LA DIREZIONE: MANTENUTI ELEVATI STANDARD DI SICUREZZA E ASSISTENZA
“Il punto nascita del San Raffaele Giglio di Cefalù è attivo ed operativo con tutti i servizi da sempre garantiti alle partorienti”. Lo rende noto la direzione strategica dell’ospedale di Cefalù alla luce del provvedimento assessoriale che ne sospende la chiusura.
“Continuiamo a mantenere – sottolineano dalla direzione - tutti gli elevati standard di sicurezza e di assistenza alle future mamme dalla preparazione al parto, con appositi corsi, al travaglio, sino al supporto per l’allettamento al seno. Attività che hanno fatto di Cefalù un punto di riferimento per il territorio delle Madonie e da qualche anno anche dei Nebrodi”.
La direzione ricorda, inoltre, che l’unità operativa di ostetricia e ginecologia, unitamente alla neurologia e oncologia, ha “ottenuto nel 2014 ben due bollini rosa, assegnati dall’osservatorio Onda, per i servizi offerti alle partorienti quali: la diagnosi prenatale, l’ambulatorio altamente specialistico per le pazienti affette da sclerosi multipla e il supporto psicologico”
A tal proposito, la Fondazione, con l’unità di ostetrica e ginecologia, ha aderito alla 14 esima Giornata nazionale del Sollievo “H-Open Day – ospedali a porte aperte”, promossa da Onda. In questa giornata, in programmata per venerdì 29 maggio, saranno effettuate, gratuitamente, su prenotazione telefonica (0921.920642) ecografia pelvica e transvaginale. Sarà, inoltre, allestito un info point all’interno della hall dell’ospedale.
10 vl/com 2015
DA GIOVEDÌ 16 APRILE, 65 ONCOLOGI A CONFRONTO IN SICILIA
La tailored therapy e la targeted therapy ovvero le terapie personalizzate rivolte verso precisi bersagli biomolecolari sono le nuove sfide in campo oncologico di cui si parlerà, nelle tre giornate di studio, in programma in Sicilia da giovedì 16 aprile a sabato 18 nel centro congressi Domina Coral Bay Zagarella di Santa Flavia (PA).
L’evento, organizzato dalla unità operativa di oncologia del San Raffaele Giglio di Cefalù, diretta da Massimiliano Spada, e dal radioterapista oncologo Ivan Fazio della “Macchiarella” di Palermo, registrerà gli interventi di 65 relatori provenienti da diverse regioni d’Italia.
“Riteniamo, oggi, fondamentale lo studio del genoma umano – affermano Spada e Fazio – per meglio conoscere il profilo genico del tumore così da individuare quale sia l’alterazione molecolare responsabile di una determinata neoplasia. Questo consentirebbe di progettare farmaci appositi e mirati. La moderna radioterapia – proseguono - è progredita parallelamente all’oncologia medica così da permettere trattamenti molto più precisi e personalizzati riducendo, di conseguenza, gli effetti collaterali ed ampliando le possibilità terapeutiche”.
Il corso, giunto alla seconda edizione, sarà inaugurato giovedì 16, alle ore 18, con la tavola rotonda sugli scenari tra programmazione sanitaria e sostenibilità a cui parteciperanno rappresentati istituzionali e società scientifiche in campo oncologico. Prevista la presenza dell’assessore regionale alla Salute e del presidente dell’Anci Sicilia.
9 vl/com 2015
Oltre 500 tra medici specialisti in ortopedia e traumatologia, specializzandi e strumentisti di sala operatoria hanno assistito, stamani, da Pacengo di Lazise, in provincia di Verona, a un intervento chirurgico eseguito, in diretta, dalla sala operatoria del San Raffaele Giglio di Cefalù. Ad effettuare l’intervento l’equipe di traumatologia diretta dal professore Antonio Pace con l’aiuto Luciano Micale e il responsabile degli anestesisti, Giovanni Malta.
E’ stato un vero e proprio livesurgery interattivo tra Cefalù e la sede congressuale, organizzato dall’Associazione internazionale di traumatologia AOTrauma a cui hanno aderito 34 università italiane.
Passo dopo passo il professore Pace ha spiegato la ricomposizione di una frattura malleolare. “Un intervento si routinario – ha detto il responsabile della traumatologia di Cefalù - ma che richiede una chirurgia molto precisa per ridare al paziente la perfetta funzionalità della caviglia.
Sia i partecipanti che i docenti del corso hanno potuto assistere ed interagire con domande e risposte con l’equipe di Pace per l’intera durata dell’intervento, tecnicamente riuscito e senza complicazioni.
“Il paziente – ha spiegato Pace – già da domani potrà muovere i primi passi con l’aiuto delle stampelle e a guarigione della frattura, prevista in 6-8 settimane, potrà riprendere tutte le attività incluse quelle sportive”.
“L’ospedale di Cefalù – ha sottolineato il direttore generale Vittorio Virgilio - con i suoi operatori viene riconosciuto ancora una volta come centro di formazione internazionale in campo ortopedico e traumatologico”. Apprezzamento dal direttore sanitario, Giuseppe Ferrara, è stato espresso “per il lavoro quotidiano e l’alta professionalità degli operatori sanitari del “Giglio”.
8 vl/com 2015
RAPPRESENTANO L’ASPETTO BIBLICO DELLA GUARIGIONE
Tre “vetrate” che rappresentano nell’aspetto biblico la guarigione, trovano posto, da oggi, nella cappella dell’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù. Sono state illustrate al termine del precetto pasquale, presieduto dal vescovo di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella, dall’artista Rosmeri Piampiano.
Un percorso tracciato tra l’antico e il nuovo testamento – ha spiegato l’artista - partendo da l'arcangelo san Raffaele (Medicina di Dio) che fu inviato a guarire, quindi la seconda immagine dedicata al buon Samaritano con il suo amore misericordioso e, la terza, al cieco nato che raffigura la luce di Gesù.
Un’iniziativa voluta dal direttore generale Vittorio Virgilio e dal commissario straordinario, Giuseppe Ferrara, e coordinata dall’architetto Antonella Faraone dell’ufficio tecnico “tesa a rendere – come hanno sottolineato - più accogliente il luogo di preghiera dell’ospedale”.
Il direttore Virgilio, ringraziando le autorità ecclesiastiche e militari, per la vicinanza ha voluto evidenziare “la centralità del paziente che deve essere sempre il punto di riferimento nel lavoro quotidiano di tutti gli operatori dell’ospedale “. Così anche il direttore sanitario Giuseppe Ferrara “questo luogo non è di gioia, ma di speranza – ha detto Ferrara riprendendo l’omelia del vescovo – che deve coinvolgere tutti per il nostro malato”.
Quindi l’invito di mons. Manzella “a coltivare, come uomini di fede questa speranza. Nutriamo tanta speranza nella potenzialità di questo ospedale, come è tanta la speranza che in questo ospedale non venga chiuso il centro nascita. Vogliamo credere – ha concluso l’alto prelato – che qualcuno voglia accogliere questo nostro desiderio che è di tutto il territorio”.
Il vescovo è stato accompagnato da mons. Sebastiano Scelsi. Presente alla funzione il vice sindaco Salvatore Curcio e le autorità militari di Cefalù.
7 vl/com 2015
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
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