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mercoledì 01 maggio, 2024
Mercoledì, 08 Aprile 2015 16:50

La terapia oncologica su misura

2nd Course On Tailored Therapies in Oncology: facts and controversies ovvero la terapia personalizzata nella complessa lotta contro il cancro è al centro delle tre giornate di studio che si terranno:giovedì 16,venerdì 17 e sabato 18 aprile al Domina Coral Bay Zagarella di Santa Flavia in provincia di Palermo. L'appuntamento, giunto alla seconda edizione, è  organizzato da Massimiliano Spada, responsabile dell'unità operativa di oncologia del San Raffaele Giglio di Cefalù, e da Ivan Fazio della Casa di Cura Macchiarella.

Sul tema si confronteranno 65 relatori, tra questi i maggiori oncologi siciliani, oltre ad altri professionisti provenienti da diverse regioni.

Locandina Programma 2nd course TT Oncology rev005

"Nella complessa lotta contro il cancro, i recenti orientamenti terapeutici - scrivono nella presentazione al corso Massimiliano Spada e Ivan Fazio - sono indirizzati verso la tailored therapy (terapia personalizzata) attraverso trattamenti biologici e molecolari sempre più selezionati “targeted therapy” e la loro integrazione con i trattamenti radianti locoregionali standard e di nuova generazione quali la “IGRT”, la “radioterapia stereotassica”, la “brachiterapia” la “radiochirurgia.
L’oncologia moderna - proseguono -  è sempre più rivolta all’ottimizzazione del rapporto tra la ricerca, la clinica e la biologia molecolare. La possibilità di estrarre il DNA dal tessuto tumorale e la possibilità di caratterizzarlo e di studiarne le alterazioni molecolari oltre che morfologiche ha aperto nuovi campi di sviluppo nella definizione prognostica e predittiva di efficacia in ambito oncologico.
Grazie alle innovazioni tecnologiche e al sequenziamento del genoma umano, oggi siamo in grado di conoscere il profilo genico di un tumore: se riusciamo a individuare qual è l’alterazione molecolare responsabile di una determinata neoplasia siamo nelle condizioni di progettare farmaci appositi per contrastare questa precisa alterazione".
Di sovente, purtroppo, le alterazioni possibili sono molteplici e tutte ugualmente determinanti per la crescita e lo sviluppo del tumore e quindi conoscere il profilo molecolare di una neoplasia può non essere sufficiente per identificare la terapia più adatta.
La frontiera del futuro sarà la personalizzazione della terapia: individuare quali sono le alterazioni prevalenti responsabili dei vari istotipi tumorali, in modo che ciascun paziente possa essere indirizzato alla terapia più adatta per la sua malattia. Lo sviluppo dell’attuale radioterapia ha seguito un iter parallelo all’oncologia medica; negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica in campo radioterapico ha permesso trattamenti molto più precisi e mirati, con una riduzione degli effetti collaterali e un maggior numero di tumori che possono giovarsi di questo approccio terapeutico".

 

Il corso è indirizzato a medici, biologi e farmacisti ed ha lo scopo di discutere criticamente le moderne evidenze scientifiche in materia di efficacia, sicurezza e sostenibilità economica degli attuali “gold standard” terapeutici nell’ambito delle più frequenti patologie tumorali.

I lavori saranno aperti giovedì 16, alle ore 15, dagli iterventi dei presidenti del corso. Nella stessa giornata è prevista una tavola rotonda sull'integrazione clinicha e gli scenari tra programmazione e sanitaria e sostenibilità a cui predereanno parte rappresentanti istituzionali di Regione e comuni e di associazioni di categoria.

Il corso consente di maturare 17 crediti ECM. Per conoscre le categorie professionali a cui è rivolto scarica il programma sotto riportato.

La segreteria organizzativa è curata da Vada Management

Tel. 091.2737904  e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Pubblicato in Convegni

Quando viene diagnosticata una patologia potenzialmente invalidante come la sclerosi multipla (SM), una donna percepisce immediatamente un rischio per il suo ruolo di madre, lavoratrice, sportiva da parte di una malattia che potrebbe cambiare la sua vita sessuale, affettiva, lavorativa.

A questo paradigma si oppone con forza la Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù (Palermo) che ha attivato un ambulatorio dedicato alle donne con SM. “Alle pazienti – sottolinea il responsabile dell’unità operativa di Neurologia, Luigi Grimaldi – viene assicurata assistenza da parte di specialisti non solo in neurologia, ma anche in ginecologia, psicologia e counseling lavorativo”. La paziente avrà quindi come riferimento di cura non solo il suo neurologo, che l’accompagnerà in tutte le fasi della malattia, ma anche un centro multidisciplinare dedicato che la seguirà dalla prima visita ginecologica alla scelta contraccettiva, fino alla decisione di intraprendere una maternità serena, sempre con un’attenzione particolare alla sua condizione.

“E’ un nuovo ambulatorio – afferma il commissario straordinario del San Raffaele Giglio, Nenè Mangiacavallo – frutto di un impegno costante della Fondazione nello sviluppo delle attività sanitarie con una proiezione dell’offerta clinica anche al di fuori dei confini regionali. Lo riteniamo un tassello di un mosaico che amplia l’eccellenza scientifica e sanitaria della Fondazione sul piano dell’impegno non solo sanitario ma anche sociale”.

“Da donna – ha aggiunto il direttore generale Carmela Durante – ho ritenuto doveroso avviare o potenziare attività cliniche che rendono l’ospedale più vicino e attento all’universo femminile. Presenteremo – ha concluso la Durante – la richiesta per ottenere il “bollino rosa” assegnato agli ospedali più attenti alla salute femminile”.

Al momento tra gli specialisti che collaborano con il Centro si annoverano 5 ginecologi, 3 infermieri e 2 psicologi del San Raffele Giglio, che hanno affiancato il dottor Grimaldi in un percorso formativo durato alcuni mesi e che ha permesso loro di avvicinarsi al mondo dei pazienti con SM acquisendo esperienza e preparazione per affrontare al meglio le problematiche specifiche di questa patologia.

“Lo staff dell’ambulatorio è stato formato per dare alle donne il massimo della cura e dell’attenzione senza nessun tipo di forzatura per chi già vive una condizione difficile – rileva Grimaldi. Seguendo le donne affette da questa patologia, ci siamo resi conto di quanto assistere una paziente con necessità specifiche fosse una parte imprescindibile della terapia. Da qui la volontà di trovare una soluzione concreta con la creazione di questo Centro”.

L’ambulatorio mette a disposizione delle donne con SM strumenti dedicati come: supporti “speciali” per le visite ginecologiche per chi presenta difficoltà nel movimento e nella deambulazione, psicologi preparati a cogliere velocemente lo stato emotivo in cui versano le donne che si rivolgono al Centro, oltre alla vicinanza con l’avviato Centro SM della Fondazione dove si svolgono numerose iniziative di sostegno extra-medico (infortunistico, tutela del lavoro, ottenimento invalidità e certificazioni, patenti, trasporti, etc.) per tutti i pazienti con SM. Un Centro, quindi, pensato per restituire alle donne che si confrontano quotidianamente con la malattia una “normalità” alla loro vita.

Sette le principali aree prese in considerazione nel Centro: riproduzione/fertilità, contraccezione, counseling genetico, parto, sessualità, prevenzione tumori ginecologici, prevenzione e cura delle infezioni. Ci sono poi ambiti specifici di sensibilizzazione per le pazienti trattate con immunosoppressori o immunomodulanti che necessitano, nel corso del tempo, di una particolare attenzione perché le pazienti esposte agli agenti patogeni sviluppano con più facilità malattie, come il tumore al collo dell’utero da HPV (Papilloma Virus). In questo caso, lo screening a cui normalmente una donna si sottopone dovrà essere particolareggiato e più frequente, rispetto a una donna non in terapia, così come la scelta del trattamento più appropriato dovrà essere attentamente valutata in pazienti con alto rischio oncologico o frequentemente affette da infezioni.

La SM è una malattia progressiva e potenzialmente invalidante che colpisce circa 63.000 persone in Italia[1] di cui i 3/4 sono donne in età fertile (tra i 20 e i 40 anni). Nel solo Centro di Cefalù, su circa 1.200 pazienti seguiti, 700 sono donne (studentesse, madri, lavoratrici, sportive), tutte seguite dal Reparto di Neurologia e che oggi possono usufruire di questo innovativo ambulatorio.

Il Centro effettua le visite in questa fase iniziale ogni mercoledi dalle 14 alle 17. Per prenotare una visita è possibile rivolgersi all’ufficio prenotazioni dell’ospedale (0921-920502) o alla segreteria del Centro SM (0921-920340 o 369) email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

22/2013

 

Per informazioni alla stampa:

Ufficio Stampa – Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù

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Pubblicato in Comunicati stampa

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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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