Giglio ecco come è stata organizzata l'attività del centro sclerosi multipla per garantere ai pazienti la continuità assistenziale.

di Luigi Maria Grimaldi*

I pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) seguiti presso il Centro Regionale per la Diagnosi e Cura della SM della Fondazione Giglio di Cefalù sono stati oggetto di numerose iniziative organizzative per venire incontro ai loro bisogni di assistenza e trattamento messi duramente alla prova dalle restrizioni sociali necessarie al contenimento dell’infezione da Sars CoV-2.

Il rischio, paventato dalle associazioni degli stessi malati, prima tra tutte l’AISM, era che i pazienti non si recassero più ai Centri, quasi sempre situati all’interno di ospedali in cui sono ricoverati pazienti affetti da COVID-19, per le visite di controllo e per ritirare o ricevere i farmaci necessari per il mantenimento del loro stato di salute per paura di infettarsi e che le strutture non fossero comunque più in grado di accogliergli per le varie rimodulazioni di spazi e di personale che hanno dovuto affrontare.

Per ovviare a questi possibili ostacoli, presso il centro di Cefalù è partita sin dai primi giorni dell’epidemia un’intensa rimodulazione organizzativa: la segreteria è stata dotata di un cellulare con un numero dedicato (333-6147711) con cui tramite telelavoro ha iniziato a gestire i pazienti che sarebbero dovuti venire a visita per il ritiro dei farmaci contattandoli in anticipo, ricevendo i loro esami e trasmettendoli ai neurologi del Centro che, dopo averli visionati, contattano telefonicamente i pazienti e, sulla base di quanto loro comunicato, redigono il piano terapeutico che viene poi fatto loro recapitare sempre per via telematica.

In questo modo si è praticamente azzerato l’accesso dei pazienti all’ospedale ottenendo il tanto auspicato isolamento sociale e mantenimento assistenziale.

Un secondo intervento ha riguardato proprio il ritiro dei farmaci prescritti: grazie al supporto della multinazionale Novartis è già partito un servizio di recapito al domicilio dei pazienti da parte di un corriere gratuito e analoghe iniziative sono in corso di realizzazione anche con le altre aziende del settore: a regime si spera che tutti i pazienti che non necessitino di un controllo frontale con il neurologo possano essere visitati e ricevano il loro farmaco in questo modo.

Grazie al numero dedicato è anche partita una chat riservata a tutti i circa 200 pazienti che circa una volta al mese debbono necessariamente recarsi a Cefalù per ricevere un farmaco infusionale.

Questi, come del resto tutti gli altri pazienti SM, possono inviare messaggi con domande specifiche ed ottenere risposte in giornata.

Sulla chat il personale del Centro ha inoltre provveduto durante questo periodo a lasciare dei messaggi di informazione sull’andamento dell’epidemia e sui rischi connessi per i pazienti con patologie immunitarie come quelli affetti da SM, un servizio finora molto gradito dall’utenza.

Per poter effettuare le infusioni mensili in condizioni di sicurezza infettivologica, il Centro si è avvalso, oltre che ad un triage all’esterno della struttura ospedaliera con termometria, autocertificazione e disinfezione delle mani, di uno scaglionamento dei pazienti in più turni quotidiani con accoglimento degli stessi in non più di 2-3 per stanza a oltre 3 metri di distanza l’uno dall’altro con adeguata protezione mediante mascherine e all’utilizzo di un camper medicalizzato generosamente offerto dal Rotary Club e posizionato all’esterno dell’ingresso dove un’infermiera dedicata, adeguatamente protetta “come se”, ha effettuato le dispensazioni per i pazienti provenienti da aree più a rischio; più di recente è stata utilizzata la stanza di isolamento attivata presso il P.S. dell’ospedale.

Sono sempre continuate, in questo periodo, i ricoveri ordinari per i pazienti che dovevano confermare per la prima volta una diagnosi ancora incerta, sempre mantenendo un solo paziente per stanza.

Il Centro di Cefalù non ha mai interrotto la sua attività di ricerca farmacologica per la SM: sono attualmente in corso di avvio ben 4 nuovi studi per verificare l’efficacia di farmaci per le forme avanzate di SM (studio O’HAND) e di nuovi farmaci, anche appartenenti a nuove categorie farmacologiche, come il dapirolizumab endovenoso, l’evobrutinib e un nuovo inibitore della S1P4 in associazione con l’ocrelizumab.

*Responsabile unità operativa di Neurologia e Centro regionale Sclerosi Multipla di Cefalù

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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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