Patrizio Rigatti, tra i più noti urologi a livello internazionale, ha avviato, da questa settimana, una stretta collaborazione con l'unità operativa di urologia del San Raffaele Giglio di Cefalù. "Ci onora – ha detto il presidente Stefano Cirillo – che un professionista di tale levatura abbia scelto di puntare sull'ospedale di Cefalù aggiungendo valore ad una sanità d'eccellenza che contraddistingue questa struttura". Rigatti classe '41, arriva dal San Raffaele di Milano dove è stato dal 1985 primario della divisione di urologia (110 posti letto e 7 sale operatorie dedicate), direttore dal 1999 della clinica urologica dell'università Vita e Salute del San Raffaele e direttore della scuola di specialità urologica della stessa università. Dal 2005, sino allo scorso mese, è stato direttore del Dipartimento di urologia dell'I.R.C.C.S. San Raffaele. Per sette anni è stato membro del Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario (oggi Anvur) di cui è rimasto consulente per i progetti di ricerca. E' attualmente consulente del Consiglio Superiore della Sanità. Da primo operatore vanta oltre 50 mila interventi chirurgici di cui 5000 prostatectomie radicali eseguite anche con le più avanzate tecnologie come: la brachiterapia e la crioblazione prostatica con sonde di terza generazione, la radioterapia interstiziale ecoguidata e la robotica. Sono invece 1200 le sue pubblicazioni scientifiche con un impact factor pari a 1000. Ben undici dei suoi ex aiuti sono oggi primari di urologia in altrettanti ospedali e due sono diventati docenti universitari di prima fascia. "Vengo a Cefalù – ha detto il professore Rigatti – con l'obiettivo di trasferire qui una chirurgia di alto livello e soprattutto con il compito di formare una equipe di giovani urologi. Un'attività che vorrei realizzare in collaborazione con i colleghi urologi siciliani". "La presenza di Rigatti – ha evidenziato il presidente Cirillo – potrà dare un contributo alla riduzione della mobilità passiva, che incide sulle casse della Regione, e incentivare l'arrivo di pazienti da altre Regioni". "Potenziamo – ha aggiunto il vice direttore generale, Carmela Durante – l'urologia di Cefalù con una collaborazione che punteremo a rendere permanente". Particolarmente soddisfatto si è detto il professore Guido Pozza, coordinatore scientifico dell'ospedale. "Quella del prof. Rigatti è una preziosa acquisizione da cui ci aspettiamo un grosso ritorno per la sanità siciliana".
E' stato riaperto il bar dell'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù con una nuova gestione affidata, mediante gara, per un anno, alla società Piramide srl di Lascari. L'affidamento del servizio bar è arrivato dopo la ristrutturazione e il cambio di arredamento dei locali. A benedire la riapertura del punto di ristoro è stato il vicario del vescovo, monsignor Sebastiano Scelsi, che ha voluto sottolineare "quanto utile e prezioso sia questo servizio per chi si reca in ospedale e per gli stessi degenti". Presenti, all'inaugurazione, i vertici della Fondazione dal presidente Stefano Cirillo al vice direttore generale Carmela Durante che ha seguito l'iter amministrativo per la riapertura dell'attività e il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Il presidente Cirillo "ottimista per il futuro dell'ospedale", ha voluto sottolineare come "la struttura continui a offrire servizi di livello elevato in tutte le specialità trattate".
Un numero verde 800 100 081 interamente dedicato alle partorienti e alle puerpere è stato attivato dall'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del San Raffaele Giglio di Cefalù. "Un servizio – spiega la referente del progetto la ginecologa Sarah Tardino – per essere più vicine alle neo mamme sia nella fase di preparazione al parto che nel decorso clinico e durante all'allattamento al seno. Una continuità assistenziale - aggiunge la dottoressa Tardino – fuori dalle prestazioni ambulatoriali e dal ricovero". A rispondere al numero verde dello "Sportello mamma" dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12, è un'ostetrica. E' previsto inoltre, in casi particolari e in condivisione con i servizi territoriali, il supporto a domicilio. L'iniziativa è stata realizzata con un finanziamento del progetto obiettivo PSN 2011. Il "punto nascite" di Cefalù offre, inoltre, a tutte le gestanti un corso gratuito multidisciplinare di accompagnamento alla nascita con in contri settimanali a partire dalla 28 esima.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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