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domenica 28 aprile, 2024
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Cosa sono le emorroidi e che problemi possono dare?

Le emorroidi sono dei complessi vascolari presenti in tutte le persone. Possono essere interne all’ano od esterne. Hanno la funzione di drenaggio del sangue della zona anorettale e contribuiscono alla continenza e alla sensibilità della zona anale .
Le emorroidi posso diventare sintomatiche ovvero sanguinare, di solito senza dolore (sangue rosso vivo nel WC dopo l’evacuazione, sulla carta igienica, sulla biancheria), oppure dare altri fastidi come il prolasso (fuoriuscita delle emorroidi dall’ano), gonfiore, senso di peso locale, prurito, sensazione di ano umido, difficoltà nell’igiene con perdite di muco e feci nella biancheria. In caso di formazione di coaguli di sangue al loro interno, possono essere molto dolorose (trombosi emorroidaria/crisi emorroidaria) e non essere reintrodotte nell’ano a causa del gonfiore. In alcuni casi si possono anche formare ematomi (stravasi di sangue nei tessuti attorno all’ano).

Perché le emorroidi diventano problematiche?

La causa delle emorroidi sintomatiche non è ancora stata del tutto chiarita. Il rischio di sviluppare problematiche emorroidarie è aumentato nelle persone che hanno problemi di circolazione locale dovute ad esempio a cirrosi epatica , gravidanza, abitudine a spingere molto durante l’evacuazione o a stare seduti per molto tempo sul WC.
Altri fattori di rischio sono la stitichezza o la diarrea, le malattie del collagene, le disfunzioni del pavimento pelvico, la dieta povera di fibre, la sedentarietà e il sovrappeso.

emorroidi

Devo eseguire una visita specialistica per le emorroidi?

Si. E’ consigliata una visita proctologica con anoscopia per escludere altre problematiche che possono causare sanguinamento rettale o fastidi anali ( ad es: ragadi anali, dermatiti, polipi anali, tumori del retto e dell’ano, malattie intestinali).

Come si possono curare le emorroidi?

In base alla problematica, il medico può proporre trattamenti con farmaci ( compresse, pomate, supposte) oppure un trattamento chirurgico ambulatoriale o in day hospital.
In ogni caso il medico suggerirà dei cambiamenti nelle abitudini igieniche e nell’alimentazione al fine di ridurre i disturbi e di prevenire recidive.

Che interventi si possono fare per le emorroidi?

Legature elastiche: è un intervento che si esegue in ambulatorio, non è necessaria l’anestesia perché indolore. Consiste nel posizionare un piccolo elastico a livello delle emorroidi, durante l’anoscopia. L’elastico ha la funzione di “strangolare” il tessuto emorroidario e successivamente di produrre una cicatrice in tale sede, affinchè non si riformi tessuto emorroidario in quella zona.
Questo tipo di trattamento è indicato in caso di emorroidi che non prolassano esternamente.
Solitamente è un intervento ben tollerato e nei giorni successivi potrebbe essere necessario assumere antidolorifici da banco.
Il trattamento è ripetibile, sempre in ambulatorio, dopo circa 1 mese, anche se il 67% dei pazienti richiede una sola seduta.
Emorroidopessi (ligation anopexy): intervento eseguibile di day hospital, solitamente in sedazione profonda o in anestesia spinale.
Consiste nel posizionare delle suture riassorbibili a livello delle arterie emorroidarie, che dimostrano solitamente una distribuzione classica, in modo da obliterare questi vasi. Le suture vengono poi estese alla mucosa prolassante e fissate in modo da ridurre il prolasso emorroidario e quindi disostruire il canale anale.
E’ un intervento indicato per emorroidi interne o per emorroidi prolassanti ma riducibili e per modesti gradi di prolasso mucoso.
In alcuni casi, la legatura dei vasi emorroidari, può essere eseguita sotto guida di una sonda doppler (THD)
Intervento molto ben tollerato , con tempi operatori diminuti e con dolore minore rispetto all’emorroidectomia tradizionale.
Emorroidopessi con stapler/ intervento sec. Longo
Intervento eseguibile in day hospital e in anestesia spinale o, in casi selezionati, in anestesia generale.
Indicato nei casi di malattia emorroidaria a carattere circonferenziale con associato prolasso mucoso rettale.
Consiste nell’introduzione a livello rettale di una suturatrice dedicata, che rimuove il tessuto mucoso in eccesso e prolassante e tramite una sutura circolare di” graffette” , permette un “lifting” del tessuto emorroidario prolassante che viene riposizionato all’interno del canale anale.
L’intervento di Longo garantisce un minor dolore post operatorio e una ripresa più rapida delle normali attività rispetto all’emorroidectomia classica.

Emorroidectomia

Intervento eseguibile in Day hospital e in anestesia spinale o, in casi selezionati, in anestesia generale.
Indicato nei casi di emorroidi sintomatiche prolassanti e non riducibili o con componente esterna.
Consiste nell’asportazione del gavocciolo emorroidario, lasciando la ferita chirurgica aperta, che guarirà rigenerando tessuto sano, oppure con sutura della ferita chirurgica con punti riassorbibili.
Intervento che necessita di terapia antalgica post-operatoria, ma efficace e sicuro.

Qual è l’intervento migliore per le emorroidi?

Pur essendo disponibili diversi trattamenti per la malattia emorroidaria, un unico intervento non può risolvere qualsiasi problema. L’indicazione all’intervento più adatto ad ogni paziente dev’essere valutata durante la visita proctologica.
Molto spesso però, l’indicazione definitiva, si pone in sala operatoria, poiché il rilassamento muscolare che si ottiene durante l’anestesia, permette la migliore definizione diagnostica possibile, e quindi la decisione terapeutica più adeguata in base al quadro anatomico e clinico.

Cos’ è la coloproctologia?

La colo proctologia è una branca medico-chirurgica che si occupa dei disturbi e delle patologie del colon, del retto e dell’ano.
Le problematiche di interesse colo-proctologico sono:

  • Stitichezza
  • Diarrea
  • Incontinenza
  • Dolore addominale
  • Sanguinamento rettale
  • Dolore retto-anale
  • Tumori del colon – retto
  • Tumori dell’ano
  • Prolasso rettale
  • Prolasso vescicale, vaginale e rettale nella donna (prolasso del pavimento pelvico)
  • Emorroidi
  • Fistole e ascessi anali
  • Ragadi anali
  • Polipi anali
  • Condilomi
  • Cisti interglutee (sinus pilonidalis/cisti pilonidale)
  • Masse pararettali

Chi è il colo-proctologo?

Il colo-proctologo o proctologo è un medico specialista in chirurgia generale, con una specifica preparazione teorica e pratica nei disturbi e nelle malattie del colon, del retto, dell’ano e del pavimento pelvico. Il colo-proctologo tratta le patologie colo-proctologiche, sia con terapie mediche ( consigli igienico-sanitari, farmaci, fisioterapia) che chirurgiche

Quando chiedere un consulto al colo-proctologo?

E’ indicato eseguire una visita colo-proctologica quando sono presenti disturbi come stitichezza, dolore addominale, sanguinamento rettale, incontinenza alle feci o all’aria, perdite anali o gonfiori attorno all’ano, prolasso rettale o del pavimento pelvico, neoformazioni a livello dell’ano, dolore o prurito all’ano.

Come si svolge una visita proctologica?

Il momento principale della visita è il colloquio con il medico, riguardo ai disturbi e ai problemi di salute presenti e passati. Durante il colloquio il medico inquadrerà la problematica per cui si esegue la visita e compilerà la cartella clinica. Si prenderà visione inoltre degli esami portati dal paziente, se ne avesse già eseguiti.
Successivamente, il medico visiterà l’addome per valutare se ci siano problematiche intestinali.
La visita si concluderà quindi con la valutazione proctologica, ovvero con la visita della zona anale e rettale.
La visita si effettua in posizione coricata sul fianco di sinistra, con le ginocchia sollevate verso il petto, come in posizione fetale. Il medico osserverà la cute intorno all’ano, ad esempio per valutare infiammazioni od emorroidi esterne. Successivamente verrà eseguita un’esplorazione rettale digitale con crema anestetica, in modo da ridurre il più possibile il fastidio, per valutare il tono degli sfinteri e la presenza di problematiche ano-rettali. Infine verrà eseguita l’anoscopia ed eventualmente la rettoscopia.
In caso di disturbi del pavimento pelvico femminile, se ritenuto necessario, il medico potrà eseguire una esplorazione vaginale, sempre con crema anestetica, per valutare eventuali prolassi.

Cos’è l’anoscopia?

L’anoscopia è un esame endoscopico mini invasivo della regione ano-rettale. Consiste nell’introduzione all’interno dell’ano di un piccolo strumento ( anoscopio), solitamente in plastica trasparente e collegato ad una fonte luminosa, che permette di vedere l’interno dell’ano e di alcuni centimetri del retto, al fine di diagnosticare la problematica per cui ci si è rivolti al colo-proctologo.
L’esame si esegue utilizzando una pomata anestetica, solitamente non è doloroso, ma solo leggermente fastidioso, in quanto si può provare la sensazione di dover evacuare. Dura pochi secondi.

Cos’è la rettoscopia?

La rettoscopia è un esame endoscopico mini invasivo della regione rettale. Consiste nell’introduzione all’interno dell’ano e del retto di uno strumento ( rettoscopia), solitamente in plastica trasparente e collegato ad una fonte luminosa, che permette di visualizzare la mucosa rettale per circa 10-15 cm. Durante la rettoscopia, verrà insufflata nel retto una piccola quantità di aria per distendere le pareti rettali, in modo da valutarle al meglio.
L’esame si esegue L’esame si esegue utilizzando una pomata anestetica, solitamente non è doloroso, ma solo leggermente fastidioso, in quanto si può provare la sensazione di dover evacuare oppure di gonfiore addominale. Dura circa 1 -2 minuti.
Al termine dell’esame, il medico farà uscire l’aria, in modo da evitare disturbi addominali dopo la visita.
La rettoscopia non si esegue sempre durante la visita proctologica, ma solo in caso il medico lo ritenga utile per completare la diagnosi.

Che preparazione bisogna eseguire prima della visita proctologica?

Prima della visita proctologica NON è necessario eseguire clisteri, né restare a digiuno.
Si può mangiare, bere e prendere i farmaci abituali.

 

Testi a cura della dottoressa Alice Bressan

 Alcune immagini, presenti all'interno dei testi, potrebbero urtare la vostra sensibilità. 

L'ambulatorio di proctologia riceve tutti i mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 13 con prescrizione del medico di medicina generale. 

 

Il servizio mensa self service è gestito dal Cot Ristorazione. 

Il costo pasto completo è pari a euro 5.30 iva inclusa.

Costo piatti:

  • primo euro 1,60
  • secondo euro 1,65
  • contorno euro 1,00
  • frutta/dessert euro 0,55
  • acqua e pane euro 0,50

Per i menù del giorno consultare la sezione menù del giorno inverno e menù del giorno estate.

Al Self, oltre ai piatti del giorno, trovi le pietanze indicate nel menù fisso giornaliero mensa.

Aiutaci a migliorare il servizio compilando il modulo elogi/reclami che trovi in questa sezione o scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Archivio Collegio sindacale

 


  Atto di nomina Curriculum Altri documenti
Presidente Rag. Carmelina Volpe Atto di nomina curriculum Vai ai documenti
Sindaco Avv. Rosario Mazzola Atto di nomina curriculum Vai ai documenti
Sindaco Dott. Giuseppe Piazza Atto di nomina curriculum Vai ai documenti

 

Compensi Collegio Sindacale 2019

Compensi Collegio Sindacale 2016

 

 Nella tabella le grammature a cui il gestore del servizio mensa deve attenersi.

PRIMI PIATTI (la quantità può essere incrementata del 50% circa a discrezione del commensale
senza variazione di prezzo):
100 gr. Pasta o Riso
250 gr. Gnocchi
120 gr. Ravioli /Tortellini

SECONDI PIATTI

CARNE
180 gr. arrosto, bistecca ai ferri, braciola di maiale, cotoletta di maiale, hamburger, manzo
brasato, spezzatino di vitello, punta di vitello, roast – beef, scaloppe di maiale, vitello tonnato

POLLAME/UOVA
180 gr. cotoletta di pollo, fesa di tacchino
250 gr. coscia o fuso di pollo
180 gr. frittata/omelette (2 uova fresche)

PESCE
200 gr. filetto/trancio di pesce

AFFETTATI
80 gr Prosciutto cotto/Crudo/Salame/Mortadella

FORMAGGI FRESCHI O STAGIONATI: 80 gr

CONTORNI
300 gr. verdure cotte
100 gr. Insalata verde o mista
250 gr. finocchi, patate, carote lesse, piselli, fagiolini, pomodori

FRUTTA
180 gr. frutta di stagione
150 gr. macedonia
125 ml. succo di frutta

DESSERT
125 gr. yogurt alla frutta
120 gr. budini - creme caramel

I contorni (verdure, ortaggi ed insalata, sia crudi che cotti) devono essere serviti senza sale e olio, il
condimento verrà aggiunto a proprio piacimento dall’utente servendosi dell’apposita “Isola dei
condimenti” posta all’interno del locale mensa o tramite confezione monouso.

I componenti (da 16 Dicembre 2016 a Giugno 2023)

Rag. Rosa Montalto Rag. Rosa Montalto - Presidente del Collegio sindacale, nominata con atto dell’Assessore Regionale alla Salute
 
Avv. Rosario Mazzola Avv. Rosario Mazzola - componente del Collegio sindacale, nominato con atto del Presidente della Regione Siciliana

Curriculum Vitae
 
Dott. Marco Puglisi Dott. Marco Puglisi - componente del Collegio sindacale, nominato dall’Assessore Regionale all’Economia

 

I componenti (da Aprile 2013 a Novembre 2016)

Rag. Carmelina Volpe Rag. Carmelina Volpe - Presidente del Collegio sindacale
 
Avv. Rosario Mazzola Avv. Rosario Mazzola - componente del Collegio sindacale
 
Dott. Giuseppe Piazza Dott. Giuseppe Piazza - componente del Collegio sindacale

Carmela Durante

CarmelaDuranteDal 16.01.2014 al 27.10.2016 Carmela Durante (nomina commissario straordinario) precedentemente ha ricoperto il ruolo di vice direttore generale e di direttore generale.

Il Comitato Tecnico Scientifico è regolato dall’art. 13 dello statuto. Svolge funzioni consultive e di supporto tecnico-scientifico all’attività di ricerca svolta direttamente dalla Fondazione o funzioni di monitoraggio e coordinamento dell’attività scientifica svolta da soggetti terzi istituiti e controllati dalla Fondazione, nonché dell’attività scientifica svolta da altri soggetti alla quale la Fondazione partecipa.

Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da tre unità. Componente di diritto è il direttore sanitario della Fondazione

Resta in carica per la durata del Consiglio di Amministrazione. Il funzionamento è fissato da un regolamento interno approvato dal Cda.

 

Presidente
 
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Obiettivo Sanitario Nazionale anno 2013

In seguito all’approvazione della legge 38, tesa a migliorare le conoscenze in materia di dolore, la Regione Siciliana ha approvato, con DDG 2488 del 27 dicembre 2013, il “Programma per la valutazione e gestione dei pazienti con dolore cronico”, pubblicato sulla GURS del 24 gennaio del 2014.

Lo scopo è di accrescere la cultura sul dolore cronico e l’utilizzo degli strumenti per la valutazione e gestione del dolore.

Il programma regionale, il cui coordinamento è stato assegnato all’ospedale "Buccheri La Ferla – Fatebenefratelli" di Palermo, che curerà la formazione degli operatori sanitari, ha previsto tre cicli di audit nelle strutture pubbliche e private del Servizio Sanitario Regionale.

Il progetto prevede la somministrazione, per i pazienti affetti da dolore cronico, di una scheda di valutazione clinica del dolore.

Il direttore sanitario del Giglio, prof. Lorenzo Lupo, ha individuato, con atto n. 290 del 30.07.2016, referente aziendale del progetto il dott. Michele Andrea Mazzola.

Contatti

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phone icon +39 0921 920 663
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Ufficio U.R.P.
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La Fondazione

La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.

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Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù

Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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