La Fondazione Giglio di Cefalù si avvarrà della collaborazione dell’ematologa Rosanna Scimè. Lo ha reso noto il presidente della Fondazione, Giovanni Albano, “evidenziando, sin da questa settimana, la riattivazione dell’ambulatorio di oncoematologia”.
“La dottoressa Scimè – ha aggiunto il presidente Albano – è una professionista di altissimo profilo con una vasta esperienza in oncoematologia e nei trapianti”.
E’ stata, infatti, il direttore dell’unità operativa trapianti di midollo osseo degli ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo. Ha, inoltre, collaborato con i principali gruppi che si occupano di trapianti di cellule staminali e di terapie cellulari a livello nazionale ed internazionale. Durante la sua carriera ha coordinato oltre 1500 trapianti di cellule staminali. E’ esperta in terapie nei pazienti con emopatie acute e croniche.
Il servizio di oncoematologia afferisce all’unità operativa di oncologia, diretta da Massimiliano Spada.
L’ambulatorio farà una seduta settimanale il mercoledì a partire dalle ore 9. Per accedere alla visita specialista occorre prenotare tramite il Cup della Fondazione Giglio.
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Tommaso Vincenzo Bartolotta, 54 anni, è il nuovo responsabile dell’unità operativa complessa di diagnostica per immagini della Fondazione Giglio di Cefalù.
“Un professionista - ha detto il presidente dell’Istituto Giglio, Giovanni Albano – in linea con gli obiettivi che ci siamo posti per la crescita dell’attività di ricerca, per il miglioramento della qualità dell’assistenza e per la formazione”.
Bartolotta, professore associato di radiologia, arriva dal Policlinico Universitario di Palermo dove è stato già responsabile dei reparti di Ecografia, Risonanza Magnetica e di ultrasuoni focalizzati a guida RM e dirige la Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica. Il suo impegno nella ricerca si è contraddistinto prevalentemente sulla diagnostica oncologica ed epato-biliare oltre che su temi di diagnostica ecografica e Doppler (soprattutto addome e tiroide). E’ autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e ha tenuto oltre 350 relazioni a congressi, corsi e convegni a carattere nazionale o internazionale.
“Il mio arrivo a Cefalù – ha sottolineato Bartolotta - avrà anche lo scopo di potenziare le sinergie tra Fondazione e Università nell’ottica di un miglioramento globale della qualità dei servizi e della gestione delle alte tecnologie”.
A breve il reparto di diagnostica per immagini si doterà di due nuove TC e di una nuova Risonanza Magnetica e di apparecchiature ecografiche di ultima generazione.
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Nella foto da sx Rosario Curcio, Gianluca Galati, Daniela Salvaggio, Tommaso Vincenzo Bartolotta, Giovanni Albano, Maria Cucco e Giuseppe Vicari
La Fondazione Giglio di Cefalù ha avviato gli interventi di innovazione strutturale e tecnologica dell’emodinamica, della terapia intensiva coronarica e dell’elettrofisiologia.
“Un investimento di 1,5 milioni di euro - ha anticipato il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano - che doterà l’Istituto delle migliori tecnologie presenti sul mercato ampliandone i campi di applicazione e rendendo ancora più performante un servizio salvavita”.
Il cronoprogramma dei lavori prevede una chiusura di 15 giorni del servizio di emodinamica e utic, per cui ha sottolineato il direttore sanitario Salvatore Vizzi “non potrà essere preso in carico nessun paziente affetto da infarto miocardico acuto o patologie che dovessero richiedere uno studio emodinamico”. La direzione sanitaria ha già allertato la Seus 118 e gli ospedali più vicini dotati del servizio di emodinamica.
Proseguirà, invece, regolarmente l’attività del reparto di cardiologia, diretto da Tommaso Cipolla, e del servizio di elettrofisiologia con gli impianti di device come pace-maker, defibrillatori e i relativi controlli.
La ristrutturazione dell’unità prevede, nei 15 giorni di stop, il rifacimento degli impianti, dei servizi e della pavimentazione e l’installazione di due angiografi digitali, di un sistema di monitoraggio per le 4 postazioni di terapia intensiva coronarica, e di un nuovo ecocardiografo. Tutte apparecchiature top di gamma.
Il nuovo agiografo digitale consentirà di eseguire anche procedure di chirurgia vascolare oltre che cardiologiche. La seconda sala di elettrofisiologia permetterà di poter trattare, in contemporanea, un secondo paziente con infarto.
La cardiologia, diretta da Tommaso Cipolla, e l’emodinamica coordinata dal responsabile Mariano Becchina, tratta circa 250 infarti ogni anno di cui 100-120 STEMI su un tutale di 800 procedure diagnostiche e di circa 450 angioplastiche/anno. I ricoveri sono oltre 1200 l’anno di cui i tre quarti provenienti dal Pronto soccorso.
Nell’ultimo report sulla performance del sistema sanitario in Sicilia redatto dal Dasoe, la cardiologia di Cefalù è risultata la prima in Sicilia per tempestività di intervento sia nell’infarto miocardico acuto sia in una forma particolare di infarto detto STEMI (infarto miocardico acuto con soprasdivellamento “ST”) in cui è particolarmente importante l’intervento immediato.
L’elettrofisiologia del Giglio è, infine, coordinata da Gabriele Giannola.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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G. Giglio di Cefalù
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