#ospedalerisponde torna mercoledì 20 marzo in diretta, alle ore 15.30, sulla pagina Facebook della Fondazione Giglio per una puntata dedicata all'incontenza urinaria e al prolasso urgenitale.
Ad intervenire, in diretta, sarà l'urologo Maria Karydi che alla Fondazione Giglio di Cefalù cura un ambulatorio di uroginecologia. In particolare si parlerà delle cause di incontinenza, inclusa quella conseguenziale ad un intervento chirurgico, e di prolasso dell'utero.
Inoltre, si parlerà delle disfunzioni, in generale, del pavimento pelvico femminile e degli esercizi riabilitativi.
#ospedalerisponde è una rubrica curata dalla direzione comunicazione e ufficio stampa della Fondazione Giglio, diretta da Vincenzo Lombardo.
Nel corso della puntata si può intervenire in diretta dai commenti del video in diretta.
Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata alla salute dell'organo genitale maschile. A illustrare le patologie che possono interessare il pene l'urologo Alessandra Giacalone in studio con il responsabile della comunicazione della Fondazione Giglio, Vincenzo Lombardo.
GLI INTERVENTI INTERESSERANNO LA CHIRURGIA GENERALE E L’UROLOGIA
Le sale operatore della Fondazione Giglio di Cefalù saranno aperte anche il sabato per abbattere le liste d’attesa in chirurgia generale e urologia.
Lo ha reso noto il presidente della Fondazione, Giovanni Albano, che con il coordinamento del vice direttore sanitario, Salvatore Putiri, ha redatto un progetto per l’azzeramento, in pochi mesi, delle “attese” per gli interventi di piccola e media chirurgia.
“Si parte da subito – ha anticipato Albano – che ha ringraziato gli operatori sanitari e l’equipe di sala operatoria per la piena disponibilità offerta. E’ una attività che guarda, soprattutto alle aspettative di risposta sanitaria attese dal territorio”.
Gli interventi di chirurgia generale interesseranno colecisti, ernie e l’area della proctologia, mentre, in urologia sono state programmate sedute operatorie di chirurgia oncologica minore dell’apparato genito - urinario.
Nel corso dell’incontro settimanale con i responsabili delle unità operative il presidente Albano ha anche anticipato che sono state definite nuove iniziative per la chirurgia della tiroide e vascolare e che è stato rinnovato l’intero strumentario della vascolare.
19 vl/com 2018
Sicilia - Al «Giglio» di Cefalù radio farmaco per la lotta ai tumori ossei
TERAPIE. Il medico nucleare Pierpaolo Alongi: «Per i pazienti ridotta la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungata di mesi la sopravvivenza»
CEFALU' ··· Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l'impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco «Radio223».
«Nuovi trattamenti - ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio, illustrando la terapia - che portano l'ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)».
«Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero - ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi - una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l'emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron). Questo trattamento - ha continuato Pierpaolo Alongi - è stato realizzato con il supporto del pro fessore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio. Ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turnover, tipico dell'attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico». La terapia con "Ra223", definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni.
«È in grado di migliorare - ha sottolineato Alongi - la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. È una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero». Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento.
L'accesso viene valutato dagli oncologi e dai medici nucleari. E, comunque, il trattamento viene effettuato solo sui pazienti che sviluppano una progressione di malattia dopo l'ormono-chemioterapia.
Dello staff di medicina nucleare del Giglio, oltre al dottor Pierpaolo Alongi, fanno parte i medici Sabina Pulizzi e Roberta Gentile.
Negli scorsi mesi l'attività della medicina nucleare era già stata ampliata con l'inserimento di altre procedure diagnostiche con l'impiego della «fluorocolina» per esami Pet/TC nei pazienti affetti da tumore alla prostata e con l'uso del «florbetaben» per lo studio con Pet amiloide in soggetti con sospetta malattia di Alzheimer.
Rivedi online la puntata di #ospedalerisponde dedicata all'ipertrofia prostatica benigna. Ospite della puntata il dottor Salvatore Biancorosso responsabile dell'unità operativa di urologia del Giglio di Cefalù.
#ospedalerisponde è una rubrica curata dall'Ufficio stampa della Fondazione Giglio di Cefalù, diretto da Vincenzo Lombardo.
Sarà l'ipertrofia prostatica benigna l'argomento della puntanta di mercoledì 19 aprile, ore 16, di #ospedalerisponde Ospite della puntata il responsabile dell'unità operativa di urologia, Salvino Biancorosso.
L'ipertrofia prostatica benigna è una patologia che colpisce più del 50 percento degli uomini dopo i 50 anni ma che si può manifestare anche in uomini più giovani a partiere dai 30-40 anni. Tra i disturbi che può provarocare la difficoltà a urinare.
Al centro della puntata gli esami e quando farli, come prevenire, quali terapie necessita, quando ricorrere alla chirurgia.
A #ospedalerisponde si può interagire con il medico ospite durante la diretta dai commenti di facebook.
#ospedalerisponde è una rubrica curata dall'ufficio stampa della Fondazione Giglio diretto da Vincenzo Lombardo
Per seguire la diretta di #ospedalerisponde mercoledì 19 alle ore 16 vai alla nostra pagina facebook
A #ospedalerisponde abbiamo parlato del tumore alla prostata con le innovazioni terapeutiche e chirurgiche grazie al contributo del professore Patrizio Rigatti.
Il video è diviso in due parti. Qui puoi visualizzare la seconda parte.
Per vedere la prima parte del video clicca qui.
DIRETTA SUL PROFILO FACEBOOK DEL GIGLIO CON L’UROLOGO PATRIZIO RIGATTI
Il tumore alla prostata come prevenirlo e quali sono, oggi, le terapie più innovative sul campo. E’ questo il tema della puntata di #ospedalerisponde la rubrica della Fondazione Giglio in diretta video ogni mercoledi, alle ore 16, sul profilo Facebook dell’ospedale di Cefalù (facebook.com/ospedalegiglio).
Ospite della puntata, curata dall’ufficio stampa della Fondazione, è il professore Patrizio Rigatti tra i più noti urologi italiani con all’attivo oltre 50 mila interventi chirurgici.
Nel corso della puntata si parlerà di genetica e dei nuovi marcatori che rilevano la predisposizione al tumore alla prostata, di biopsie liquide fra cui il test delle cellule tumorali circolanti, della diagnostica Pet con colina e rame, del test del Psa e di quelli più evoluti e, ovviamente, anche dell’intervento chirurgico e delle innovazioni introdotte dalla robotica.
Durante la trasmissione è possibile interagire in diretta con il medico ospite della puntata attraverso i commenti del video in diretta di Facebook.
8 vl/com 2017
La Repubblica ed. Palermo 15.09.2016
PARLA IL LUMINARE DELL'UROLOGIA PATRIZIO RIGAITI
"Al Giglio vengono da tutta Italia un errore chiudere"
Intervista a Patrizio Rigatti - Il luminare: "Sparirà un reparto gioiello"
di Giusi Spica
«Non ha senso chiudere un reparto che attira pazienti da tutta la Sicilia e persino dal resto d'Italia. Forse è proprio questo che da fastidio a qualcuno». Il professore Patrizio Rigatti, luminare dell'Urologia italiana con alle spalle più di 50 mila interventi, oggi primario all'Istituto Auxologico di Milano e consulente dell'ospedale di Cefalù, "boccia" senza appello il piano che cancella il reparto di Urologia del Giglio. Una divisione di eccellenza, seconda solo all'ospedale Civico per numero di interventi, che fattura più di 3 milioni e mezzo e registra 1.110 ricoveri all'anno, contro i 1.146 del Civico.
Professore, come giudica il reparto di Urologia del Giglio di Cefalù?
«È un reparto dove si fanno interventi ad altissima complessità, che non vengono effettuati in nessun altro ospedale siciliano tranne qualche eccezione. L'Urologia del Giglio ha una tradizione urologica senza pari, da cui vengono primari del calibro di Gianfranco Savoca poi andato a dirigere l'Urologia del Civico, e ora guidato in maniera efficiente da Salvatore Biancorosso».
È un reparto produttivo che attira pazienti?
"Non solo attira pazienti da tutta la Sicilia, ma è anche attrattivo al di fuori dell'Isola, I quattro medici che ci lavorano, primario compreso, hanno una produttività altissima: ciascuno di loro fa in media più di 250 interventi annui. A chi giova tagliare un reparto che riduce la mobilità passiva?"
C'è una tradizione che rischia di andare perduta?
«Quando ho accettato la consulenza, l'ho fatto anche nell'ottica di lasciare un know how ai medici che si formano qui. In Sicilia tomo una volta al mese per interventi sui casi più complessi e negli anni ho visto crescere la professionalità non solo dei chirurghi ma di tutto il personale sanitario».
In Sicilia il nuovo piano prevede meno reparti di Urologia rispetto allo standard ministeriale. Perché tagliare proprio questa unità?
«Senza entrare nel merito della polemica politica, posso solo dire che non mi sembra una decisione motivata da criteri di efficacia del sistema sanitario. Forse sono altre le logiche che hanno pesato in questa scelta. Proprio in una regione come la Sicilia che necessita di reparti che funzionano, si distrugge una eccellenza. Spero che la Regione ritorni sui suoi passi e non tolga ai cittadini anche questa opportunità, costringendoli a inutili e antieconomiche trasferte». g.sp.
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La Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù, oggi Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, veniva istituita il 17 gennaio del 2003 attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l'Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico, secondo quanto previsto dall'articolo 9 bis della legge n. 502 del 1992.
Fondazione Istituto
G. Giglio di Cefalù
Contrada Pietrapollastra - Pisciotto
90015 Cefalù (PA)
Tel: +39 0921 920 111
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