La Fondazione Giglio di Cefalù con il Gemelli Giglio Medical Partnership ha avviato una selezione per medici specialisti in urologia, in oncologia e per un anatomo patologo con contratti a tempo indeterminato.
In particolare le posizione aperte sono per un contratto di oncologo, due per urologi e uno per anatomo patologo.
I partecipanti al termine della selezione entreranno in una graduatoria con validità triennale.
Gli avvisi di lavoro sono pubblicati nella sezione lavora con noi del sito internet www.ospedalegiglio.it
La procedura di partecipazione è in modalità telematica attraverso la compilazione dei moduli pubblicati sul sito. Le domande devono essere inoltrate entro il 20 novembre.
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Eseguiti i primi otto interventi di urolologia
Un’equipe di chirurgia urologica della Fondazione Giglio di Cefalù ha eseguito nella giornata di venerdì otto interventi di endourologia presso l’ospedale di Mistretta dando il via a un progetto di collaborazione per l’attivazione di nuovi percorsi di cura per il nosocomio amastratino.
“Siamo molto contenti - ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano - di avere attivata una sala operatoria chiusa, da diverso tempo, in un’area dove era necessaria dare una risposta sanitaria. Grazie alla determinazione dell’Assessore della Salute, Ruggero Razza, e alla condivisione del commissario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna si è potuto dare avvio a un percorso virtuoso nell’auspicio di poter attivare ulteriori servizi per migliorare l’offerta sanitaria dei Nebrodi”.
Gli interventi sono stati eseguiti dall’equipe di urologia del Giglio con primo operatore il dottor Salvino Biancorosso, con infermieri e feristi di sala operatoria coordinati dalla responsabile del servizio infermieristico del Giglio, Stefania Vara, e dalla coordinatrice infermieristica Daniela Pilato.
L’attivazione dei supporti informatici, fra cui la cartella clinica, è stata definita dalla responsabile del servizio IT della Fondazione Giglio, Daniela Salvaggio. All’avvio dell’attività presente il direttore sanitario dell’ospedale di Cefalù, Salvatore Vizzi.
L’avvio della convenzione tra la Fondazione Giglio e l’Asp di Messina consentirà una gestione condivisa di 10 posti letto di urologia, con l’apertura del reparto, e interventi settimanali programmati a Mistretta.
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INIZIATA LA VACCINAZIONE CON LA STRUTTURA COMMISSARIALE DI PALERMO
Ha preso il via quest’oggi la campagna di vaccinazione per la somministrazione della terza dose al personale sanitario della Fondazione Giglio.
Tra i primi a ricevere il vaccino i responsabili delle unità operative di: ortopedia Filippo Boniforti, di neurologia Luigi Grimaldi, di riabilitazione Francesca Rubino, del pronto soccorso Emanuele Sesti, infermieri e oss.
Al personale del Giglio le primi dosi erano state inoculate tra dicembre e gennaio scorso.
La campagna di vaccinazione è curata della struttura commissariale per l’emergenza Covid di Palermo, diretta da Renato Costa, e proseguirà per tre giorni all’interno della Fondazione.
Verranno vaccinati con prima e seconda dose anche i pazienti ricoverati che ne faranno richiesta.
“Ringrazio – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – il commissario Costa e il suo staff per il supporto offerto che ci consente di non distogliere, per questa nuova campagna di vaccinazione, il nostro personale impegnato nei reparti. Il nostro obiettivo - ha aggiunto Albano - resta il mantenimento dell'ospedale in sicurezza".
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Nella foto da sx il presidente Giovanni Albano, il commissario Renato Costa, Daniela Segreto dell’Assessorato Regionale della salute con lo staff della struttura commissariale covid di Palermo.
ACQUISITO IL TAVOLO STEREOTASSICO PER LE BIOPSIE MAMMARE IN POSIZIONE PRONA
La Fondazione Giglio di Cefalù ha completato gli interventi per l’implementazione tecnologica della breast unit con l’installazione di un tavolo stereotassico per le biopsie mammarie in posizione prona sotto guida tomosintesi (mammografia in 3D).
L’acquisizione del tavolo segue di qualche mese l’installazione del nuovo mammografo in 3D che consente anche l’esecuzione dell’esame con il mezzo di contrasto (CEDM).
“La mammografia con contrasto è una valida alternativa – ha sottolineato il responsabile della breast unit Ildebrando D’Angelo - alla risonanza magnetica mammaria per le pazienti claustrofobiche o in sovrappeso”.
La nuova apparecchiatura diagnostica è già entrata in funzione con i primi esami eseguiti su tre pazienti con lesioni non palpabili (microcalcificazioni non visibili in ecografia) di cui una in entrambe le mammelle ed una con due lesioni nella stessa mammella.
“Una tecnologia - ha evidenziato il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – che darà l’opportunità ai nostri pazienti di arrivare tempestivamente a una diagnosi precoce e di trovare presso il nostro Istituto tutte le dotazioni tecnologiche indispensabili per una diagnosi di precisione delle lesioni mammarie”.
L’investimento per l’implementazione della Breast Unit è stato di circa un milione di euro e completa la strumentazione tecnologica prevista per le unità di senologia.
“La possibilità di effettuare biopsie sotto guida tomosintesi – ha aggiunto D’Angelo - permette di completare l’iter diagnostico anche nelle lesioni non palpabili nelle quali la presenza di neo angiogenesi, determinata dalle formazioni tumorali, è documentabile con la mammografia con mezzo di contrasto piuttosto che con risonanza magnetica mammaria. In quest’ultimo caso la biopsia sotto guida RM sarebbe estremamente più complessa”.
L’esame dura dai 30 ai 60 minuti. Viene eseguito in day service con il Servizio sanitario nazionale.
Il tavolo stereotassico della Hologic consente un accesso alla lesione a 360 gradi, permettendo anche l’approccio cranio – caudale o l’approccio su lesioni bilaterali senza la necessità di riposizionare la paziente.
“Questa implementazione tecnologica - ha concluso il responsabile D’Angelo – ci consente di diventare un punto di riferimento per lo screening della provincia di Palermo per il carcinoma della mammella”.
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Vincenzo Lombardo | |
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
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