Il responsabile ff. dell’unità operativa di oncologia dell’ospedale Giglio di Cefalù, Massimiliano Spada, il 29 e 30 luglio, terrà due relazioni sulla dieta mediterranea all’Expo in corso a Milano. L’evento è curato dal Gal Madonie con l'associazione "Castelbuono Scienza" e si terrà nel padiglione che ospita il Cluster Bio Mediterraneo. L’appuntamento mira a lanciare un messaggio su un sistema di alimentazione e di vita ispirato alla Dieta Mediterranea per vivere un futuro migliore.
“La dieta mediterranea – ha anticipato Spada – oltre ad essere un mezzo di prevenzione per le patologie cronico – degenerative (cardiovascolare e neoplastiche) è generalmente il prodotto di una produzione ecosostenibile”.
Gli incontri del Gal Madonie, all'esposizione di Milano, si concluderanno il 2 agosto. Vi prenderà parte l’associazione dei ristoratori castelbuonesi.
Il bar dell'ospedale, durante il periodo estivo e comunque sino al 2 settembre, resterà aperto 24 ore su 24.
Il bar è ubicato nella hall d'ingresso dell'ospedale.
Il servizio ticket venerdì 7 agosto e venerdì 14 agosto sarà aperto solo di mattina dalle ore 8 alle ore 14.
Il servizio ticket per le prestazioni di radiologia il 7 agosto resterà aperto anche nel pomeriggio sino alle ore 18 con orario continuato.
Uno studio sull’associazione tra i polimorfismi dei geni di suscettibilità all’insorgenza dell’osteoartrosi e il quadro clinico e radiografico della patologia è stato premiato come “Best Paper Award” del meeting della Società europea della chirurgia del ginocchio e artroscopia (Esska) che si è tenuto a Verona.
Il lavoro è stata presentato da Michele Saporito, specializzando in ortopedia e traumatologia dell’Università di Palermo, con il professore Michele D’arienzo. La ricerca è stata svolta all’ospedale “Giglio” di Cefalù in collaborazione con il responsabile dell’unità operativa di ortopedia Filippo Boniforti e con il laboratorio di protegenomica IBFM CNR-Lato di Cefalù.
“La ricerca – ha detto il direttore generale, Vittorio Virgilio – è un pilastro della nostra attività. Questi riconoscimenti, anche in ambito nazionale, sono da stimolo a proseguire in questa direzione”.
“Lo studio è stato condotto su 61 pazienti affetti da osteartrosi primaria del ginocchio – ha spiegato Saporito - mostrando un’associazione statisticamente significativa tra un polimorfismo del gene GDF5 e due del gene DVWA con il grado radiografico della patologia. I polimorfismi del gene DVWA sono risultati essere dei potenziali predittori della progressione dell’osteoartrosi. Lo studio sottolinea come le analisi mutazionali possano essere utili per l’identificazione precoce della patologia e della sua progressione”.
Soddisfatto del risultato si è detto Filippo Boniforti. “Questa ricerca, durata due anni, ci dice che possiamo ritardare la progressione dell’artrosi e che è possibile analizzarne sempre più approfonditamente la genetica”.
A concorrere per il “Best paper” sono stati diversi istituti italiani. Il vincitore, Saporito, potrà effettuare una fellowship in un centro ortopedico italiano.
vl/com 2015
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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