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martedì 19 marzo, 2024

I pazienti con un pregresso tumore della tiroide, operati, guariti o con persistenza di malattia dal 7 marzo troveranno al Giglio di Cefalù un ambulatorio dedicato.

Sarà curato dall’endocrinologa Stefania Marchisotta che, dopo la specializzazione a Siena, si è occupata di patologie oncologiche della tiroide con numerose pubblicazioni in riviste internazionali

“E’ un’attività condivisa con il presidente Albano – spiega Marchisotta – per garantire ai pazienti con tumore alla tiroide una continuità assistenziale”.

Oltre alla visita specialistica, ai pazienti verrà effettuata l’ecografia della tiroide.

All’ambulatorio si accede con la prescrizione del medico di famiglia in cui dovrà essere indicata la richiesta di visita ed ecografia.

L’ambulatorio si può prenotare al cup del Giglio 0921920502.

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Il dato arriva dal rapporto esiti di agenas appena pubblicato

La Fondazione Giglio di Cefalù anche per il 2021 si conferma il primo centro in Sicilia per il trattamento del tumore maligno alla prostata con 146 interventi di prostatectomia radicale.

Il dato, reso noto dal responsabile dell’unità operativa di urologia, Francesco Curto, arriva dalla pubblicazione del “Piano Nazionale esiti 2022” (anno di riferimento 2021) redatto dall’Agenas (Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali).

“E’ il risultato di un lavoro straordinario – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – frutto di un lavoro di squadra che ci ha anche fatto migliorare i risultati dell’anno precedente incrementando il numero di pazienti operati di prostatectomia radicale passati da 132 a 146”.

Nel 2021, in complesso, l’urologia del Giglio di Cefalù ha eseguito 1531 interventi chirurgici in ricovero ordinario che salgono a 1780 con le procedure in day service (dimissione in giornata).

Secondo Agenas l’urologia del Giglio è risultata anche il secondo centro in Sicilia per trattamento del tumore della vescica con 35 cistectomie radicali e il terzo per il tumore del rene con 59 nefrectomie radicali.

Il 95 percento di questi interventi di alta complessità chirurgica – ha evidenziato Francesco Curto - sono stati eseguiti con tecniche mininvasive e con l’ausilio del robot da Vinci garantendo: una migliore preservazione della funzionalità sessuale e della continenza urinaria, una degenza da due a quattro giorni e un rapido ritorno alla vita quotidiana”.

Il responsabile dell’unità operativa di urologia “ha voluto ringraziare per l’impegno profuso tutto il personale medico, infermieristico, socio sanitario e amministrativo per l’abnegazione con cui cura e si prende in cura il paziente”.

28 vl/com 2022

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Primo trattamento PIPAC al Gemelli Giglio di Cefalù per la riduzione della carcinosi peritoneale tramite insufflazione, sotto forma di aerosol, di farmaci chemioterapici nella cavità addominale.

La procedura è stata eseguita dal dottor Andrea Di Giorgio responsabile dei trattamenti integrati della carcinosi peritoneale del Policlinico Gemelli di Roma e dal dottor Calogero Ricotta responsabile dei centri epatobiliopancreatici del Gemelli Giglio di Cefalù.

Il paziente, un uomo cinquantenne, in buone condizioni generali, è affetto da neoplasia pancreatica con metastasi peritoneali.

“Il tumore pancreatico - spiega Andrea Di Giorgio – è una neoplasia molto aggressiva che nella gran parte dei casi è già diffuso localmente o metastatizzato ad altri organi al momento della diagnosi. Pertanto solo un 25 % dei pazienti, con tumore pancreatico, è candidabile ad intervento chirurgico con intento curativo. La presenza di metastasi peritoneali controindica – ha aggiunto Di Giorgio - l’intervento chirurgico radicale ed indirizza il paziente alla chemioterapia sistemica palliativa con una sopravvivenza mediana documentata di circa 6-11 mesi ed effetti tossici collaterali indesiderati.

La PIPAC (pressurized Intraperitoneal Aerosol Chemotherapy) si propone, invece – aggiunge lo specialista - di rallentare la progressione peritoneale di malattia, indurre una regressione dei noduli peritoneali ed in combinazione con la chemioterapia sistemica di aumentare la sopravvivenza di questi pazienti”.

La Pipac viene eseguita in anestesia generale, durante una laparoscopia.

Il farmaco viene iniettato in addome tramite una pipetta nebulizzante sotto forma di goccioline micropsichie (aerosol). La somministrazione dura pochi minuti ed il farmaco viene lasciato agire in sospensione nell’addome disteso per trena minuti. Il regolare svolgimento viene monitorato tramite la telecamera laparoscopica. La degenza ospedaliera post procedura è in media di 1-2 giorni

“La Pipac – afferma Di Giorgio – è una metodica di recente introduzione ed è considerata un trattamento sperimentale se pur i dati preliminari disponibili sono incoraggianti in termini di aumento della sopravvivenza. L’efficacia antitumorale è invece ben documenta dal punto di vista istologico essendo state riscontrate significative regressioni tumorali”.

L’obiettivo primario della PIPAC resta il controllo della carcinosi peritoneale. La metodica viene ripetuta generalmente ogni 6-8 settimane sia in combinazione con la chemioterapia tradizionale o in modo esclusivo. L’indicazione della PIPAC viene posta da un team multidisciplinare.

“Portiamo nel nostro Istituto – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – una procedura da tempo attiva al Gemelli di Roma per dare una risposta a quei pazienti, già provati da una malattia grave, e spesso non in grado di sostenere lunghi viaggi. Il nostro Istituto grazie alla collaborazione con il Gemelli di Roma è impegnato ad attivare linee di cura in cui si registra, tutt’oggi, una forte mobilità passiva”.

19 vl/com 2022

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Sabato sul lungomare di Cefalù sarà riprodotto un colon di 12 metri

Un colon di 12 metri, gonfiabile, che riproduce l’organo del corpo umano con all’interno le insidie che si possono manifestare sarà installato sul lungomare di Cefalù sabato mattina dalle ore 9 alle ore 14.

Un’iniziativa condivisa dalla Fondazione Giglio di Cefalú e da Johnson & Johnson MedTech con lo scopo di invitare la popolazione alla prevenzione.

Il tumore del colon-retto è tra i primi big killer, in Europa, tra le malattie oncologiche.

“La diagnosi precoce può salvare la vita - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - per cui, con i nostri sanitari e grazie anche alla disponibilità dell’Asp 6 di Palermo, abbiamo deciso di sposare questo progetto e di essere presenti con un corner di nostri specialisti sul lungomare di Cefalù”.

A confrontarsi e rispondere alle domande dei cittadini saranno il responsabile della chirurgia generale e oncologica, Goffredo Arena, il referente dei centri epatobiliopancreatici del Gemelli Giglio, Calogero Ricotta, il responsabile dell’oncologia Massimiliano Spada, il responsabile del laboratorio di patologica clinica, Martino Tinaglia con il capo tecnico Marco di Falco, il responsabile della farmacia, Carmelo Di Giorgio e la responabile del servizio infermieristico Stefania Vara.

Oltre al materiale divulgativo verranno distribuite delle provette per il test del sangue occulto nelle feci riservato, gratuitamente, come programma di screening alle persone tra i 50 e i 69 anni.

“Grazie alla collaborazione dell’Asp 6 di Palermo - ha sottolineato Massimiliano Spada direttore sanitario facente funzione - questi test potranno essere consegnati alle farmacie di Cefalù convenzionate”.

Nel caso di positività all’esame del sangue occulto nelle feci, i programmi di screening prevedono l’esecuzione di una colonscopia come esame di approfondimento.

18 vl/com 2022

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Si terrà in Fondazione Giglio un corso sui PDTA regionali in ambito oncologico. Il corso vuole approfondire gli obiettivi e i risultati dei PDTA in ambito oncolologico e, attraverso una modalità d'aula interattiva che prevede la partecipazione attiva dei discenti, vederne la costruzione e l'organizzazione.

Il Corso si svolgerà da aprile a giugno in 5 giornate, per i dettagli consultare il programma allegato. Interverranno e porteranno il loro contributo medici di diverse specialità sia dipendenti della Fondazione  che di strutture ospedaliere esterne. Responsabile Scientifico è il Dott. Massimiliano Spada, UO Oncologia della Fondazione Giglio. 

A supervisionare i lavori Fabio Capritti, Formatore certificato AIF (Associazione Italiana Formatori), di cui è stato Vicepresidente per la Regione Sicilia, trainer/Coach e Manager della Formazione, da oltre venticinque anni svolge attività di docenza, management, consulenza e ricerca nell’ambito della gestione dei processi formativi e del comportamento individuale e organizzativo.

Il corso è aperto ad un massimo di 40 iscritti, per vedere le specialità accreditate consultare il programma; ai partecipanti saranno riconosciuti 32.5 crediti ECM. Provider dell'evento la Fondazione Istituto G Giglio di Cefalù.

L’iscrizione è gratuita e obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili e può essere effettuata collegandosi – entro e non oltre il 4 aprile 2022 - sul sito https://www.borgimedia.com/edu/

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La Fondazione Istituto Giglio di Cefalù è il primo ospedale in Sicilia per la cura del tumore della prostata secondo quanto riportato nel report esiti del 2020 dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

Nel 2020 al Giglio sono stati effettuati 104 interventi di chirurgia prostatica sugli 851 eseguiti nei 46 centri della Sicilia.
L’unità di urologia della Fondazione Giglio è stata riorganizzata con l’arrivo, nell’aprile del 2019, del responsabile Francesco Curto ed “è stata dotata – ha sottolineato il presidente Giovanni Albano - di nuove tecnologie come il Robot Da Vinci e colonne laparoscopiche con immagine in 3D che consentono di eseguire interventi con tecniche mininvasive”.

“Il Robot Da Vinci – ha evidenziato il responsabile dell’unità operativa complessa di urologia Francesco Curto - consente di eseguire una chirurgia di precisione e di preservare la potenza sessuale e la continenza urinaria".
Il Giglio nel report esiti dell’Agenas è anche al secondo posto, in Sicilia, per i casi trattati di tumori alla vescica con cistectomia radicale e sesto per i tumori del rene.

“Il 94% degli interventi di prostatectomia radicale per tumore maligno della prostata – ha spiegato Curto - sono stati eseguiti con metodica laparoscopica e robotica. La chirurgia mini invasiva è largamente impiegata anche nel trattamento dei tumori renali: l’87.5% delle nefrectomie parziali e l’81,5% delle nefrectomie radicali sono state eseguite in laparoscopia. Inoltre, il 46% degli interventi per tumore maligno del rene è stato eseguito con tecnica nephron sparing cioè con preservazione del rene. Infine, solo alcuni casi selezionati sono stati trattati con termoablazione per via percutanea TC guidata dai radiologi interventisti Franco Valenza e Valentina Bova”.

La degenza media post-intervento è stata di 4 giorni per il tumore della prostata e di 3 giorni per il tumore del rene.

“Interventi di questo tipo sono possibili – ha concluso Curto - grazie all’attività di un’equipe multidisciplinare di grande esperienza e professionalità che ha consentito di posizionare l’Istituto con i suoi 1600 interventi annui, su pazienti con patologie urologiche, come centro di riferimento siciliano e nazionale”.

32 VL/com 2021

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Martedì, 16 Febbraio 2021 12:38

Presentata la breast unit

Nonostante le avversità e gli impegni per le strutture sanitarie dettati dal Covid-19 non si arrestano gli investimenti in tecnologia della Fondazione Giglio di Cefalù pronta ad ampliare sempre più i servizi sanitari ad un’utenza crescente.

“Da due anni – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, presentando la struttura – lavoriamo sul modello di sviluppo e di organizzazione della breast unit, ovvero unità di senologia, dove la paziente viene condotta per mano dalla diagnosi alla cura”.

Il riconoscimento della Breast Unit della Fondazione Giglio è arrivato a gennaio del 2020 con decreto dell’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza.

Stamani, al Giglio, è stata presentata l’unità di senologia alla presenza del vescovo della Diocesi di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante (“tanti sacrifici e tanti investimenti realizzati – ha detto il presule - affinché l’ospedale sia sempre più centro dove la gente ritrovi la speranza”), e delle istituzioni locali. Il vice sindaco di Cefalù, Vincenzo Terrasi, si è detto “orgoglioso di questi nuovi risultati raggiunti dal Giglio. Per il territorio qualcosa di speciale”.

L’Unità multidisciplinare di senologia “Breast Unit” prende in carico la paziente dalla fase della diagnosi alla terapia chirurgica, medica-oncologica, radioterapica, alla riabilitazione, al follow up, sino alla fase delle cure palliative. E’ un modello organizzativo composto da specialisti delle unità operative di radiologia, chirurgia, oncologia medica, anatomia patologica, medicina nucleare, psicologia clinica e fisiatria. Si avvale della collaborazione esterna di specialisti di chirurgia plastica e dei medici di radioterapia nonché della consulenza del centro di genetica per le pazienti a rischio eredo familiari per il tumore della mammella e dell’ovaio.

Dal via libera alla senologia del Giglio - ha aggiunto Albano - abbiamo lavorato sull’individuazione delle migliori risorse umane e tecnologiche”.

Presentato, nel corso della conferenza, anche il nuovo mammografo digitale Selenia Dimensions (dell’azienda Hologic). Una macchina che consente la ricostruzione delle immagini volumetriche tridimensionali della mammella (tomosintesi) con una più agevole identificazione delle lesioni espansive ed in grado di effettuare l’esame mammografico anche con la somministrazione del mezzo di contrasto (Cesm).

“La mammografia con mezzo di contrasto – ha sottolineato il responsabile della Breast Unit, Ildebrando D’Angelo – ha una sensibilità pari a quella della risonanza magnetica mammaria con una specificità pari o superiore alla stessa. Ci permette di fare delle valutazioni aggiuntive soprattutto in quei pazienti che soffrono di claustrofobia o obesi con difficoltà a sottoporsi alla RM”.

L’apparecchiatura sarà ampliata, entro febbraio, con un sistema di biopsia stereotassico della mammella col tavolo per le biopsie in posizione prona.

Il tavolo per le biopsie stereotassiche – ha spiegato l'oncologo-radiologo senologo Ildebrando D’Angelo – ci permetterà di poter effettuare sia la parte diagnostica che terapeutica su lesioni non palpabili quali esempio le microcalcificazioni (difficilmente rintracciabili con la sola ecografia) o di realizzare un più corretto centraggio pre-operatorio delle lesioni non palpabili tramite il posizionamento di “repere metallico“ che potrà guidare il chirurgo per escissioni quanto più precise e limitate”.

La Breast Unit nel 2020 ha eseguito circa 3000 mammografie e altrettante ecografie, oltre 250 procedure di radiologia interventistica senologica. Il team multidisciplinare ha discusso i casi clinici di 160 pazienti, la gran parte delle quali prese in carico dall’unità opetativa di oncologia medica, e, tra queste, 120 avviate a trattamento chirurgico presso la Fondazione Giglio.

La tecnologia – ha concluso il presidente Albano – ha consentito a questa struttura di essere al passo coi tempi”.

La Breast unit del Giglio oltre ad un ecografo top di gamma, di cui si è già dotata a breve, avrà nelle disponibilità un software di archiviazione e gestione dati denominato “databreast", certificato Eusoma, per condividere la casistica a livello nazionale ed internazionale, mentre si appresta ulteriormente all’acquisto di un software per l’upgrade della risonanza magnetica nucleare.

Il vescovo di Cefalù Marciante ha voluto sottolineare, benedicendo la nuova macchina, con due esempi “l’eccezionalità dell’opera che si fa a favore delle donne curando il seno simbolo della sorgente delle vita. Non c’è uomo o donna che non abbia preso il latte del seno della donna, occuparsene – ha aggiunto - significa occuparsi della fonte della vita. L’altro esempio è quello di Sant’Agata a cui sono stati esportati in maniera violenta i seni. Sant’Agata capisce cosa vuol dire per una donna avere un male e in modo particolare in questa parte del corpo, delicata, appunto in cui si allattano i bambini”.

Il vescovo ha donato alla Breast Unit un iconografica di Sant’Agata.

7 VL/com 2021

Link per il download immagini da we transfer (valido sino al 23 febbraio)
https://we.tl/t-SAy53uAqSN
Include:
Fondazione Giglio - Breast Unit.mp4
600 MB
SHORT TRAILER 38''.mp4
40 MB
Video Grezzo no logo, no musica,no titoli.mp4
600 MB
grezzo Mammografia Giglio Cefalù interiviste Albano, D'Angelo, Marciante.mp4
400 MB


Servizi chiusi presentazione Breast unit con logo e senza 

Link https://we.tl/t-wKhtsOTcHS (link scade il 23 febbraio)

Pubblicato in Comunicati stampa
Martedì, 13 Ottobre 2020 15:42

Tumori: i percorsi "sliding doors"

"I percorsi diagnostico-terapeutici simulati e revisionati: sliding doors" nelle malattie oncologiche saranno al centro di un convegno che si terrà il 16 e 17 ottobre in modalità webinar.

Promotori dell'iniziativa, che è ormai un appuntamento annuale per il mondo dell'oncologia siciliana, sono Massimiliano Spada, responsabile dell'oncologia della Fondazione Giglio e Ivan Fazio, responsabile della radioterapia  della Casa di Cura Macchiarella.

Il programma prevede diverse sezioni di lavoro, che prenderanno il via venerdì 16 alle ore 9, dedicate alla "Neoplasia della prostata", al tumore pancreatico, al melanoma, alla noplasia mammaria e alle nuove tecnologie.  La giorata di sabato sarà invece dedicata alle neoplasie del colon retto, a quelle toraco-polmonari e ai tumori uro-ginecologici. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 13.15.

Il convegno consente di maturare 13 crediti ECM per i partecipanti.

La scheda di iscrizione al convegno è pubblicata sul sito della segreteria organizzativa "Vada Management".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 091.2737904

 

Pubblicato in Convegni
Giovedì, 23 Luglio 2020 13:00

Tumori, in corsa con Race for the cure

La Fondazione Giglio ha aderito a “Race for the cure” la più grande manifestazione sportiva e non solo per la salute delle donne, organizzata dall’associazione internazionale Susan G. Komen. I fondi raccolti, tramite questa iniziativa, vengono destinati a progetti di sostegno della salute delle donne e in particolare nelle cure oncologiche.

La Race for the cure è infatti dedicata alle Donne in Rosa che stanno affrontando o hanno affrontato il tumore del seno. Madrina della manifestazione è l’attrice Maria Grazia Cucinotta insieme all’attrice Rosanna Banfi.

Quest’anno, per il Coronavirus, si partecipa a distanza e in contemporanea, con una passeggiata di 3 o 5 km nella propria città, quartiere o anche nel tapis-roulant in palestra, raccontando poi la propria “Race” sui social Facebook, Instagram e Tic Tok con l’’hashtag #RFTC2020.

L’appuntamento è per il 25, 26 e 27 settembre correndo in contemporanea in tutti i paesi in cui si svolge la “Race”.

E’ stata creata la squadra della Fondazione Giglio, capitanata da Roberto Gennari direttore dell'unità operativa di chirurgia senologica, a cui ci si può scrivere da questo link con una donazione a partire da 20 euro. Riceverai, a casa, la maglia e lo zainetto della manifestazione.

Iscriviti ora e corri per la vita.

Il numero da inserire,nel format online, per far parte della squadra del Giglio è 1E31090F


Il contributo del direttore generale della Fondazione Susan G. Komen Italia, Bianca Casieri.

 "La Susan G. Komen Italia, di cui ho l'onore di far parte, da 20 anni è in prima linea nella lotta ai tumori del seno. L'importanza della prevenzione è il messaggio che ci impegniamo a far circolare, infatti scoprire un tumore in fase precoce fa la differenza perchè aumenta le possibilità di guarigione e permette di curarsi con terapie meno invasive.

Quest'anno parteciperemo alla Race for the Cure in un modo nuovo, con il coinvolgimento di tutta l'Europa per fare sentire ancora più forte la nostra voce di incoraggiamento e di speranza alle migliaia di donne che si confrontano con la malattia".


Il contributo del presidente dell'Associazione Serena - aderente ad Europa Donna, Carmela Amato 

L’Associazione Serena a Palermo onlus costituita nel 2005, è fondata su principi ed obiettivi di equità di accesso alle cure, sulla fruizione consapevole dei servizi sanitari dedicati alla prevenzione, diagnosi precoce e cure del tumore della mammella, e pone le basi per una cittadinanza informata sui diritti alla salute.

Aderente ad Europa Donna Italia, movimento di opinione europea, si impegna a implementare nel proprio Territorio la messa in atto di azioni per la promozione della salute ed educazione sanitaria relativa alla tematica del tumore della mammella nella sua globalità, per il miglioramento dei tassi di adesione agli screening oncologici, all’orientamento ai PDTA e alle Breast Unit del territorio, il riconoscimento di percorsi dedicati per le donne con tumore al seno metastatico e per le donne ad alto rischio com mutazione genetica
Particolare attenzione viene rivolta a tutti gli utenti interessati, ma in particolare alle categorie sociali più deboli, ribaltando il concetto della marginalità con il protagonismo attivo, trasformando l’assistenzialismo in opportunità di risorse umane.
Lo Statuto e il Regolamento sono strumenti per focalizzare l’attenzione sul ruolo attivo dei soci volontari protagonisti delle attività svolte finalizzate al ben-essere.


Pubblicato in Attività

COMUNICATO STAMPA
SANITÀ: D’ANGELO RESPONSABILE DELLA BREAST UNIT DEL GIGLIO DI CEFALÙ
IL PRESIDENTE ALBANO: INVESTIAMO IN RISORSE UMANE E TECNOLOGIA

CEFALU’ 16 GIUGNO 2020 – Il presidente della Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù ha nominato l’onco radiologo Ildebrando D’Angelo responsabile della breast unit (unità di senologia).
“Valorizziamo – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – un professionista di elevate competenze, rilanciando il progetto di breast unit in grado di dare risposte tempestive e efficaci alle nostre pazienti con investimenti tecnologici e risorse umane”..
Ildebrando D’Angelo è al Giglio di Cefalù dal 2006 e si è sempre occupato di senologia. Fa parte del collegio nazionale dei senologi.
“L’obiettivo che mi sono posto – ha detto il neo responsabile D’Angelo – è garantire alle pazienti con problemi al seno di poter eseguire un unico tempo gli accertamenti diagnostici: dalla visita alla biopsia, e poter quindi accedere a percorsi individuali terapeutico – assistenziali, conformi alle linee guida Eusoma (società europea per la certificazione delle breast unit)”.
Negli scorsi mesi, la commissione regionale dei centri di senologia ha individuato la breast unit del Giglio tra i centri siciliani deputati alla diagnosi, trattamento e follow up del trattamento del tumore alla mammella.
“Al Giglio – ha sottolineato il responsabile – afferiscono numerosi pazienti della provincia di Messina e Caltanissetta oltre che da Palermo”.
Nelle prossime settimane, entro il 30 giugno, sarà inoltre, definita la convenzione per il servizio di radioterapia esterno alla struttura.
Sono state anche avviate le procedure per l’acquisto del mammografo con tomosintesi e mezzo di contrasto e il tavolo per le biopsie stereotassiche per la tipizzazione microestologica e centratura delle lesioni non palpabili.
La breast unit del Giglio lo scorso anno ha trattato chirurgicamente 98 tumori della mammella e altri 16 sono stati presi in carico dall’oncologia medica per la chemioterapia primaria.
Dal marzo di quest’anno è attiva la convenzione con l’Asp. 6 di Palermo per gli approfondimenti diagnostici di secondo e terzo livello successivi allo screening mammografico.
La breast unit del Giglio è impegnata anche in progetti di ricerca, quali Geseton, per l’individuazione di trattamenti farmacologici e marcatori di risposta alla cura.
“E’ stata attivata - ha detto, infine, D’angelo – la figura del case manager, individuato nella coordinatrice infermieristica dell’oncologia, Luciana Brocato, a cui le donne possono rivolgersi contattando il numero 0921.920705”.
Il core team di breast unit è costituito dai chirurghi: Roberto Gennari (responsabile chirurgia senologica), Goffredo Arena (responsabile u.o.c. di chirurgia), Rosario Maria Raimondo (chirurgo), dagli oncologi medici Massimiliano Spada (Responsabile u.o.c. di oncologica medica), Gianfranco Pernice e Giovanni Sortino (oncologi), dai radiologi senologi Rosalia Tinaglia e Giovanna Romano, dai medici nucleari Pierpaolo Alongi (responsabile) e Roberta Gentile, dagli anatomi patologi: Giancarlo Pompei (resp.) e Raffaele Genova, dallo psiconcologo Gaetano Castronovo, dal fisiatra Alberto Castiglione e da collaborazioni esterne con il radiologo Gaspare Cucinella, con il chirurgo plastico Adriano Cordova e l’anatomopatologo Daniela Cabibi.
Il neo responsabile ha voluto sottolineare anche “l’importante ruolo dei tecnici sanitari di radiologia medica e di anatomia patologica nonché del personale infermieristico e ausiliario”. La Breast unit si avvale, inoltre, della collaborazione di associazione di volontariato quali l’Avulss.
53 vl/com 2020

Pubblicato in Comunicati stampa
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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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